Il mio primo Natale a Dublino – Eleonora racconta per la #Tomboladellavvento

La #Tomboladellavvento lancia oggi i suoi ultimi post: ci siamo fatti compagnia lungo il mese di dicembre, scambiando idee, racconti, ricette, parole di serenità e cercando di rendere questo Natale 2014 un momento speciale, creando una rete invisibile – ma salda – per tenere insieme amicizia ed affetto.
Per concludere la carrellata di argomenti è davvero indicato il racconto che ci regala Eleonora, che condivide con noi i ricordi e le sensazioni vissute nel suo “primo Natale a Dublino”. Uno spirito del Natale di dickensiana memoria, dove al calore della festa si unisce la malinconia della lontananza. Un racconto bellissimo, dove tra le parole fa capolino il profumo pungente degli abeti e il calore del camino acceso.

Eleonora, ci racconti qualcosa di te?

Ciao a tutti, mi chiamo Eleonora ho quasi 35 anni e vengo da una splendida isola: la Sardegna.
Sono mamma di 2 bimbi, attualmente non lavoro ma adoro l’Irlanda, cucinare (soprattutto dolci), e creare tante cose per far felici i miei bimbi. Il tempo non basta mai purtroppo, quindi spesso trascuro qualcosa, infatti non ho ancora un blog tutto mio… Per fortuna Claudia si è resa disponibile ad ospitarmi perché io potessi raccontarvi dei miei Natali Irlandesi… 🙂 ecco il resoconto e…
Buone Feste a tutti!!! 


Conosci bene l’Irlanda e Dublino in particolare. Cosa ricordi del tuo primo natale irlandese?

Ho trascorso il mio primo Natale a Dublino che ancora non avevo compiuto 19 anni. Avevo deciso di partire qualche mese prima dalla mia cittadina, Olbia, per andare a perfezionare l’inglese dato che mi ero appena diplomata in Lingue, e nel mio cuore ho sempre saputo che l’Irlanda sarebbe stata il luogo perfetto per me. Non so perché ne come, ma ho sempre pensato che semmai avessi fatto un viaggio in un qualsiasi posto nel mondo, la mia prima meta sarebbe stata Dublino.Ho fatto le valigie appena trovato una famiglia che potesse accogliermi come ragazza alla pari, e sono partita!
 
Non potendo permettermi troppe spese, ho deciso che avrei trascorso il Natale nella mia “seconda” famiglia, per conoscere le loro tradizioni sulla festività che preferisco. In cittá il Natale arrivava dalla fine di Ottobre, e questa giá per me era una novitá… Uscire la sera e passeggiare sotto archi di luminarie fantastiche, vedere la frenesia delle persone che giá da 2 mesi prima si buttavano su Grafton Street alla ricerca di regali era surreale per me che vengo da una cittadina di provincia, mi sentivo quasi un pesce fuor d’acqua!
Cliff of Moher (foto C. Boccini)
Ricordo che un giorno verso fine novembre, John, il capofamiglia è rientrato a casa con le bambine e un albero di Natale, scelto da loro, e rigorosamente vero!! Erano tutti cosí orgogliosi di questo alberello mentre io ricordo di aver pensato: ma caspita con tutti quelli che ci saranno stati, hanno scelto proprio quello più spilucchiato?? Ed invece mezzora dopo mi chiamano per vedere l’albero addobbato, e ricordo di aver pensato: è meraviglioso!!
 
Per tradizione in Irlanda a Natale ci si scambiano i biglietti d’auguri, che poi si espongono in bella vista sul camino o sulle librerie vicine, come fossero trofei. La mia mamma Irlandese correva alla porta ogni volta che passava il postino, che recapitava biglietti da ogni parte del mondo!! L’anno che vivevo con loro ne ha ricevuti almeno 50!! Anche noi ce li scambiamo ogni anno, solo che l’anno scorso il suo l’ho ricevuto a fine gennaio, benedette Poste Italiane!!
 
Il pranzo di Natale è uno dei ricordi migliori… Barbara preparava almeno un mese prima il tradizionale Christmas Pudding, un dolce buonissimo con della frutta secca, del brandy e delle molliche di pane… Ne preparava in abbondanza perché poi confezionava dei pacchetti e ne faceva dei regali per parenti e amici.
Dublino, Temple Bar  (foto C. Boccini)
Il menù del 25 consisteva in un antipasto di ottimo salmone irlandese, un gigantesco tacchino ripieno con contorno di patate e anche del prosciutto cotto al forno con la loro salsa gravy. Per dolce, il magnifico pudding e del sidro di mele, la bevanda più buona che io abbia mai assaggiato. Il tacchino lo mangiavamo per giorni, nei sandwiches o con l’insalata….
 
Ricordo di aver regalato una teiera a Barbara, perché lei le colleziona, e ricordo di aver ricevuto in regalo un buono da spendere in un negozio di musica (anche questo era una novità per me, perché ancora qua in Italia non erano conosciuti come a Dublino).
 
Penso spesso ai miei Natali nella City, ci sono tornata con mio marito e anche con il mio figlio maggiore, presto vorrei portare anche mio figlio minore perché vorrei che vedessero il Natale con occhi diversi.
 
Ricordo che la notte della vigilia del mio primo Natale irlandese, siamo andati in Chiesa, e ricordo di aver pianto, un po’ per la nostalgia di non poter passare le feste con la mia vera famiglia, un po’ per la gioia di aver trovato delle persone stupende che mi hanno accolto in casa loro e trattato come una di famiglia, soprattutto nel periodo dell’anno in cui nessuno dovrebbe sentirsi solo o non amato.
Ring of Kerry (foto C. Boccini)
Scommetto che vi siete emozionati anche voi leggendo il racconto di Eleonora… brava, vero? E non dimenticate di andare a visitare anche Nuvolosità Variabile, l’altro blog estratto oggi
* * * * *
Natale è per tutti,
il  tempo della riflessione e dell’accoglienza,
il giorno in cui la pace e la serenità
tornano ad avere il giusto valore,
il fiammifero che riaccende una luce nel buio.
C.B.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

3 Comments

  1. Avatar
    emanuela bonini Dicembre 24, 2013

    Buon Natale e buone feste Claudia con tutto il cuore.
    Emanuela

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  2. Avatar
    Lallabel Dicembre 24, 2013

    Che bel racconto, grazie Eleonora mi sono emozionata, si sentiva il calore e la gioia del Natale! Un abbraccio a Ele e a cla, buone feste!

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