In gita da Roma: il Santuario del Divino Amore

Questo è un post dedicato a chi NON è di Roma.
Perché il luogo di cui parlo oggi è talmente caro al cuore dei romani che sono sicura che tutti, almeno una volta nella vita, lo hanno visitato. Per fede, per passione, per curiosità, per vedere da vicino un luogo simbolo della devozione romana. Oppure, più prosaicamente, per fare una bella scampagnata in una zona che conserva le tracce della campagna romana dipinta negli acquarelli ottocenteschi.
Il Santuario della Madonna del Divino Amore sorge a Castel di Leva, discosto dal caos della città seppur oramai circondato dalle costruzioni e dalle borgate sorte nel periodo del boom edilizio, nel medesimo punto in cui, nel 1740, un pellegrino invocò aiuto e salvezza da un pericoloso branco di cani rabbiosi che lo aveva circondato, rivolgendosi all’immagine della Madonna posta in cima alla torre del Castello dei Leoni.
Arrivati al Santuario, scoprirete che in realtà ci sono due chiese: il nuovo santuario, inaugurato nel 1999, costruito nel rispetto dell’impatto ambientale con spazi immensi, e che può accogliere migliaia di pellegrini e, poco più su, facilmente raggiungibile a piedi, l’antico Santuario, che mostra nella sua struttura le linee semplici di quella che, a tutti gli effetti, era una piccola chiesa di campagna.
Qui, da sempre, i romani invocano miracoli e vengono a rendere testimonianza di grazie ricevute. E’ sempre qui che, nel 1944, mentre infuriavano i bombardamenti sulla città, il popolo di Roma ha invocato la protezione della Madonna. Ed è incredibile la quantità di cuori d’argento e di preziosi che sono stati donati al Santuario per grazia ricevuta.
Dimostrazioni spontanee di fede, così come le migliaia di oggetti (ci sono foto di auto distrutte, lettere di ringraziamento di bambini e adulti che hanno ritrovato la salute, grucce di invalidi lasciate ad imperituro ringraziamento, maglie di giocatori di calcio, biciclette e caschi da moto, giocattoli…). Vederli tutti assieme mette i brividi addosso: quante speranze, quanta sofferenza racchiusa in un luogo così speciale!Perfino io che non sono credente (o, seppur lo sono, molto a modo mio) non riesco a non fermarmi, di tanto in tanto, al Santuario, per respirarne l’atmosfera di serenità e di pace.
Si può arrivare al Santuario del Divino amore con l’auto, con i mezzi pubblici (metro B fermata Laurentina, quindi bus 702 o 044 oppure metro A fermata San Giovanni, poi bus 218), o con un suggestivo pellegrinaggio notturno – un vero e proprio itinerario della fede – che passa per antiche vie consolari e mausolei (parte da Porta Capena tutti i sabati a mezzanotte per raggiunge il Santuario alle 5 del mattino, in tempo per la prima celebrazione liturgica).Per cui, visitatori della Capitale, se avete qualche ora libera e volete scoprire l’essenza stessa della città, non dimenticate di inserire il Santuario della Madonna del divino amore tra le vostre mete.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

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    I SOGNI DI CLAUDETTE Aprile 12, 2013

    grazie Claudia ….dai sempre delle bellissime descrizioni…..
    buona serata claudette

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    Parola di Laura Aprile 11, 2013

    ma lo sai che io abito abbastanza vicino e non ci sono mai andata? Devo rimediare!

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