Shopping, bags e Fidenza Village

Orbene, chi mi conosce da più tempo, quando ancora non ero la Claudia molto struffata e poco attenta alle apparenze che propugna ad ogni piè spinto che l’abito non fa il monaco, sa bene che fin da adolescente sono stata una “logo-addicted”: prendevo di nascosto (in prestito fiduciario, diciamo così…) le borse Fendi di mia mamma, mi arrotolavo nei foulard simil-Hermès o di Pucci odorosi di naftalina che nonna custodiva gelosamente nel canterano (*), scippavo con nonchalance le agende di Nazareno Gabrielli (esiste ancora questo brand?) che regalavano a papà. Senza contare i portafogli, portadocumenti, cinture che messe insieme andavano a formare una raccolta eterogenea della manifattura italiana più prestigiosa.
Altro che Muji e no-logo… ancora ricordo il salvadanaio pieno fino all’orlo di monetine rotto con trepidazione, mentre incrociavo mani, piedi e dita sperando che il contenuto fosse sufficente per un’ennesima incursione a via Condotti dove insieme alle amiche darmi alle compere più sfrenate (io sono di un’altra generazione, all’epoca non si diceva ancora “fare shopping”!).
 
Il massimo della libidine fu a 15 anni: da Gucci presi, tuttoinsiemesenzapensarcitroppo, una borsa blu logata, una splendida cintura con le doppie G contrapposte e, per farmi male del tutto, un orologio dorato a braccialetto con i cerchietti colorati che si potevano sostituire in base all’umore ed all’abbigliamento (non so se è ancora in produzione). Mesi e mesi di paghette messe da parte, di regali di compleanno, Natale, Pasqua e ricorrenze varie, vanificati in una battuta di registratore di cassa!
Tutt’oggi non riesco a guarire dalla sindrome da borsa dipendente (se suona meglio, posso definirmi bag addicted!) e se mi capita non resisto dall’acquistarne. Di pelle, di materiali tecnologici, di stoffa, bianche, nere o colorate, più o meno firmate, adatte ad occasioni serie o pratiche per viaggiare. Se volete farmi felice… il regalo ideale è una borsa!
Il preambolo è necessario per farvi immaginare il mio stato d’animo quando, nel recente viaggio sul Lago di Como con sosta a Parma, ci siamo trovati ad un niente dal Fidenza Village, outlet con firme esclusive (va bene, non è la prima volta che vado in un outlet, intorno a Roma ed in Toscana ce ne sono diversi che bazzico di tanto in tanto ma il Fidenza Village è… il Fidenza Village!).
Come sempre il patto di sangue scritto tra me e Francesco è: “si fa solo un giretto per dare un’occhiata e poi si va via senza comprare nulla!”. Ma poiché tra il dire ed il fare ci sono in mezzo più di 100 boutiques piene zeppe di oggetti del desiderio, si cede, oh, se si cede…
Così – in una gara a chi scovava l’affare migliore – ci siamo ritrovati in poco meno di un’ora e mezza (per fortuna dovevamo raggiungere Moltrasio sul Lago di Como, altrimenti avremmo potuto fare danni ancor più grandi…) con in mano sacchetti di Tommy Hilfinger (perché le polo del brand a Franz piacciono tanto e gli stanno anche tanto bene), di Samsonite (potevamo non approfittare della super offerta offerta sulle scarpe?), di Frette (la classe non è acqua ed un bel telo da mare di ottima spugna ci serviva assolutamente, così come i complementi d’arredo scontati a 10 euro l’uno – ma non avevoi casa invasa da oggetti???), di Lindt (e che, vai all’outlet e non fai scorta di cioccolata?). Basta, no?
 
No! Perché la boutique di 1^ Classe Alviero Martini con tutte le borse della nuova collezione scontate è stata la calamita che mi ha attratto nemmeno fossi un magnete da frigorifero: bambina nel paese dei balocchi, d-o-v-e-v-o avere una delle sue borse con la cartina geografica anche perché io ho un blog di viaggi e si, insomma… ma quante belle borse… una più bella dell’altra… mi fa vedere quella lassù in ato sull’ultimo scaffale? Ed anche quella che ha in vetrina incastrata tra una sciarpa ed un paio di pantaloni? Anzi, già che c’è, mi fa vedere le 4 versioni della borsa che già ha riposto? Le commesse devono avermi preso per una squilibrata totale!
Insomma, morale della favola, il baule dell’auto già pieno di trolley e sacche per il week end strabordava di sacchetti. Per fortuna siamo incappati nel periodo dei “private sales” ed abbiamo potuto usufruire di sconti e di ulteriori riduzioni, contenendo moltissimo i costi (non vi dico esattamente quanto ho speso, ma vi posso dire che con la stessa cifra avremmo potuto a mala pena acquistare due paia di scarpe di buona produzione). 
 
Al Fidenza Village abbiamo anche apprezzato e le installazioni d’arte collocate nel mall: quando ci siamo stati noi il focus era sugli arredi creati con i tappeti d’erba sintetici, mentre in questi giorni (ho verificato sul sito dell’outlet) è il momento di “Day Trip to Chic”, con i Monster Bignè, ironici pasticcini giganti, firmati dall’Art Designer Diego Maria Gugliermetto.
Per chi come me è social, al Village il wifi è free e consultare sul tablet o sullo smarphone le ultime notizie sarà la scusa per fermarsi a riposare su una panchina o in uno dei bar o dei ristoranti presenti (fare compere stanca e mette appetito e sete), che promuovono la cultura gastronomica del territorio.
A disposizione grandi parcheggi, Ufficio di informazioni ed accoglienza turistica, il servizio di spedizione e di personal shopping.
 
Solo un consiglio (che poi quello che abbiamo fatto anche noi): non portatevi bancomat o carta di credito, preferite una carta prepagata o contanti per contenere gli acquisti. E’ facile – fin troppo – farsi prendere la mano!
Fidenza Outlet Village è strategicamente collocato accanto all’Autostrada, uscita Fidenza Salsomaggiore Terme ed ha la classica atmosfera (comune a quasi tutti gli Outlet, a dir la verità) di villaggio italiano. 
Dove:
Fidenza Village – Via San Michele Campagna Località Chiusa Ferranda – 43036 Fidenza (Parma)
Quando:
dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00
(in estate fino alle 23.00)
(*) canterano: termine toscano per comò
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

3 Comments

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    silvia ceriegi Luglio 14, 2014

    quanto ti capisco Claudiè… e buon per te che da ragazzina avevi via Condotti a due passi!

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  2. Avatar
    Lallabel Giugno 25, 2014

    Credo di conoscerlo il Fidenza Village 😛
    E’ sempre carino farci un giretto, soprattutto in periodo natalizio quando è tutto addobbato di luci… 🙂

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