Itinerari dell’anima: Colle del Marchese, Umbria

Si può scegliere di viaggiare per raggiungere paesi lontani, prendere aerei, imbarcarsi su navi, aspettare treni e coincidenze in stazioni affollate, riempire valigie di aspettative e di migliaia di chilometri: perché è bello scoprire luoghi diversi da quelli dove si vive, immergersi in tradizioni apprese sui libri per poi condividere il cammino fatto con chi è rimasto ad aspettarci.
E si può scegliere di viaggiare senza allontanarsi troppo da casa, per ritrovare nel viaggio il passato che ci ha allevato e ci ha fatto compagnia, nascosto tra le pietre delle case antiche, nei focolari accesi e nei campi con i colori delle stagioni.
Non viaggi estremi o veloci ma lenti e tranquilli itinerari dell’anima, dove l’avventura più emozionante è ritrovare le tracce della nostra infanzia, i racconti dei nonni, le abitudini antiche tramandate da padre in figlio. Scoprire microcosmi dove ancora i ritmi sono quelli dettati dalle stagioni e dalle attività agricole e pastorali.
Piccoli borghi appesi sulle colline, dove i campanili sono fari nella notte, le piazze un ventre caldo che accoglie e le strade risuonano ancora di passi antichi.
Come Colle del Marchese, la piccola frazione di Castel Ritaldi, in quell’Umbria generosa e lucente da cui tanti artisti, santi e poeti hanno tratto le origini e le ispirazioni.
Una manciata di case e di abitanti, distese di oliveti e di vigne, odore di camini e di olio buono (ci sono due frantoi che in stagione lavorano a pieno ritmo).
Pochi chilometri di strada veloce la separano dalla mondana Spoleto e dall’enologica Montefalco eppure siamo in un altra realtà, fatta di panorami infiniti spazzati dal vento, di chiese solitarie (notevoli la Chiesa della Madonna della Selvetta, immersa in piana campagna e la Chiesa della Madonna della Stelletta, appena fuori dall’abitato), di vicoli che si susseguono nel piccolo centro storico, sorto su quello che una volta era un castello strategico nella complessità delle signorie e delle guerre di potere medievali.

#frantoiaperti13 è anche questo, la possibilità di scoprire luoghi dove la storia è presente e futuro, non solo passato.
Per raggiungere Colle del Marchese prendete la via Flaminia in direzione Foligno ed uscite a Campello sul Clitumno. Da qui seguite le indicazioni per Castel Ritaldi e quindi proseguite per la frazione Colle del Marchese.
Nota:
tutte le foto sono state scattate da Claudia Boccini e da Francesco Iaccio e, per scelta, non sono ritoccate con software
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

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    Agnese Maggio 30, 2016

    Il mio è un po’ di parte,perché ci sono nata e crescita! Quel che posso dire è che ho passato il periodo della mia adolescenza a cercare di andarmene da un posto che pensavo fosse troppo stretto,e poi quando ci sono riuscita sto ancora cercando di ritornare! Grazie di aver dedicato del tempo al mio adorato paese!

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      Claudia Boccini Maggio 30, 2016

      ne ho un ricordo bellissimo però ti capisco, da ragazzi il paesello può andare stretto 🙂 è poi da “grandi” che se ne apprezzano i vantaggi ed i plus, impensabili in una città (e poi, oggi, con internet è tutto più vicino!)

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