13.3.2013 – Benvenuto Papa Francesco!

Un uomo venuto “dalla fine del mondo”, ecco come si è autodefinito il nuovo Papa Francesco, dopo aver salutato la folla che si era assiepata in Piazza San Pietro, sorprendendo tutti con il suo “Buonasera”, il saluto che ti aspetti da chi conosci e incontri di frequente, non certo da un Romano Pontefice! 
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Da ieri sera, nonostante l’influenza, sono incollata alla televisione e allo schermo del PC per saperne di più su  Jorge Mario Bergoglio. Un cardinale poco conosciuto al di fuori del suo Paese, meno mediatico dei supertecnologici cardinali americani ma sicuramente più umile dei cardinali di Corte – ops, pardon, di Curia – che circolano per le stanze del Vaticano. 
Vedere un uomo vestito di bianco che si affaccia su piazza S. Pietro non e’ certo una novità, almeno qui a Roma. Siamo abituati a tutto. Non per niente siamo il popolo che ha coniato la frase “morto un Papa se ne fa un altro”, come dire che tutto scorre e nulla cambia.
Ma questa volta è stato tangibile che il cambiamento ci potrà essere: non solo per il nome scelto, quello di un santo che e’ stato a dir poco rivoluzionario, ma per il modo di porsi che Jorge Mario Bergoglio ha scelto fin dalla sua prima apparizione. Un cardinale che a Buenos Aires viaggiava in autobus, non viveva nell’episcopio ma in un piccolo appartamento e che ha sempre spalancato le braccia agli ultimi. Un uomo abituato al dialogo. D’altronde un gesuita e’ un uomo che appartiene a Dio ma anche al tempo in cui vive. 
Ci sono simbologie, scelte, messaggi non espressi che restano impressi, che da soli rendono la portata di un evento che farà dire “io c’ero”. Un Papa che indossa una semplice croce di ferro, (oh, come spiccava quel ferro brunito, più prezioso dell’oro che ieri si vedeva scintillare sulle pance tonde e gonfie dei prelati dai sorrisi fissi e stereotipati!), che evita di sedersi sul trono per ricevere l’omaggio dei cardinali, che addirittura vuole pagare il conto presso la Casa del Clero dove alloggiava, che sceglie di non usare la macchina protocollare ma una normale berlina per andare in giro per Roma…
Mi ha commosso, quasi destabilizzato, il suo inchinarsi per ricevere la benedizione del suo “popolo”. Umile tra gli umili, uomo tra gli uomini, servo del Signore. Il richiamo alla collegialità, alla fiducia, alla partecipazione fraterna. Alla semplicità. Come scegliere di tenere “a braccio” l’omelia nella prima messa in Cappella Sistina (a proposito, siete riusciti a vedere le splendide riprese della Reuters con il Giudizio Universale di Michelangelo sullo sfondo?), dove le sue parole “senza la croce siamo mondani” sono risuonate come monito per i cardinali convenuti. 
Ha scelto un nome difficile, Papa Bergoglio, perché il poverello di Assisi è riuscito a trasformare la perfetta letizia e la divina follia in forza edificatrice, rendendo il suo rapporto con il divino in strumento per raggiungere il cuore dei potenti. E il paragone, tra Franceschi, è e sarà sempre dietro l’angolo. Papa Francesco è chiamato ad un compito che dire difficile e’ poco. Riuscire a riportare la Chiesa alla semplicità, liberarla dagli orpelli della liturgia sfarzosa, abbandonare la ricerca del profitto, sconfessare i riti e le falsità curiali che sono solo biacca sul viso stanco di una vecchia attrice che ha perso il suo carisma… Riportare il dialogo tra i cristiani e approfondirlo con i fratelli delle altre religioni. Ed essere di esempio a chi ha il compito di guidare Nazioni.
Spero poi che i nostri “beneamati” politici, che dovrebbero solo stare zitti ed imparare ad ascoltare prima ancora di parlare, smettano di “tirarlo per la giacchetta” per suffragare le loro opinioni, come invece mi è già capitato di sentire questa mattina in tv.
No, non e’ davvero un compito facile… ha bisogno di sostegno e di forza (e, per chi crede, di preghiere).
Ti arrabbi, Papa Francesco, se da parte mia ti dico Buena Suerte?
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

4 Comments

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    Marta Marzo 15, 2013

    Mi è piaciuto molto ciò che hai scritto. Ciao

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    Liz Marzo 14, 2013

    Meraviglioso, sottoscrivo tutto!

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    Anna Marzo 14, 2013

    Claudia hai scritto un post bellissimo, lo condivido in tutto e per tutto. Grazie

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