La mia insolita Parigi di fine anno.

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Mentre stavo navigando sul web alla ricerca di offerte scontate di voli per la prossima primavera (è così che riesco a viaggiare spesso senza spendere troppo, acquistando i biglietti con un anticipo pazzesco!), mi sono ricordata di quando, pochi anni fa, siamo stati per l’ennesima volta a Parigi in occasione di Capodanno, festa che coincide con il compleanno di Laura, la figlia di Francesco: quale miglior modo di festeggiare con lei un anno in più se non un viaggio nella città più bella del Mondo, quella che fa sognare storie romantiche e che non si finisce mai di visitare perché ogni volta ha qualcosa di diverso da svelare?
parigi-foto-capodanno-2008-080Nonostante il periodo di picco turistico, ero riuscita a strappare tre biglietti a/r con Air France scontatissimi, (vabbè, li avevo comperati in giugno…) e avevamo scelto come hotel il Suite Novotel Port de Montreuil della catena Accor che seppur è collocato nella primissima periferia parigina, è ben collegato con il centro città grazie ad una fermata di metrò vicinissima, ha un centro commerciale poco distante utile per fare piccoli acquisti e soprattutto ha stanze enormi con tre letti comodi, un tavolo adatto per pranzare oltre a frigorifero e microwave in dotazione che ci avrebbero permesso di risparmiare sui costi delle colazioni ed anche di un paio di cene.
Aggiornamento del 2015: l’hotel è così comodo che ci siamo tornati anche successivamente!
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Se le altre volte che eravamo stati a Parigi ci eravamo dedicati a visitare i “classici” della città (Notre Dame, Louvre, Gare d’Orsay, Tour Eiffel, Trocadero, Sacro Cuore, Montmartre, eccetera), in questo caso ne abbiamo approfittato per dedicarci a tutte quelle attività e visite che normalmente i turisti frettolosi sono costretti a saltare per mancanza di tempo.
Ed allora via con la visita di un’intera giornata alla Cité des sciences et de l’industrie con il suo grande planetario (agh, ho ancora il mal di mare, le costellazioni in movimento non sono decisamente rilassanti!), passeggiate a non finire alla Defense (adoro questa zona dove l’architettura moderna trova la sua apoteosi nella Grande Arche!), merende golose a base di cioccolato nei piccoli bistrò che si aprono sull’Ile de Saint Louis, dove il tempo sembra essersi fermato e si entra in una dimensione totalmente “bourgeoise”, giretti pigri nei mercatini di brocantage (la domenica uno grandissimo apre proprio nelle strade accanto all’hotel), sulla Senna a bordo dei bateaux mouche (eravamo gli unici passeggeri, mentre fuori cadeva la neve), una visita al quartiere multietnico e multiculturale di Belleville, seguendo le tracce urbane inserite nel ciclo di romanzi “del Signor Malausséne” di Daniel Pennac.
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Il bello di Parigi è che si può visitare seguendo interessi ed itinerari diversi: forse è proprio per questo che è una città unica. Così ha trovato spazio la nostra voglia di girare per Parigi come parigini, senza troppa fretta e con tanta voglia di recuperare il ritmo lento delle passeggiate che, a dispetto del clima gelido, ci ha fatto amare angoli meno frequentati della città, come la Promenade Plantée, tratto di strada ferrata sopraelevata trasformata in un lungo percorso in mezzo al verde.
A proposito di clima parigino: se dovete organizzare un Capodanno a Parigi, non dite che non vi ho messo in guardia: fa terribilmente freddo nonostante abbia visto parigine andare in giro impunemente con i sandali e senza calze: quindi, portatevi sciarpe guanti cappelli e giacconi belli pesanti!
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E poi, volete mettere il gusto di giocare a fare shopping “à la Parisienne”, entrare alle Galeries Lafayette e restarci per ore prima di decidere quale maglioncino acquistare (va bene, lo ammetto, alle Galeries si stava belli calducci…), fermarsi da Angelina per una tazza di cioccolata con panna prima di percorrere l’Avenue des Champs-Élysées per andare da Louis Vuitton (ma solo per guardare!).
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Nella sera più lunga dell’anno abbiamo camminato veloci insieme ad altre migliaia di persone per raggiungere appena in tempo Montmartre, stappare una bottiglia di champagne (comprata da Auchan a costo very low!) ed ascoltare i brindisi scambiati in tutte le lingue del mondo mentre il cielo di Parigi si riempiva di colori e di fuochi d’artificio, la grande ruota rifulgeva e la Tour Eiffel era impazzita sotto la luce di milioni di lampadine.
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Parigi è bella in qualsiasi stagione ma in autunno e in inverno diventa incredibilmente struggente e romantica. Capace di far vedere la realtà attraverso lenti colorate di rosa e perfino rinnovare anche amori un po’ stropicciati. Nonostante il freddo, qualche fiocco di neve e il cielo più grigio che blu, un viaggio a Parigi è un passe partout per innamorati di ogni età!

(Devo tenere sotto stretto controllo i siti delle compagnie aeree, o dei portali di aggregazione voli, come il settore dei voli low cost di Expedia – www.expedia.it, ma chi non la conosce? – chissà che non riesca di nuovo a trovare un’offerta strepitosa?)
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

3 Comments

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    Micka Dicembre 12, 2013

    Ciao,
    anche io sono stata a Parigi a Capodanno (e Marzo) di qualche anno fa. Sempre un freddo becco! Però ricordo anche io gente in giro coi sandali!
    Mi è rimasta nel cuore e vorrei tornarci ma…da primavera in poi!
    A me la Defense non è piaciuta, mi sembrava davvero una città nella città modello Futurama. Però quante salite ho fatto con l’ascensore sotto l’arco… 🙂
    Be se trovi un’altra occasione…coglila. E porta i sandali e sfidali 😉

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    Amaranthine Mess Novembre 06, 2013

    bellissima Parigi…io ci son stata in estate ma andarci in inverno, nel periodo natalizio per giunta, sarebbe un sogno *-* anch’io quando sono andata ho alloggiato in un albergo che faceva parte di una catena ed era poco fuori Parigi “città”: ho risparmiato tanto e nel giro di un quarto d’ora ero in centro!

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    Marilu Novembre 06, 2013

    La Belleville di Malaussène!!! Se e quando riuscirò a tornare a Parigi, ci voglio andare assolutamente! Belle foto!

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