Luoghi di Roma:archeologia industriale e commerciale

I turisti che affrontano, zainetto e guida alla mano, le mille ricchezze artistiche ed archeologiche di Roma, spesso dimenticano di visitare il quartiere Ostiense, una delle zone più affascinanti e ricche di vissuto della città.
In un ideale percorso alla scoperta di luoghi meno conosciuti ma ricchi di suggestioni e di inaspettate scoperte, l’itinerario prende avvio dalla stazione Piramide della metro B dove, appena usciti, si viene accolti da Porta S. Paolo, una delle porte delle Mura Aureliane meglio conservate della città e che durante il periodo della Resistenza  è stata la silenziosa spettatrice degli scontri tra cittadini romani e truppe d’occupazione tedesche. Accanto, spicca il candore della Piramide di Caio Cestio, una tomba romana in perfetto stile egizio assolutamente ben conservata.
A breve distanza si trova il cimitero acattolico (detto anche “degli inglesi”), dove sono sepolti rappresentanti delle comunità straniere, poeti, artisti, politici non credenti, tra cui John Keats, Percy Bisshe Shelley, Antonio Gramsci.
Il vero simbolo della via Ostiense, impossibile da non notare per l’imponente struttura metallica, è il Gazometro, già serbatoio per lo stoccaggio del gas cittadino ed ora vero reperto di archeologia industriale, scampato alla demolizione e in attesa di una nuova destinazione d’uso. 
I tanti magazzini e depositi che si incontrano svelano che nel passato tutta la zona era vocata al commercio ed all’industria: a poco distanza si trovano il porto fluviale romano, approdo delle navi che risalivano il Tevere per rifornire l’Urbe; i vecchi mercati generali che quotidianamente movimentavano tonnellate di derrate (una delle minacce delle mamme a figli poco volenterosi nello studio era “ti mando a lavorare ai mercati generali!”); il Monte dei Cocci (così chiamato per i resti di migliaia di anfore romane che lo ricoprono, praticamente “vuoti a perdere” delle merci giunte in città via fiume e conservate in orci), con le tante grotte ora trasformate in ristoranti, pizzerie e locali della movida romana, che la sera invade tutto il quartiere grazie a decine di locali, bettole, osterie, ristoranti, tisanerie, pizzerie, pasticcerie…
Un altro esempio di recupero industriale assolutamente ben riuscito è la Centrale Montemartini, ovvero un museo di tecnica e archeologia, dove macchine e storici impianti industriali utilizzati per la produzione della corrente elettrica condividono gli ampi spazi con antiche statue di epoca romana, in un mix insolito ma decisamente  riuscito. 
Il quartiere, con la sua particolarità di “città nella città”,  è stato  sfondo di numerosi film (Accattone di Pasolini, Bellissima di Visconti con Anna Magnani, Le Fate Ignoranti  di Ozpetek) e ancora oggi, grazie alle strutture ed alle facoltà della Terza Università di Roma, la cultura e la sperimentazione continuano a rendere l’Ostiense un quartiere vitale e in divenire.
La stupenda Basilica di S. Paolo fuori le mura, perfetta nel la sua struttura di impianto bizantino ed affiancata da un grande portico di epoca moderna, racchiude al suo interno preziose opere d’arte e rappresenta l’eccellente conclusione di una passeggiata romana diversa  e ricca di emozioni.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

3 Comments

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    Gua-sta Blog Aprile 26, 2012

    Molto interessante e “sconosciuto” questo percorso. Terrò presente per future visite!

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    Lallabel Aprile 26, 2012

    Grazie, ci vogliono queste “dritte” per percorsi alternativi ed interessanti!

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