Tokyo shopping souvenir

Vi faccio vederere il mio “Tokyo shopping”. Da ogni viaggio riporto con me migliaia di ricordi intangibili che mi accompagnano nel ritorno a casa e prolungano nel tempo le emozioni e le sensazioni provate. Tuttavia nelle valigie rimane sempre un po’ di spazio vuoto e per riempirlo non c’è nulla di meglio di qualche piccolo oggetto che aiuti a rinnovare il piacere del viaggio appena terminato.

Anche questa volta a Tokyo non ho potuto fare a meno di dilapidare una parte del (mini) budget stanziato per il viaggio per acquistare alcuni “souvenir” locali. Come sempre non sono oggetti eccessivamente costosi, ma ciascuno di loro rappresenta un momento particolare di #100orejap. Un vero Tokyo shopping souvenir, insomma!

Non importa se acquistati nei grandi store di Ginza, nelle botteghine di Asakusa o nei negozi “elettrici” di Akihabarama, nel combini – il market sempre aperto – accanto all’hotel o perfino a Tsukiji, il mercato del pesce.
Acquisti minimi, dicevo, con una decisa predilezione per tutto ciò che rappresenta quello che, per l’immaginario, occidentale, è il Giappone (una scelta un po’ scontata e provinciale, lo ammetto!).

Siccome sono convinta che – in fondo in fondo – siete po’ curiosi di sapere cosa ho acquistato, ecco a voi una piccola selezione di alcuni “gift made in Japan”!

Nel primo collage vedete (in senso orario):

  • la piccola teiera in terracotta smaltata acquistata al mercato del pesce in un negozio specializzato in thè raffinati,
  • le carte (washi) acquistate all’ultimo momento all’aeroporto di Narita (dove c’è un interessante museo dell’origami, con gentili signore che spiegano le tecniche per ottenere da un quadrato di carta fiori, animali e bambole)
  • una busta di thè verde e le immancabili bacchette per il riso (dette anche chopsticks, all’inglese) ma con una deliziosa decorazione a pois che me le rendono ancora più divertenti;
  • un set di piccoli kimono creati con la tecnica origami (regalato dalla pasticceria-caffetteria di Nikko);
  • un libro sulle tecniche di memorizzazione dei Kanji, i caratteri pittografici giapponesi;
  • una deliziosa scatola di dolcetti (presa più per la confezione – in puro stile furoshiki – che per il contenuto).
E visto che nelle valigie c’era ancora un po’ di spazio… perché non riportare con me anche:
  • i sapori del Giappone (castagne, zuppe pronte, semi tostati, rondelle di polipo con cui fare zuppe e insalate, un assaggio di pesce marinato “chenonsochediamineè” acquistato dopo averlo assaggiato al mercato del pesce;
  • un barattolo porta thé ricoperto in una carta washi con un decoro che ricorda l’hanami, la fioritura dei ciliegi, acquistato a Ginza da Mitsukoshi;
  • un vezzoso ombrellino con manico a forma di bambola kokeshi (decisamente kitsch, ma ci piaceva assai…) preso tra le vie di Akibahara;
  • un piccolo borsellino ricavato con la stoffa dei kimono
  • una ciotolina in ceramica portazenzero trovata in un bugigattolo a pochi yen;
  • un altro set di chopstick, dal design più “maschile”, acquistati a Shibuya;
  • un kit (carta, dvd e volume di spiegazioni) per imparare a fare gli origami preso in una delle poche librerie internazionali della città (già, perché a Tokyo l’inglese non è così diffuso come si potrebbe pensare…);
Si può andare a Tokyo, perdersi tra i suoi mercati e non innamorarsi delle fantasie delle stoffe setose, dai colori brillanti e dai disegni unici? No!
Ed ecco che tra i miei acquisti ci sono:
  • alcuni quadrati di stoffa da furoshiki con diverse fantasie (tra cui l’immancabile riproduzione della Grande onda di Kanagawa di Hokusai ed uno con le carpe dorate bene auguranti);
  • una trousse ricavata dalla medesima stoffa;
  • una buona scorta di thé, in bustine, in foglie ed in contenitori vezzosi ricoperti di carta washi, per poter tornare di tanto in tanto ad assaporare le atmosfere magiche di Tokyo.
Potevo poi non prendere un bizzarro porta pranzo (o Bento) a forma di casina di Snoopy?
E poi c’è lui, il regalo che ho fatto a me stessa: una confezione di the pregiato, contenuto in uno scenografico barattolo dorato a sua volta inserito in una piccola scatola di legno rivestita di velluto blu…
Aspetto i vostri commenti (positivi e negativi) e… sarei curiosa di sapere…voi cosa avreste riportato da Tokyo?
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

