Terre di Siena: l’inizio

Le mie origini sono in Toscana. Anzi, per essere più esatti, sono nelle Terre di Siena, che mio padre lasciò tanti anni fa per trasferirsi a Roma con la sua famiglia, in cerca di un futuro altrimenti precluso a causa della guerra e della miseria. Toscana amata, cui tornare di frequente nel corso degli anni per ritrovare il sapore della schiettezza e dell’ironia, per riempire gli occhi di file infinite di cipressi e di colline dove i vigneti carichi di grappoli succosi contendono lo spazio ai campi arsi dal sole ed i girasoli creano macchie di luce.
Veduta della Val di Chiana da Chianciano. Sullo sfondo, il lago di Chiusi.
Ed è stato con vero piacere che ho accolto l’invito della Provincia di Siena a partecipare al percorso di scoperta del grande patrimonio termale presente sul territorio che mi ha permesso, per un intero fine settimana, di immergermi in acque calde e rigeneranti, provare SPA da sogno e ritrovare energia nelle Terre di Siena.
A proposito, sapete che la provincia di Siena è la “provincia più termale d’Italia” con ben 9 strutture dedicate alla cura ed al benessere? Ne parleremo in altri post dedicati per scoprire, insieme, i pregi e le virtù delle acque che sgorgano dalle numerose sorgenti del senese e, soprattutto, dove si trovano, come si raggiungono e come viverle al meglio per ricavarne benessere.
La Val d’Orcia vista dalla strada della Foce
Benessere dovuto alle proprietà delle acque termali ma non solo. In provincia di Siena la natura fa rima con la cultura ed il patrimonio storico si sposa felicemente con la tradizione eno-gastronomica, creando una sinergia di azioni e di stimoli unici. Terra di acque salutari e patria di vini maestosi, qui l’arte della cucina riesce a tramutare in proposte sublimi i sapori rustici dei prodotti del bosco: apoteosi di funghi profumati, di tuberi pregiati, di preparazioni lente capaci di catturare gli aromi più intriganti. E dove l’esperienza, la tradizione, la memoria vengono tenute in grande considerazione e preservate perché diventino patrimonio delle nuove generazioni.
I colori della Val d’Orcia in autunno
Chianciano, città regina delle acque con le sue 5 sorgenti (Acqua Santa, Acqua Fucoli, Acqua Santissima, Acqua Sillene e Acqua Sant’Elena, ciascuna dotata di proprietà terapeutiche specifiche e diverse l’una dall’altra) ci ha accolto con tutto il calore che solo una piccola struttura turistica può avere: la nostra base è stata l’Hotel Edy, eco-hotel certificato dove Simona – ingegnere ambientale per scelta e albergatrice per passione – e la sua bella famiglia hanno reso praticamente perfetto il soggiorno, anticipando i nostri desideri (con me hanno partecipato all’esperienza altri travel blogger ed alcuni giornalisti) e risolvendo ogni esigenza; l’ospitalità alberghiera intesa come disponibilità e cortesia, dove più che agli arredi firmati, ai tessuti pregiati, all’apparenza si da credito alla sostanza. Qui l’ospite si sente in famiglia, a casa.
Il cielo della Val di Chiana
Chianciano ha il grande vantaggio – oltre a beneficiare delle acque termali che sgorgano nel suo territorio – di trovarsi in una posizione privilegiata: annidata sul crinale che divide la Val d’Orcia dalla Val di Chiana, è ben collegato con il resto d’Italia grazie alla vicina uscita dell’autostrada A1 ed alla ferrovia (la stazione di Chianciano è a Chiusi, collegata in tramite i frequenti bus di linea).
Chianciano: Parco dell’Acqua Santa
Difficile annoiarsi, a Chianciano: oltre ad un interessante Museo Archeologico, ai percorsi salutari nei parchi termali, ai pigri pomeriggi da trascorrere nelle piscine delle Terme Sensoriali inserite all’interno del Parco dell’Acqua Santa e nelle nuovissime Terme Theia, accanto allo stabilimento Sillene, è strategicamente vicina ai siti patrimonio dell’Unesco (Siena, San Gimignano, Pienza e la Val d’Orcia) ed alle città d’arte (Montepulciano è davvero “dietro la collina” ma anche Sarteano e Cetona sono a pochi chilometri). Perfino l’imponente massiccio del Monte Amiata, dove tra i boschi di faggete gli amanti dello sport estivo ed invernale troveranno terreni adatti per trekking, walking, ciaspolate e piste per sciare, è a poco più di 30 km e per raggiungerlo si attraversa la meravigliosa Val d’Orcia, un territorio che è anche parco naturale e artistico, spesso utilizzato come sfondo di pubblicità o scenografica quinta di film e documentari.
Scendere da Chianciano lungo la strada della Foce e trovarsi improvvisamente dinanzi alla visione della Val d’Orcia nella sua struggente interezza è un’esperienza che riempie il cuore di felicità, la sensazione di infinito invade la mente mentre il tempo si ferma per consentire all’intelletto di ritrovare la dimensione del reale.
Val d’Orcia
Nonostante conoscessi il territorio dove si è svolto l’itinerario, Terre di Siena di nome e di fatto, sono riuscita a scoprire nuovi modi di viverlo, tante iniziative interessanti e a farmi contagiare dall’irrefrenabile entusiasmo di coloro che ci vivono di costruire sviluppo attraverso i tesori – unici – delle Terre di Siena.
Che dite, posso essere almeno un po’ orgogliosa di avere qui le mie radici?
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

1 Comment

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    I Parolin Novembre 26, 2013

    Anche le mie origini arrivano da lì! Per la precisione da montepulciano stazione. E ogni volta che ci torno le sensazioni sono quelle che tu descrivi! E poi leggere di chianciano, la val d’orcia, il monte amiata…

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