Dove mangiare e dormire ad Amsterdam. Le Chicche di Claudia

Ho scritto diversi post sul nostro viaggio olandese tuttavia mi sono accorta di non aver scritto quasi nulla su dove magiare e dormire ad Amsterdam  e quindi non ho condiviso nessuna indicazione sui  ristoranti che abbiamo provato o sull’albergo che ci ha ospitati. Cerco di recuperare velocemente aggiungendo qualche informazione spicciola su come-quando-dove mangiare nella città dei canali e dei tulipani.
Mangiare e dormire ad Amsterdam non è così facile. Gli hotel – a meno che non abbiano almeno 3-4 stelle o si abbia una fortuna sfacciata – spesso sono al di sotto degli standard ed inoltre, per la prima volta nei nostri viaggi, abbiamo avuto difficoltà ad immergerci totalmente nella cucina locale. Per carità, la città è piena di ristoranti, di ogni tipo e foggia, ma… ammetto di non essere riuscita ad assaggiare la vera cucina olandese (a proposito, a parte la carne, il pesce, le zuppe e le patate – piatti non particolarmente entusiasmanti – cosa ci siamo persi?).
Quindi: per mangiare e dormire ad Amsterdam è necessario mettere un po’ di attenzione… e cercare!
Abbiamo quindi vagato un po’ alla cieca tra le recensioni delle guide di viaggio, i menù affissi in vetrina che ci hanno particolarmente attratto, qualche bella scoperta e un paio di sonore delusioni. Il più delle volte, optando per i ristoranti etnici (anche per il costo vantaggioso).
E se il ristorante magrebino Noumidia, vicino al mercato De Pijp ci ha lasciato piuttosto insoddisfatti (non servono alcolici e pasteggiare con il thè sarà anche culturalmente corretto, ma dopo una lunga camminata vuoi mettere un bel boccale di birra…), un pochino affamati e con un conto che ci è sembrato esagerato per quanto avevamo ordinato.
Comunque, se volete provarlo:
Van Woustraat, 5
1044 AA Amsterdam
www. eetcafenoumidia.nl
Una bella esperienza, sia come cortesia, accoglienza, qualità e quantità delle pietanze, l’abbiamo invece vissuta al ristorante indiano Taj Indian Restaurant, non distante dalla sede della birra Heineken, dove abbiamo optato per una cena a menù fisso (54€ in due) con innumerevoli portate, intriganti ed appetitose.
Marie Heinekenplein 1
1072 Amsterdam
 
Al ritorno dall’escursione a Zaanse Schan (avevamo mangiato solo un panino) ci siamo infilati da La Place, tavola calda simile al Flunch o al Ciao dei nostri centri commerciali: tante isole dedicate alle diverse portate, servizio self service, alcune cotture espresse, grande scelta di verdure e legumi, piccola caffetteria. Non sarà un ristorante a 5 stelle, ma noi ci abbiamo cenato molto bene spendendo quasi un’inezia (25 euro in due: due grandi bistecche con patate, insalate miste e verdure grigliate, dolcetto e birra)!
Kalverstraat 201-203
1012 XC Amsterdam
 
In piena crisi di astinenza da pasta, Francesco per l’ultima sera del nostro soggiorno ad Amsterdam ha scelto (ed è stata un’ottima scelta!) un piccolissimo locale poco distante dall’hotel che, più che un ristorante, sembrava una cucina di casa: gestione italiana (due fratelli di origine pugliesi), gadget tricolori ovunque, il kitsch tipico delle trattorie degli anni ’50 (tovaglie a quadretti, fiaschi di vino, vecchie pubblicità, fotografie del Vesuvio e del Colosseo…) olio extravergine di oliva, prosciutto e parmigiano esposti come tesori, bottiglie di vino rigorosamente italiano…
Abbiamo cenato benissimo con costi corretti, coccolati e viziati dai proprietari tra fettuccine tirate a mano, pizze, caprese di mozzarella, prosciutto e affettati accompagnati da vino rosso (pugliese, ovvio!) e tante, tante chiacchiere. Per chiudere la piccola abbuffata con cui abbiamo salutato Amsterdam, un ottimo caffè Illy.
Unica pecca del locale, non accettano le carte di credito o i bancomat, per cui ricordatevi di portare con voi del contante.
Sapori Pugliesi (no carta credito)
Weteringschans 187 Dh
1017 XE Amsterdam
saporiougliesi@gmail.com
aperto dalle 11 alle 21.00
 