17 Comments

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    lisa Gennaio 31, 2014

    Che meraviglia di viaggio!! e con questi souvenir, i tuoi meravigliosi ricordi saranno ancora più vividi!!

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    Lilly Gennaio 21, 2014

    Cosa dire in più di tutte queste meraviglie che hai acquistato scegliendole con il tuo buon gusto… È tutto bellissimo, esotico, equilibrato. Non avrei potuto scegliere di meglio! Bentornata cara Claudia ^_^ baci , Lilly piccolina

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    Lilly Gennaio 21, 2014

    Cosa dire in più di tutte queste meraviglie che hai acquistato scegliendole con il tuo buon gusto… È tutto bellissimo, esotico, equilibrato. Non avrei potuto scegliere di meglio! Bentornata cara Claudia ^_^ baci , Lilly piccolina

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    Lallabel Gennaio 20, 2014

    Io… io…. io… non so più cosa guardare, ho perso la testa già alla prima teiera! Io non so penso che se che andassi in Giappone darei fondo alla carta di credito, a casa nostra abbondano ceramiche, set per il sakè, set per il sushi, bacchette, ciotole di vario tipo incluse quelle coi buchi per alloggiare le bacchette, teiere, tovagliette… insomma, avrei comprato tutto e mi piace tutto quello che hai preso!
    Anche l’ombrello… perchè scusa, almeno un gadget kitsch dal Giappone ci DEVE essere!
    Quello che mi manca? La ciotola porta zenzero!

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      Shanta Gennaio 20, 2014

      ovviamente, nelle foto manca ancora qualcosa… 😉

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    gabriella Gennaio 20, 2014

    Ti sei fatta dei bellissimi regali Paola! Io adoro tutto, le confezioni di the, le fantasie giapponesi su carta e stoffa e poi l’ombrellino è troppo carino 🙂

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      Shanta Gennaio 20, 2014

      cosa aspetti, allora? 🙂

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    Anna Gennaio 20, 2014

    nuooo Claudia, quante belle cosine! mi piacciono le carte; le bacchette, i portatè e portapranzo decorati, l’ombrello, le stoffe, la trousse, il borsellino! e anch’io amo gli origami. insomma,commenti negativi non ne ho, ecco!

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      Shanta Gennaio 20, 2014

      tu saresti impazzita, con tutte le stoffe meravigliose che ho visto… 🙂

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    Antonella Piemonte Gennaio 20, 2014

    Che bei souvenir! Io avrei acquistato 14.000 pellicole INSTAX, taaaanto tè, una teiera, un bel kimono, delle stoffe, spezie e cibo, un libro di origami, carte e tazzine. ^_^

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      Shanta Gennaio 20, 2014

      i kimono belli hanno cifre esorbitanti… quasi quanto un’utilitaria!

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      Shanta Gennaio 20, 2014

      io ripartirei subito! 🙂

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    Marilu Gennaio 20, 2014

    Non amo molto il tè ma trovo la teiera bellissima, e che dire delle stoffe? splendide!

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      Shanta Gennaio 20, 2014

      il thè giapponese ha un altro sapore… decisamente migliore di quello che arriva qui in Italia!

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