#FrantoiAperti13, tra oliveti, frantoi e giovani imprenditori
Tante le attività e le proposte adatte ad ogni età, dal trekking naturalistico tra vigne in pieno foliage autunnale e olivi ancora carichi di frutti, che noi abbiamo apprezzato ancor di più grazie a Daniele Piermarini, guida ambientale capace di coinvolgere tutti i partecipanti con i suoi racconti sul paesaggio umbro, alla possibilità di fare lente passeggiate a cavallo o sentire scorrere l’adrenalina guidando un quad rombante, fermarsi nelle cantine per assaggiare il vino novello (a poca distanza c’è Montefalco con il suo Sagrantino…) o nei ristoranti caratteristici per provare i menù del territorio o anche veder impastare il pane “come una volta” con il lievito di pasta madre!
A proposito di quad, il veicolo con 4 ruote motrici utile per andare fuori strada su terreni scoscesi: Francesco, il Signor Sportivo per Eccellenza, non si è fatto scappare l’opportunità… e mentre io arrancavo a piedi nell’oliveto seguendo la guida che ci spiegava le diverse qualità di cultivar di olivi e sottoponendo i miei scarponcini da trekking ad un trattamento cosmetico intensivo a base di fango ed acqua lui, tranquillo e beato, scorrazzava divertito sul quad tra i campi, senza fatica e soprattutto senza sporcarsi!
Soprattutto per chi, come noi, vive in una grande città, i ritmi lenti che accompagnano l’andare di frantoio in frantoio, assaggiare i diversi oli, cercare di comprendere le diversità di produzione, ascoltare le esperienze di chi la campagna ancora la rispetta e la vive non è solo un modo per ritrovare le proprie radici ma un vero balsamo per l’anima, che rasserena e allontana lo stress.
In quello che doveva essere “solo” un fine settimana alla scoperta dei frantoi umbri siamo andati anche per cantine, abbiamo assaggiato formaggi fatti ancora con metodi tradizionali, partecipato a cooking show e a dimostrazioni. Che poi sono le normali attività di tanti eventi simili sparsi per l’Italia. Ma qui c’era un elemento diverso, dirompente ed innovativo se correlato al periodo storico ed economico in cui ci troviamo: in tutte le aziende che abbiamo visitato, nessuna esclusa, i protagonisti sono ragazzi giovani che hanno l’entusiasmo e la competenza per scommettere nel futuro, che “tornano alla terra” nonostante lauree e specializzazioni ed, anzi, pongono il loro sapere al servizio della tradizione per innovarla e rilanciarla.
Siamo rimasti ugualmente entusiasti della passione che Cinzia Lattanzi, giovane casara di 21 anni, che con il latte del suo gregge produce artigianalmente un formaggio pecorino semplice e gustoso e della scelta dei giovani Celesti di Colle del Marchese, minuscola frazione di Castel Ritaldi, che hanno deciso di seguire la tradizione di famiglia occupandosi della cantina Terre del Marchese e produrre vino e passito con i vitigni autoctoni della zona.
Perfino la (lunga!) dimostrazione della preparazione dell’impasto per il pane utilizzando il lievito madre è stata fatta da una ragazza, che continua a compiere con passione il rito della panificazione (vi assicuro che è una vera fatica: occorre tempo, rispetto per la materia e davvero tanta costanza!).
Anche per questo è stato interessante e coinvolgente partecipare a Frantoi Aperti 2013, non solo per aver potuto ammirare il sole che al tramonto infuoca i vicini Monti Martani, esserci scaldati davanti ai camini accesi (perché tutti i frantoi in Umbria hanno sempre un focolare, dove le fette di pane diventano dorate ed attendono ansiose di essere irrorate con l’olio nuovo per regalare il sapore unico del cibo semplice), aver assaggiato l’olio appena franto – che non è assolutamente paragonabile all’olio che compriamo in bottiglia al supermercato! – ed imparato a degustarlo nel modo corretto per esaltarne il profumo intenso ed i sapori che raccontano di fiori, di pane caldo appena sfornato, di erba falciata.
Frantoi Aperti 2013 prosegue per tutti i fine settimana fino all’ 8 dicembre prossimo. E ci sono ancora tante attività da fare e luoghi da scoprire (qui il programma)!
2 Comments
Arrivo dal blog di Ma la notte no, e. Mi crociolo in queste foto e nel racconto. Da Umbra doc, ringrazio per i complimenti alla mia Regione! Piacere mi chiamo Mamma Piky ed abito ad Assisi
per prima cosa:grazie per aver partecipato al cocco della blogger!
e poi che bello leggere della mia terra! Son contenta che tu l’abbia scoperta! secondo me è poco valorizzata e conosciuta (colpa nostra per lo più!)
grazie ancora!