Portorose e le saline di Sicciole

Quando si dice che a Portorose splende sempre il sole, non si dice una bugia. Qui, grazie a condizioni climatiche estremamente favorevoli, il sole c’è davvero, anche se sul resto della Slovenia e della nazioni confinanti le nuvole si addensano minacciose. Distante solo 25 km da Trieste (per arrivarci si passa per Capodistria, che a me fa sempre venire in mente una delle radio che ascoltavo da ragazza), è una delle destinazioni balneari degli sloveni e dei tanti italiani che vi giungono attratti dal mare, dal clima e dai numerosi casinò.
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Un po’ Rimini e un po’ Montecarlo, immersa tra colline verdi digradanti coltivate ad olivi ed agrumi, il mare qui assume mille sfumature di azzurro ed i numerosi porticcioli offrono rifugio a decine di imbarcazioni. Una bella promenade lungomare (Obala) piena di aiuole di fiori (rose, soprattutto, ma come poteva essere altrimenti?), chioschi e boutique firmate – percorribile anche in bicicletta – la collega con Pirano, sede della municipalità e città natale del compositore Tartini.
E poi tanti, tanti alberghi, più o meno stellati, di tutti i tipi e per tutte le tasche (qui devo fare purtroppo un appunto: il Grand Hotel Metropol, dove abbiamo soggiornato, nonostante sia classificato 5 stelle, ha mostrato talmente tante sbavature nella gestione e soprattutto nella ristorazione che forse dovrebbe essere più correttamente classificato 3***).
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Portorose è il giorno ed è la notte, la luna ed il sole: se di giorno è una ridente località marina adatta per famiglie e pensionati, dove rilassarsi e dedicarsi alla cura del corpo (ha ottime SPA talassoterapiche), di notte si trasforma nel regno dei “gamblers”: il lungomare è il regno dei Casinò (e – come ho scoperto senza troppa sorpresa – nei dintorni dei locali da gioco c’è anche un fiorente giro di escort). Tuttavia Portorose ha tra le sue ricchezze una meraviglia naturale che DEVE essere visitata: una delle più antiche saline della costa adriatica: le Saline di Sicciole.
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Al confine tra Slovenia e Croazia (e già, perchè le coste dell’Istria slovena si espandono solo per una sessantina di chilometri, per il resto è… affare di altro Stato!), le Saline di Sicciole sono situate a poco più di un chilometro e mezzo dall’abitato di Portorose. Qui, dopo aver parcheggiato la macchina ed obbligatoriamente a piedi o in bicicletta, si entra in una realtà che è ancora quella del secolo scorso: oltre 600 ettari di aree salmastre irregimentate con canali, argini, bacini di evaporazione da cui i “salinari” traevano, con un procedimento lungo e completamente manuale, il prezioso minerale, oggetto di contese e di scambi commerciali fin dall’antichità per le sue innumerevoli proprietà, da conservante per i cibi a componente delle miscela della polvere da sparo.
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Lungo il sentiero principale, da cui si diramano i sentieri che portano ai diversi bacini saliferi, si stende una lunga fila di casotti di legno dove i salinari conservavano gli strumenti di lavoro, mangiavano, si riposavo dal sole battente e facevano asciugare le tipiche grandi ciabatte di legno che servivano a muoversi agevolmente su mucchi di sale. Il sale prodotto nei campi saliferi (vasche di evaporazione e di cristallizzazione) veniva raccolto ed ammucchiato con l’aiuto dei gaveri, grandi rastrelli di legno. Era poi radunato in grandi mucchi ed immagazzinato in locali appositi (come appunto il “magazzino del sale”, che si trova sul lungomare tra Portorose e Pirano). Caratteristica delle Saline di Sicciole è l’uso della petola, un biosedimento composto da batteri, gesso e argilla coltivato nei fondi di cristallizzazione, che impedisce il contatto tra il sale ed il fango ed alcuni minerali.
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Continuando a piedi (è una passeggiata comoda di 15 minuti), si arriva al Centro visite, dove i filmati d’epoca (tradotti anche in italiano) raccontano la dura vita dei salinari e tutti i passaggi necessari per estrarre il sale dall’acqua del mare. Il sale prodotto nelle Saline di Sicciole è sempre stato molto apprezzato e da sempre era merce di scambio preziosa, spesso imbarcato e venduto in tutta Europa. Sempre al centro visite attraverso una grande mappa luminosa ci si rende conto di quanto siano grandi ed estese le saline slovene e individuare i diversi punti interessanti da visitare.
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Non dimenticate assolutamente di salire sulla piattaforma panoramica: da qui la vista si stende a perdita d’occhio ed un ornitologo potrebbe impazzire dalla felicità vedendo le migliaia di uccelli che popolano le saline: nell’area, grazie al sole, all’acqua salmastra ricca di piccoli crostacei, al clima favorevole ed alla tranquillità, migliaia di uccelli trovano riparo: sono state osservate 272 specie di uccelli, di cui 90 vi nidificano.
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Se alle Saline di Sicciole vi prende un improvviso attacco di fame o a forza di vedere tutto quel sale vi viene sete, niente paura: accanto al centro visite c’è il punto di ristoro Solni cvet (“fior di sale”), un bar trattoria dove assaggiare il cibo dei salinari, povero ma saporito (e la merenda dei salinari è null’altro che un pezzo di pane intinto nell’olio con l’aggiunta di una generosa spolverata di sale). Lungo la via del ritorno fermatevi allo shopping center “Lera”, dove potrete acquistare il sale di Sicciole e il fior di sale, la parte più nobile del minerale, che viene ottenuta raccogliendo con un prcedimento manule i cristalli che affiorano per primi sulla superfice della salina. E poi creme, prodotti cosmetici ed anche cioccolata e gadget che hanno come ingrediente il sale o l’acqua madre delle saline (è il liquido che resta nelle vasche dopo aver raccolto il sale). Ma esiste anche uno shop online (temo solo in sloveno), se volete cuoriosare… Le Saline di Sicciole (ingresso 5€) sono dal 2001 parco Naturale ed ancora oggi proseguono, seppur in misura ridotta, l’estrazione del prezioso minerale secondo i metodi antichi.
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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

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    Patatofriendly Agosto 26, 2013

    Uhh…che voglia di vederle!!! Noi siamo basati non lontano da Bled, l’idea era fare passeggiate e bici in mezzo alla natura dopo essere stati al mare ma il tempo temo sarà brutto tutta la settimana!:(
    Mi fai venire voglia di una deviazione!!”:)

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  2. Avatar
    Gua-sta Blog Giugno 11, 2013

    Bello! Son passata mille volte dalla Slovenia per andare in Croazia e non mi sono mai fermata a Portorose. Non mi ispirava per niente… La prossima volta visiterò almeno le saline!

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