Come organizzare le foto

Per questo fine settimana ho in programma il “riordino intensivo” delle foto scattate a Tokyo nel #100orejap tour. Ne abbiamo fatte talmente tante, tra me e Francesco, lui con la Fuji bridge  ed io utilizzando l’Ipad o lo smartphone o anche la piccola ma funzionale Nikon Coolpix (è forse è giunta l’ora che investa in una reflex, che ne dite?) che tutte le volte ci troviamo gli scatti dispersi su più schede ed è davvero giunto il momento di organizzare le foto in modo da poterle utilizzare e ritrovare con facilità.

fuji

Per organizzare le foto ci sono diverse scuole (voi come organizzate le vostre raccolte di foto?) ma io in genere uso il sistema più semplice, cronologicamente e per argomento. Creo sull’hard disk esterno (nella speranza che in questo modo le foto siano più protette) delle cartelle tematiche per ogni destinazione o soggetto, a loro volta suddivise in sottocartelle.

Ad esempio, nel caso di Tokyo:
A) Macro-cartella Tokyo 2014 con dentro:
  • Tokyo: lo stile di vita
  • Tokyo: l’ambiente e l’atmosfera
  • Tokyo: i quartieri
  • Tokyo: il food
  • Tokyo: i mezzi pubblici
  • Tokyo: volti
  • Tokyo: il verde della città
  • Tokyo: il mare
e così via, in modo da poter recuperare, anche a distanza di tempo, il materiale utile.
Per quanto sia una conservatrice nata (non nell’accezione politica del termine ma nel senso di mettere da parte. Ricordate il motto della mia famiglia? In casa Boccini non si butta mai nulla!) mi sforzo di cestinare le foto sfuocate, bruttissime oppure inutili perché scattate a ripetizione allo stesso soggetto, in modo da non sciupare preziosissimo spazio nell’hard disk. Cerco anche di rinominare le singole foto, in modo da poterle ricercare più celermente (tra un sibillino DIM 3404 ed un “casa con giardino in stile giapponese”, cosa pensate che sarà più facile ricordare?).
Organizzare le foto è anche l’occasione per ripercorrere viaggi e momenti felici ed è sempre molto interessante osservare come viene ritratto, con strumenti diversi e seguendo diversi punti di vista, il medesimo soggetto. Vi faccio un esempio: se per il mio Ipad la casetta tradizionale giapponese soffocata dai palazzi moderni appare distante e non caratterizzata, quasi una immagine pubblicitaria collocata nel bel mezzo di un condominio di periferia, grazie all’obbiettivo della Fuji riusciamo ad entrare nella quotidianità di chi la abita e appaiono dettagli come le porte scorrevoli, il micro giardino zen con i bambù, la cassetta delle lettere la lampada votiva posta nell’angolo che rendono ancor più stridente il contrasto della tradizione con il contemporaneo.

foto scattata con reflex

foto ripresa con mini Ipad

E adesso ho una serie di domande per voi:
  • con quale apparecchio preferite scattare foto? Solo macchina fotografica o anche dispositivi mobili?
  • come archiviate le vostre foto? Le salvate solo sull’hard disk o le masterizzate su supporto magnetico?
  • le ritoccate con photoshop, picmonkey, picasa o altri software di elaborazione immagini? Tutte o solo alcune?
  • avete l’abitudine di stamparle? Preferite negozi “reali” o “online”?
  • ma, soprattutto, in che occasione preferite riguardare le vecchie foto?
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

3 Comments

  1. Avatar
    Claudia Giugno 05, 2014

    riscrivo…sig! 🙁 …ero così ispirata oggi pomeriggio… vabbè, magari sarò meno particolareggiata e meno interessante …
    1) Fotografo solo con la macchina fotografica: una compattina Olympus che sta sempre con me, dopo aver mandato in pensione per acciacchi irreparabili la reflex con supercorredo di obiettivi e di filtri per il biano e nero e il colore. la mia schiena ringrazia, ma la qualità dell’immagine non è la stessa…
    2) Salvo le foto sul disco rigido e su un disco esterno, ma faccio anche delle copie su CD/DVD ogni tanto, per la serie non si sa mai… Foto di crociere o di lunghi viaggi suddivise in cartelle per tappe, quelle fatte in un’unica città suddivise per temi.
    3) uso un programma di fotoritoicco basic, solo per ritagliare e migliorare luminosità e contrasto se la foto non rende l’effetto che ho osservato dal vero.
    4) facendo migliaia di foto non posso certo stamparle tutte, ma essendo una scrapper stampo comunque molto (da giovane sviluppavo e stampavo da sola in bianco e nero). Per album di viaggi o occasioni speciali stampo a casa; per i minialbum in cui la struttura e gli abbellimenti suppliscono alla scarsa qualità della stampa industriale approfitto delle offerte di snapfish tramite carrefour. le foto stampate nei negozi non mi piacciono al tatto: sembrano di plastica invece che di carta…
    5) Ho cominciato a fotografare da bambina e faccio scrapbooking inconsapevolmente da quando ero al liceo. Ogni occasione è buona per riguardare le vecchie e le nuove foto, da sola o in compagnia. Ho intenzione anche di digitalizzare un po’delle mie migliaia di diapositive per fare album di viaggi e di momenti indimenticabili

    Reply
  2. Avatar
    Claudia Giugno 05, 2014

    hai la moderazione dei commenti o il mio lungo scritto è stato inghiottito dalla rete e devo rifarlo???

    Reply
  3. Avatar
    Camilla Areddia Giugno 05, 2014

    il mio strumento preferito rimarrà sempre la macchina fotografica, anche se per motivi “bloggeristici” uso anche il tablet (anche se non lo uso proprio sempre sempre, lo ammetto). Salvo tutto su HD esterno, anche io pensando che così le foto siano più sicure e protette 8almeno un po’) e, per quanto riguarda la catalogazione, le suddivido per anno, paese e città (per le foto scattate in Italia aggiungi anche la regione 😀 Fotoritocco? no, se non strettamente indispensabile: vedi foto sottoesposte o sovraesposte e recuperabili con un’aggiustatina in photosop. Se posso cerco di lavorare molto con la macchina in fase di scatto.
    Quando sono passata dalla macchina analogica a quella digitale ho continuato a stampare le foto ancora per qualche tempo, circa un annetto, e poi ho smesso (unica eccezione: le foto di famiglia che stampo per nonna). Non le riguardo spesso, ma quando lo faccio non ho motivi particolari… Se non la voglia di partire!!

    Reply

Leave reply

<