Il ciambellone di zia Iole

Il Ciambellone di Zia Iole, dolce di famiglia

Zia Iole, la sorella di mamma, era specializzata nello sfornare ciambelloni: venivano preparati con amore e regalati a parenti, amici, vicini di casa e semplici conoscenti, perfino utilizzati come regalo di Natale, di battesimo, di laurea o di ringraziamento.

Zia Iole li portava come omaggio ai parenti dell’Abruzzo, a quelli di Anzio, li regalava alla colf, ne produceva talmente tanti che avrebbe potuto avviare anche una vera e propria attività economica e nessuno di noi ne sarebbe rimasto sorpreso!

Una delle tante volte che sono andata a trovarla (e, ovviamente, sono tornata a casa con il mio bravo ciambellone ben incartato e infiocchettato) ho visto che ne aveva sfornati 7 (si, sette!),  strategicamente disposti per tutta casa in attesa di raffreddarsi e quindi di essere confezionati.

I suoi ciambelloni, infatti, venivano regalati con apposito cerchio portadolci dorato di cartone, inseriti in buste per alimenti e quindi incartati: mancava solo l’etichetta e potevano essere scambiati per dolci di pasticceria!

Il Ciambellone di Zia Iole (foto commerciale)

Il ciambellone di zia Iole (foto commerciale – photo credit: “50037 bundt beauty 4” di Nordicware – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons)

 La tragedia avvenne quando Zia Iole dovette cambiare il forno: una vera tragedia, dover ricominciare da capo a conoscere uno strumento così importante per la sua produzione dolciaria! Volete sapere quale fu la variabile fondamentale per scegliere il nuovo elettrodomestico?

Ovvio: il forno avrebbe dovuto contenere almeno due stampi da ciambellone alla volta. E non fidandosi delle sole misure, se ne andava in giro per negozi con i due stampi in una borsa e li provava in tutti i forni che le proponevano per l’acquisto!

Prima di arrivare alla versione attuale, che condivido con voi, la ricetta del suo ciambellone ha subito una serie di evoluzioni, più o meno riuscite: dal ciambellone semplice era passata al ciambellone al cocco, poi si era sfidata con il ciambellone con il cioccolato e in alcune versioni aveva aggiunto le mele o le pere, in altre il succo e la scorza di arance. Un vero e proprio studio scientifico, degno di Pellegrino Artusi!

A questo punto credo che sia opportuno riportare la ricetta del ciambellone di Zia Iole sperimentata e testata da tutto il parentado (con giudizi più che ottimi):

Il ciambellone di zia Iole

per un ciambellone piccolo (le dosi si possono moltiplicare all’infinito) occorre, come misura, un bicchiere da cucina da circa 200ml. e, quindi:

  • 2 uova intere
  • 2 bicchieri di latte
  • 2 bicchieri di olio (lei usava l’olio di arachidi, secondo me viene bene anche con quello di mais)
  • 2 bicchieri di zucchero
  • 300 gr. di farina
  • la buccia grattugiata di un limone
  • 5 cucchiai di limoncello
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • burro per la teglia

 Si sbattono le uova con lo zucchero, si unisce l’olio, il latte e la buccia del limone, sempre mescolando si aggiunge la farina, quindi il limoncello ed il lievito setacciato. Si versa l’impasto nello stampo dopo averlo imburrato ed infarinato, quindi in forno per 40 minuti a 160°- 180°.

Le variazioni possibili al ciambellone di zia Iole classico:

  • al posto dell’olio potete utilizzare 150 gr. di burro;
  • potete aggiungere pinoli, noci, cioccolato a pezzetti, ciliegie sciroppate, una banana tagliata a tocchetti, mandorle a lamelle, uvetta (e, perché no, un anche un mix di tutto!);
  • si possono unire due mele sbucciate e tagliate a dadini “ruzzolati” nello zucchero semolato;
  • mescolare all’impasto una tavoletta di cioccolato fondente spezzettata e due cucchiai di farina di cocco;
  • sostituire il rum o il Cointreau al limoncello;
  • sostituire il limone con l’arancia;
  • spolverizzare con zucchero granellato o granella di nocciole prima di infornare;
  • farcire con crema al limone, crema di nocciole o marmellata;
  • aggiungere a metà impasto 5-6 cucchiai di cacao amaro per fare un dolce bicolore.

Ciao Zia Iole, ti ricorderò sempre come la zia dei ciambelloni!

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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