In Umbria assaggiate la crescionda (e fermatevi a Scheggino!)

Un week end pigro.
Da trascorrere senza dover andare spasmodicamente alla ricerca di nulla.
Solo riposo, passeggiate, voglia di ritrovare le forze dopo un’inverno freddo e piovoso.
Aggiungete un voucher turistico in scadenza.
E fate la somma.
Il risultato? Una bella e inaspettata sorpresa!
Vi presento l’agriturismo Antico Casale Urbani a Scheggino, in Umbria lungo la Val Nerina, dove la perfezione degli alloggi curati si unisce alla sapienza della buona tavola ed al calore dell’accoglienza.

Un casale ristrutturato fin nei minimi dettagli: arredi antichi, le aie ed i cortili ripristinati con le pietre del luogo, un lavoro minuzioso di recupero. Nei colori e nelle materiali. Pietra, cotto, mattoni antichi.

E la sorpresa continua entrando nel nostro piccolo nido: un monolocale ampio, una lunga scala per raggiungere il soppalco dove è stato sistemato il letto in ferro battuto, un cassettone di noce e c’è anche una finestrella che permette di vedere le stelle che brillano nel cielo.

Mi innamoro degli interruttori fatti “come una volta”, con i fili elettrici a vista, delle lampade di terracotta, delle pareti dipinte con greche e geometrie. I tessuti splendidi, le tende leggere, una chiave che sembra quella di Gulliver per quanto è grande.

 

 

Tanti piccoli dettagli che, mescolati con l’accoglienza sempre attenta e curata, ci trasformano velocemente da “ospiti” in “padroni di casa”.
Non distante la piscina, che in estate risuona con i gridi allegri dei bambini (cui è anche dedicata un mini museo didattico con gli strumenti che venivano usati in agricoltura), mentre il parco giochi domina dall’alto tutto l’agriturismo.
Accanto a montagne verdi di boschi, il torrente Nera scorre impetuoso e permette di dedicarsi al rafting o alla pesca, sullo sfondo Scheggino, piccolo borgo arroccato.
Sotto gli alloggi apre le porte la locanda, dove si apprezzano i prodotti del territorio e dell’Azienda e si è immersi in serene atmosfere conviviali.

 

Salumi, formaggi, legumi, buon vino. E poi pasta e sughi fatti da mani sapienti, che hanno visto lo scorrere del tempo e ne hanno fatto tesoro.

 

Per finire una fetta di crescionda spoletina che solo il nome è una meraviglia.
Tanto buona e tanto insolita che ho chiesto la ricetta per poterla fare una volta tornata a casa!
La Crescionda spoletina:
200 gr. di amaretti ridotti in polvere (anche con il mixer)
100 gr. di farina
80 gr. di zucchero
4 tuorli
100 gr. di cioccolato fondente grattugiato
la scorza grattugiata di un limone
1/2 litro di latte
4 cucchiai di liquore all’anice (mistrà, sambuca)
Montate a crema lo zucchero con i tuorli dell’uovo, quindi aggiungete pian piano la farina, quindi il latte, gli amaretti sminuzzati, la scorza di limone, il cioccolato ed il liquore. Imburrate una teglia e versate l’impasto ottenuto, facendo cuocere per trenta minuti a circa 180°. Una volta fredda, si ricopre con crema e quindi si versa del cioccolato fondente fuso (una volta tagliata a fette, si vedranno i tre strati). Deve essere conservata al fresco.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

6 Comments

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    Alessandra Marzo 29, 2013

    Una vacanza dal tempo che corre. Quante belle cose – e buone!

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    Gua-sta Blog Marzo 27, 2013

    Che bel posto! Che Buon dolce! Da tener presente.

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    Antico Casale Urbani Marzo 27, 2013

    Il tuo articolo è meraviglioso! E’ bello vedere quanto i piccoli particolari a cui ormai siamo abituati siano invece un nostro motivo di orgoglio. Grazie per averci raccontato così precisamente e deliziosamente. Ti aspettiamo all’Antico Casale Urbani!. Tanto affetto e simpatia da Stefania e Alberino.

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    Lallabel Marzo 27, 2013

    Bellissimo il posto (gli interruttori!)mi piacciono i vecchi casali ristrutturati che mantengono certe caratteristiche.. mio marito ad esempio si lascia affascinare dai lavandini antichi =)
    La crescionda è una scoperta… da rifare!

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