I Bagni dell’Almirante di Valencia

Mi scusi, sa mi indicarmi la strada per arrivare ai Bagni dell’Almirante?
Vai dritto, poi gira a destra… no, anzi a sinistra… 
Dalla mappa della città di Valencia a sembrerebbe che dobbiamo entrare in una strada laterale, ma non riusciamo a trovarli ed anche le indicazioni che chiediamo ai passanti non sono di grande aiuto.
Ehi! Ma qui già ci siamo passati! 
Uff! Dobbiamo tornare sui nostri passi e ricominciare da capo…
E’ cominciata così, con una vera caccia al tesoro, la ricerca dei Bagni dell’Almirante, o bagni arabi, che si trovano nel cuore del centro storico di Valencia. Avevo letto che esistevano, che erano stati trasformati in un museo, che ero particolarmente caratteristici ma… non riuscivamo proprio a trovarli!
L’antico hammam riesce infatti a nascondersi molto bene: nascosto in una stradina laterale che sembra essere senza uscita, un piccolo ingresso in stile moresco indicato solo da una targhetta senza pretese varcato il quale ci si trova in uno stretto corridoio con una scrivania messa in un angolo dove fare il biglietto di ingresso, 2 euro a testa ben spesi (2014) che danno diritto anche ad un depliant di informazioni. Per entrare gli accessi sono contingentati  – gli ambienti sono piccoli e noi prima di entrare abbiamo dovuto attendere l’uscita di una numerosa scolaresca –  ma l’attesa verrà ripagata una volta entrati in uno dei posti più affascinanti – e forse meno visitati – della città spagnola.
I Bagni dell’Almirante (prendono il nome dal vicino palazzo) sono stati costruiti nel XIV secolo e rappresentano una traccia della presenza degli arabi a Valencia. Si sviluppano in più stanze collegate tra loro di cui alcune decorate da sottili colonne, sapientemente restaurate e riportate a nuova vita per essere utilizzate anche come sede di mostre d’arte (quando ci siamo stati noi era in corso una mostra fotografica sulla Valencia degli anni ’30).
A noi sono sembrati davvero fantastici, anche se sicuramente fino a qualche secolo fa, quando ancora i bagni svolgevano la loro funzione, le pareti non erano così bianche e limpide come le abbiamo viste noi!
Per ricreare gli ambienti e farne comprendere l’uso, sono stati collocati, in finta casualità, dei mastelli di legno, delle brocche di ceramica e delle panche di legno. Ambienti spogli eppure incredibilmente ricchi di storia e di vissuto: ci aspettavamo di veder comparire, da un momento all’altro, bagnanti avvolti in teli di cotone che attraversavano le stanze passando dal bagno caldo a quello tiepido per terminare nel bagno freddo (gli arabi avevamo fatto propri i percorsi termali degli antichi romani).
Visitati gli ambienti che costituiscono i veri e propri bagni (ci vuole al massimo un quarto d’ora, non di più), si torna indietro e l’addetto alla biglietteria vi farà salire su una scala fino al primo piano dell’edificio da cui è possibile vedere il particolare tetto con il soffitto con fori a forma di stella – che permettono alla luce di entrare nei locali dei bagni – e assistere ad un breve video che spiega come, grazie all’acqua ed al vapore generato da caldaie, venivano riscaldati gli ambienti. Nei bagni dell’Almirante la luce filtra rarefatta, attraverso dei fori nel soffitto a forma di stella: in alcuni momenti sembra di essere sotto una volta stellata.

Informazioni:

I Baños del Almirante (in valenziano Banys de l’Almirall), o Bagni dell’Almirante, si trovano nella Ciutat Vella di Valencia, non distanti dalla Cattedrale. Per trovarli, andate a Plaza de la Reina e spostatevi sul lato desto della piazza. Prendete Carrer dels Cabiller e da qui Calle Milagro. Sulla sinistra trovate il vicolo con lo stesso nome dei bagni.
E’ possibile visitarli da martedì a sabato (10:00-14:00 e 17:30-20:00). La domenica solo la mattina.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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