Se io fossi in montagna, sarei….

Nuova settimana, nuovo post “Se io fossi…”, il tormentone estivo che la Silvia del blog Trippando ha inventato per stare virtualmente insieme in questo mese bollente di agosto. Vi è piaciuto il mio “Se io fossi al mare“?
Allora vi piacerà ancor di più il “Se io fossi in montagna...” di questa settimana: primo perché vi racconto una parte d’Italia bellissima e poi perché… io adoro la montagna!
Val d’Isarco – Eisacktal
Un amore che ha origini lontane: è stato in montagna, in Abruzzo, che ho mosso i primi passi tenendomi, malferma e traballante, ad una corda che babbo aveva teso tra due abeti. Ed è una passione continuata grazie ai campi estivi degli scout, in cui la destinazione fissa era l’Alto Adige/Südtirol, per essere precisi la Val Pusteria/Pustertal.
Montagne della Val d’Isarco – Eisacktal (foto scattata da Francesco in escursione)
Per noi ragazzini, “cittadini di città”, il viaggio verso la montagna iniziava nella notte, quando dalla stazione di Roma Tiburtina salivamo, carichi di zaini, di pentole, di tende e di tanta voglia di stare assieme, su una carrozza malmessa (all’epoca non c’erano le Frecce e sapendo che eravamo ragazzi ci rifilavano scompartimenti che avevano visto il passaggio del fronte e delle campagne militari ’15-’18, un anno addirittura abbiamo fatto tutto il tragitto Roma-Casteldarne su una carrozza con i sedili di legno!). Da Verona in poi si iniziavano a vedere le prime montagne “vere” e quello che era un viaggio lungo ed estenuante diventava all’improvviso l’inizio dell’avventura. Ecco, se ora io fossi in montagna, oggi come allora, vivrei un’avventura coinvolgente, a tutto tondo.
Valles-Vals (Malga Fane)
Se io fossi in montagna, ora, in questo momento mente scrivo, sarei senz’altro sulle montagne della Val d’Isarco o sulle Dolomiti, lontana dal caldo asfissiante della città ed immersa in un paesaggio idilliaco, proprio come quello della foto…
Su pe’ i monti e pe’ le valli sudtirolesi (vabbè, sembra l’ incipit della Montanara…) non c’è nulla di artificiale o di costruito ad uso e consumo dei turisti: le mucche sono vere mucche che pascolano sugli alpeggi e che producono un latte che ha in se l’odore del fieno e dei prati in fiore, le malghe e le baite sono le stesse che da generazioni vengono tramandate di padre in figlio, gli eleganti abiti caratteristici, i Dirndl, vengono ancora oggi indossati dalle donne – siano bambine, giovani o mature signore – nei giorni di festa ed i balconi carichi di fiori dai colori stupendi non sono solo nelle cartoline!
Se io fossi in montagna, potrei aprire la finestra all’alba ed affacciarmi per vedere sorgere il sole da dietro le cime che raggiungono i 3.000 metri, ancora innevate. In Alto Adige/Südtirol potrei fare colazione con il pane che sa di cumino, con burro pannoso e marmellata preparata con i mirtilli raccolti del bosco, ascoltando il rumore del ruscello impetuoso che porta l’acqua fredda dei ghiacciai.
Se io fossi in montagna, potrei incamminarmi, scarponcini ai piedi e zaino sulle spalle, lungo i sentieri tracciati dai mille passi che mi hanno preceduto, fermandomi sotto ripari improvvisati accompagnata solo dal silenzio e dalla quiete, fino ad arrivare ad un lago verde incastonato nell’altopiano.
 
Val d’Isarco – Eisacktal(in escursione verso il Picco Croce)
Se io fossi in montagna potrei seguire i sentieri che corrono ombrosi nei boschi andando alla ricerca di funghi e riempiendo il cesto di vimini di porcini e di finferli saporiti, restando affascinata dal rosso maculato di bianco delle amanite, piccole velenose opere d’arte.
Laghetto di Fiè allo Sciliar
Se io fossi in montagna, potrei smettere per un giorno i panni di Heidi e scendere a valle, in cerca di arte, di cultura e di storia, nelle città bellissime di Brunico, Bressanone e Vipiteno, dai balconi fioriti e dalle architetture eleganti ed aristocratiche.
Bressanone -Brixen
Vipiteno – Sterzing
insegna a Bressanone – Brixen
Se io fossi in montagna resterei ore ed ore ad ammirare il sapiente lavoro degli artigiani che intagliano il legno e la capacità, unica, di creare decori deliziosi dal nulla, utilizzando solo quello che la natura mette a disposizione.
arredi e decori dell’hotel Valserhof di Valles-Vals
 
Se io fossi in montagna… sarei in Alto Adige/Südtirol e non qui a Roma, nel caldo opprimente che scioglie l’asfalto e la voglia di fare e creare. E se fino ad ora ho sempre parlato di una “montagna estiva”, è perché associo alla montagna il colore verde dei prati e l’azzurro del cielo…
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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