Le piazze di Amsterdam

Amsterdam e’ una città’ dove le piazze sono un lusso: vicoli stretti, canali che solcano quartieri, le uniche strade più larghe dedicate al trasporto su rotaia ed alle corsie preferenziali.  Ed ovunque ci sono biciclette, odio ed amore del nostro soggiorno nella città olandese: amore perché è così bello vedere grandi, piccoli, studenti, manager e casalinghe percorrere le strade con il mezzo più ecologico che esista (a parte i piedi!), odio perché nonostante le bici abbiano percorsi dedicati, spesso te le ritrovi sui marciapiedi, nei passaggi pedonali, parcheggiate nei posti più incredibili!
Centraal Station bike parking Amsterdam
Ed ancora odio (affettuoso, però) perché sono talmente alte, pesanti e massicce che per un “tappa” come me diventa assai difficile riuscire a governarle! Per di più, il sistema di frenata e’ diverso da quello delle biciclette italiane: non ci sono freni sul manubrio, ma la bici si arresta tramite i pedali, girando in senso contrario. Da perderci la testa (e molto più spesso, l’equilibrio!).
Ecco, parlando di biciclette, mi son persa… Ah, sì, eravamo rimasti alle piazze di Amsterdam. Anzi, alle poche grandi piazze presenti ad Amsterdam centro: la prima che si incontra, scendendo dal treno che collega l’aeroporto di Schipol con la città, è la piazza della Stazione (Stationsplein), costruita nel 1889 dall’architetto Cuypers su un’isola artificiale, caotica quanto può esserlo un punto di arrivo, incontro e partenza.
Camminando versi sud sul Damrak, si giunge in breve tempo in un’altra famosa piazza di Amsterdam, la piazza Dam, su cui affaccia il Palazzo Reale. Questo è il centro della città, ma è anche il luogo di Amsterdam che mi e’ piaciuto meno: caos, confusione, frastuono, nulla di particolarmente interessante su cui soffermare l’attenzione a parte, appunto, il Palazzo Reale e la bella Nieuwe Kerk, o Chiesa Nuova.
piazza Dam
Poco distante , superato lo Spui, si trova Rembrandtplein, piazza dedicata al grande pittore olandese. Qui, tra qualche fricchettone rimasto qui dagli anni ’70, bancarelle di piccolo artigianato e decine di locali, inclusi un paio di coffee-shop (no, non vendono caffè come il nome potrebbe far intuire: diciamo che la mercanzia potrebbe farvi stupire parecchio!) ed un lap-dance bar, l’attenzione viene focalizzata dalle statue che riproducono la Ronda di Notte, il celebre quadro di Rembrandt esposto al Rijksmuseum. Ma prima andate ad ammirare l’opera, quindi tornate in Rembrantplein per le foto di rito. Non capita tutti i giorni di entrare dentro un quadro, vero?
Rembrantplein
Parlando di Rijksmuseum, siamo arrivata all’altra grande piazza di Amsterdam. Definirla piazza è limitativo, perché si tratta – a tutti gli effetti – di una grande spianata, inconsueta per la città dei canali: Museumplein. Qui, a distanza di poche centinaia di metri, sorgono i principali musei ed attrazioni della città: il Rijksmuseum, il Van Gogh Museum e lo Stedelijk Museum: come dire arte olandese moderna, contemporanea e d’avanguardia. I Musei sono “carucci” (l’ingresso costa €15,00 a testa – tariffe anno 2013), ma ne vale la pena!
Museumplein
E se volete proprio farvi del male (per la serie: guardare e sognare) sulla piazza si trova anche il Museo dei Diamanti. E per chi può permetterselo, al suo interno c’è perfino un Museum shop!

Consigli utili:

per evitare le file alla biglietteria (normali soprattutto per il Rijksmuseum), nella spianata ci sono due postazioni che vendono i biglietti per i musei. Oppure, con la I Amsterdam Card, disponibile per 24, 48 o 72 ore, avete l’ingresso gratuito ai musei (per tutti tranne per il Rijksmuseum, per il quale è previsto solo uno sconto), l’uso libero dei mezzi di trasporto urbani, sconti e agevolazioni e la possibilità di fare  una crociera sui canali gratuita.
Nota: tutte le foto sono state scattate da Claudia Boccini e da Francesco Iaccio 
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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