Bagaglio a mano? No, meglio bagaglio addosso!
Ci voleva un ingegnere, John Power, per studiare e realizzare un bagaglio che si trasforma in un soprabito, in un cappotto o anche in un poncho dove riporre fino a 10 kg. tra vestiti, apparecchiature elettroniche, libri, ecc. dotato di decine di tasche e di contenitori che – almeno in teoria, perché le compagnie aeree low cost sono agguerrite e “sgamano” subito le novità che riducono gli introiti – consente di aggirare il limite di bagaglio a mano trasportabile! Si chiama Jacktogo, la valigia indossabile, è prodotta in diversi materiali (dal pratico nylon al denim, per arrivare alla “lussuosissima” pelle) e con modelli adatti a uomini e a donne. Non proprio low cost il costo (il modello base parte da 69 euro), ma volete mettere la soddisfazione di farla in barba a Mr. O’Leary? 🙂
Immagino però che tutti noi abbiamo qualche trucchetto per aggirare il problema delle dimensioni limitate del “bagaglio a mano”, anche senza bisogno di una Jacktogo, vero? Voi come ve la cavate al momento dell’imbarco? Rinunciate a qualcosa o riuscite a “concentrare” tutto nel solo bagaglio a mano?
E poi, voi indossereste una Jacktogo?
3 Comments
Mai preso l’aereo, pur essendo un aspirante ingegnere aerospaziale Ahahah, comunque credo che questo sia un valido aiuto ma come ci si mette quando si passa nel metal detector?
Per principio non viaggio con queste compagnie “strozzine”, tanto prezzi bassi si trovano anche sulle compagnie di linea o, meglio ancora, sulle low cost delle compagnie di linea.
Però viaggio sempre molto leggera.A meno di non dover viaggiare in paesi “avventurosi”, ma in quel caso non c’è nè la Ryanair nè l’Easyjet. Poche cose tutte abbinabili un solo paio di scarpe (l’altro l’ho ai piedi, per 10 giornio 3/4 maglie un vestito per eventuali occasioni eleganti un paio di pantaloni (oltre a quelli indossati), un maglioncino d’estate o uno scialle, ma soprattutto niente cose come shampoo, bagnoschiuma, liquidi lenti a contatto, etc. che si comprano sul posto e si lasciano quando si riparte. Così c’è spazio per il tablet, per un libro (se non si vogliono usare gli e book) e per qualche ricordo da riportare indietro.
Però l’idea del giaccone-valigia la trovo straodinaria.
Hahaha fantastica! Finora purtroppo ho viaggiato poco se non con voli a lunga percorrenza e valigie in stiva. L’unica volta è stata per andare ad un congresso in Scozia, sono riuscita a far stare tutto nel bagaglio a mano con molta ansia ma stavo la solo 4 giorni (però un cambio al giorno perchè “mica vorrai presentarti sempre con lo stesso vestito?” diceva la mia prof… per poi scoprire che “gli scienziati” andavano via in jeans e maglietta e costume da bagno… ecco)