Il decalogo della gioia
Ci sono mattine in cui mi alzo dal letto con una strana sensazione di benessere e di gioia, qualunque sia il meteo e nonostante i problemi, i contrattempi e talvolta i drammi e le angustie che spargono sale (e talvolta anche un po’ di pepe…) sulle nostre esistenze. Ascolto gli uccellini che cinguettano, mi incanto a veder correre le nuvole nel cielo, annuso l’aria che sa di pane appena sfornato e il caffè del bar mi sembra incredibilmente dolce e corroborante. Gioia: parola fin troppo facile, ma difficile da definire perché non esiste una gioia uguale per tutti i giorni e gli stati d’animo. Magari fosse così, senza doverla cercare con affanno in ogni angolo della nostra vita. E poi: cos’è la gioia? Basta un decalogo della gioia per definirla?
Giornate di piena allegria e, oserei dire, di felicità. Parafrasando il titolo di un film che nei giorni di Natale viene spesso riprogrammato in televisione, ogni volta, immancabilmente, penso a quanto “la vita è meravigliosa” epeccato che troppo spesso tante piccole gioie ci sfuggono nell’affollarsi di impegni che rendono frenetiche le nostre esistenze ingolfate!
Il decalogo della gioia (limitato e incompleto) pieno di azioni, gesti ed attività che aiutano a star bene:
- amare con il cuore puro e la mente sgombra di pregiudizi;
- sorridere per il piacere di condividere la propria gioia o il proprio stupore;
- ringraziare chi decide di percorrere con noi un tratto di strada e ci regala attimi preziosi del suo tempo;
- imparare da chi possiede più sapere di noi ma anche da chi, nella sua semplicità, ha il dono della saggezza;
- emozionarsi vendendo sorgere il sole dopo una notte di pioggia e tempesta;
- costruire castelli fatti di nuvole e speranze e poi cercare di renderli reali;
- leggere per il gusto di arricchire la mente e non solo per aggiungere conoscenza priva di passione;
- assaporare il cibo per scoprire, attraverso il gusto, tradizioni lontane o dimenticate;
- lasciare di tanto in tanto il chiuso delle case, degli uffici, delle fabbriche e delle scuole per permettere all’aria fresca della campagna, che profuma di erba e di terra, di avvolgerci e farci riscoprire i ritmi dettati dalla natura e dalle stagioni;
- viaggiare per conoscere gli altri ma soprattutto per mettere in discussione noi stessi.
Avete mai riflettuto su ciò che davvero vi fa star bene?
Avete anche voi un “decalogo della gioia”?
Avete anche voi un “decalogo della gioia”?
Category Riflessioni
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6 Comments
Aggiungo anche io una nota al decalogo:
– Scegliere la strada più difficile ma che ci rende vivi.
– Bere il caffellatte immersi nel silenzio mentre dentro di se c’è il caos assoluto.
Ognuno di noi è quel che è, ed il bello è tutto lì…
Io il decalogo, oggi, proprio non posso/voglio farlo, anche se il tuo mi ha aiutato a sgomberar la mente dalle nubi (ed ilcielo da vento e pioggia…)
Secondo me, varia al variar delle stagioni della vita.
Io, comunque, non esisterei senza la musica, quindi non mancherebbe MAI in un decalogo.
Pace e bene…
Che bello il tuo decalogo! Di mio aggiungo:
– trovare sempre qualcosa per cui stupirmi
– ridere spesso
Che bello il tuo decalogo! Di mio aggiungo:
– trovare sempre qualcosa per cui stupirmi
– ridere spesso
bellissimo Claudia. si vede che apprezzi tutto con gioia e amore…il mio decalogo somiglia ,abbastanza al tuo……smack
Bellissimo il tuo decalogo! Di mio aggiungo:
– essere felici per gli altri
– vedere la bellezza nelle piccole cose come un fiore o una goccia… e in quelle immense come un cielo azzurro (e guardiamolo questo cielo)
– essere travolta da un’idea e fremere per realizzarla