Una parentesi la merita Marken, la piccola isola/penisola dell’IJsselmeer, dove abbiamo pranzato nella caffetteria-tavola calda vicina alla chiesa.
Arredata gradevolmente in stile marinaro, con modellini di nave, cimeli di pescatori, complementi in tema navy, ci ha dato modo di assaggiare alcune specialità olandesi come i filetti di anguilla, le polpettine, i filetti di pesce fritto.
Nella bella stagione sono molto apprezzati i tavoli esterni, in genere tutti occupati.
(Marken)
Buurterstraat 20
Ed infine arriviamo all’hotel che ci ha ospitato per 4 notti: ben collegato con la stazione centrale da due linee di tram è dentro la cerchia dei canali e vicino al quartiere Pijp, alla fabbrica della birra Heineken ed al quartiere dei musei (anche questi raggiunti a piedi con una bella passeggiata).
L’hotel V Fredrericksplein è un hotel 3 stelle non propriamente economico, con parecchi pro e solo qualche nota negativa.
Pro: hotel di design, arredi moderni, reception giovane, buona colazione, ottimi letti e tessili, i prodotti da bagno mi sono piaciuti tantissimo (ho fatto la faccia tosta e me ne son fatti regalare una manciata…).
Nel pomeriggio si può chiedere tè e caffè gratuitamente al bar della lobby, da sorseggiare seduti sui divani della hall.
Contro: ha diverse tipologie di stanze e le più economiche sono nel sottoscala e decisamente minuscole. Se invece si opta per le stanze Large o XLarge (si chiamano come se fossero taglie di vestiti e rispecchiano la misura…) sono vivibili.
Noi avevamo una Doppia XL nel sottotetto mansardato: anche se l’ascensore arriva solo fino al piano sottostante ( e trascinare le valigie lungo le scale ripidissime delle case olandesi è un vero dramma…) in compenso dalla finestra godevamo di una vista magnifica: al tramonto tutti i tetti di Amsterdam diventavano incandescenti, con sfumature che variavano dall’arancio al rosso al blu notte fino ad assumere sfumature azzurre e violacee: mai visto prima uno spettacolo simile!
La stanza era ampissima (quasi esagerata per due persone che fanno i turisti tutto il giorno), con grande divano e poltrona in pelle e acciaio. Il bagno, piccolo e un po’ buio, aveva l’handicap di avere una bellissima e funzionale doccia a soffione fisso che, in assenza di bidet, non era praticissima… in compenso era sempre pulito, mentre ad esempio ho notato che i mobili, scuri e lucidi, alcune volte avevano un velo di polvere.
Giudizio: a me è piaciuto parecchio, Francesco non si è trovato bene perché non avevamo l’armadio classico ma una sorta di contenitore su rotelle che sembrava quasi da campeggio (ma in realtà è di non so quale famoso designer…)
Vi prego di notare (sigh!) il cuore di petali di rose – finti!- che ci hanno fatto trovare sul letto perché nella prenotazione avevo segnalato che era il nostro anniversario… ehm… very kitsch-romantic!
Weteringschans 136
1017 XV Amsterdam
Mangiare e dormire ad Amsterdam: voi come ve la siete cavata? Avete indirizzi da suggerire?
Nota: tutte le foto sono state scattate da Claudia Boccini e da Francesco Iaccio e, per scelta, non sono ritoccate con software 
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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