Assaggiando in Toscana – Sagra della Valdarbia 2012

Mi avete già sentito parlare in più occasioni di Buonconvento, il paesino che si incontra lungo la via Cassia, alla confluenza del fiume Ombrone con il torrente Arbia, in provincia di Siena.
E’ il paese di nascita di mio padre, è una parte delle mie radici che non  ho mai tagliato del tutto  è, insomma, la base da cui partire ed il mio punto fermo…
Ogni fine settembre, Buonconvento smette il suo vestito di tranquillo paese agricolo e campagnolo per indossare gli abiti della festa, quelli più colorati ed allegri, per scatenarsi nell’evento turistico più importante della zona, che saluta l’estate appena passata e porge il benvenuto all’autunno che avanza.
Federigo detto Lillo: boscaiolo, tartufaio, operaio, musicista e grande affabulatore!
L’occasione speciale è la Sagra della Valdarbia, che coinvolge a tutti i livelli non solo le istituzioni ma anche gli abitanti del paese (uno dei “Borghi più belli d’Italia”) affinchè vi sia la migliore riuscita della festa. E quando dico tutti, intendo proprio tutti: donne, uomini, bambini, anziani… ognuno con le sue capacità e competenze! Chi serve a tavola, chi suona nella banda, chi tiene l’amministrazione o i rapporti istituzionali, chi pensa agli allestimenti decorativi, chi prepara dolci… e chi racconta storie del passato a chi per la prima volta viene in questo paese!
Ed anche quest’anno la 44^ Sagra della Valdarbia (nata inizialmente come Fiera mercato agricola e del bestiame) ha visto la presenza di migliaia di visitatori arrivati dai paesi vicini ma anche dalle altre regioni d’Italia, oltre ad una nutrita rappresentanza di turisti europei (tedeschi, inglesi, olandesi e qualche giapponese…).
Ma… festa equivale a dire, ovunque ma soprattutto in Toscana, “mangiare e bere bene”!
I quattro punti ristoro, uno per ciascun quartiere in cui è suddiviso Buonconvento, sono  autogestiti direttamente e rappresentano un richiamo per tutti i visitatori, grazie anche al costo “very low” ed alle caratteristiche lunghe tavolate allestite lungo i “chiassi” (vicoli) del  centro storico medievale.
si mangia lungo i chiassi, condividendo il tavolo
Ad un costo fisso di 18€ per menù, è possibile assaggiare le specialità del territorio come la pasta con le briciole, le tagliatelle al fungo, la “nana” (anatra) in porchetta, lepre in umido, cinghiale e polenta, pici con ragù di cinta, passato di ceci, bistecca chianina, eccetera… (nel pdf con il programma generale potete approfondire tutti i menù proposti… noi, ne abbiamo testati ben 3 tra sabato e domenica!).
Il tutto sempre accompagnato  da buon vino rosso di zona  (Montalcino è a 10 km…) e da dolci casalinghi e vinsanto!
Tutti piatti della tradizione locale, talvolta dimenticati, come appunto la pasta con le briciole, quanto di più semplice e gustoso si possa assaggiare.
La pasta con le briciole
La ricetta, semplicissima, per 4 persone: sbriciolare 100 gr. di pane toscano (non salato) e farlo soffriggere in abbondante olio con uno spicchio di aglio, sale e del peperoncino (le briciole devono essere ben tostate). Lessare gli spaghetti (bene anche i pici), scolarli al dente e condirli con la salsa di briciole, far saltare rapidamente in padella ed aggiungere formaggio pecorino, sale e pepe e servire. Per arricchire la pasta, una versione ricca prevede che con le briciole si possono far rosolare dei funghi porcini o dei cubettini di rigatino (pancetta).
Maltagliati al sugo di cinta senese
Lepre in umido
Bistecca e fagioli cannellini all’olio
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

3 Comments

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    Gua-sta Blog Ottobre 01, 2012

    Che belle queste sagre tradizionali! Ma come si fa…si ingrassa solo a leggerti!!!

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    Lallabel Ottobre 01, 2012

    Ma quanto sono belle le sagre e le feste paesane in Italia?!!?

    e di nuovo ecco spuntare Franz davanti a cibo e vino 😉

    Però uffa.. sono a dietaaaaa!

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    ele Ottobre 01, 2012

    Mamma mia, Claudia, che bontà e che voglia di essere a quelle tavolate che mi ricordano quelle delle contrade a Siena!

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