Le golosità di Norcia: legumi, prosciutti, formaggi e… cojoni de mulo!

Finiti (finiti?) i viaggi estivi, riprendono le fughe di una giornata, alla scoperta o alla riscoperta di paesi e cittadine non troppo distanti da Roma, dove respirare aria buona e riempire gli occhi con il bello che caratterizza i borghi storici del nostro Paese. Meta raggiunta: Norcia, in provincia di Perugia. Il motivo (la scusa…) del viaggio: fare scorte di legumi per l’inverno.
Andare a Norcia è sempre una festa, perché una volta varcata la porta che immette nel corso principale, ogni volta ho la sensazione di entrare nel paese dei balocchi: botteghe che vendono legumi di ogni forma e dimensione – dai ceci alle lenticchie di Castelluccio fino ad arrivare all’introvabile roveja, legume che assomiglia alle lenticchie ma che in realtà è un pisello selvatico ed oggi Presidio Slow Food – i famosi prosciutti di Norcia, gli insaccati di maiale che giocano con le allusioni ed i doppi sensi e trasformano i salami in palle del nonno, cojoni di mulo (proprio così, non è una licenza del redattore!) per non parlare dei formaggi che solo a mangiarne un pezzettino viene immediatamente voglia di comprarne una forma intera. Tuttavia qualche volta, lo ammetto, le presentazioni delle botteghe tendono a cadere un po’ nel kitsch, anche se il profumo che arriva sulla strada è genuino e appetitoso!
Parlando di profumo e di odori, non si può non citare l’odore, leggero ma presente e persistente, dei tartufi. Perché Norcia, conosciuta nell’antichità come Nursia, nonostante abbia dato i natali a San Benedetto e a Santa Scolastica e sia stata nel corso dei secoli città di grande importanza culturale e militare ed i suoi abitanti nel medioevo fossero all’avanguardia nelle tecniche chirurgiche (c’era un’importante scuola medica collegata, grazie ai contatti che avevano i frati benedettini, con la scuola salernitana), è conosciuta per essere la città del tartufo, tubero pregiato che si può acquistare nature oppure trasformato in pratiche preparazioni (creme, salse, patè ed oli aromatizzati) ed al quale è dedicata annualmente una fiera che si tiene tra febbraio e marzo.
Norcia è turistica, ma fino ad un certo punto: nelle strade si trovano ancora i vecchi negozi che vendono le cosiddette “merci varie”, ci sono rivendite di tessuti per la casa ad ottimo prezzo, bar e pasticcerie dove fermarsi per prendere un caffè:  nonostante l’aspetto turistico, sono botteghe frequentate da chi a Norcia ci vive.
Gli abitanti di Norcia sono abituati ai visitatori e sanno bene che la città viene presa d’assalto soprattutto durante i fine settimana: frotte di turisti incuriositi da questo piccolo paese di Bengodi dove tra prosciutti, insaccati e cioccolata c’è solo l’imbarazzo della scelta. Norcia è anche la base per raggiungere facilmente Castelluccio di Norcia, il paesino posto a presidio dell’immensa omonima piana dove viene coltivata la lenticchia più buona e famosa d’Italia (è un prodotto della terra a cui è stata concessa la IGP, Indicazione Geografica Protetta), entusiasmante in estate al momento della fioritura, struggente in inverno quando è coperto dalla neve ed esaltante in ogni stagione per l’immensità che la caratterizza.
Per arrivare a Norcia da Roma noi abbiamo fatto l’autostrada A1 fino ad Orte per poi prendere la strada a scorrimento veloce E45 fino ad Orvieto, da cui abbiamo poi proseguito lungo la strada statale 395, detta anche delle Tre Valli Umbre. Da Borgo Cerreto si imbocca la strada regionale 320 (proseguendo su questa strada si arriva, in pochi chilometri, a Cascia) e dal bivio di Serravalle la 396 che porta fino a Norcia. Da Sant’Anatolia di Narco la strada costeggia la pista ciclabile ricavata su quella che era la vecchia ferrovia Spoleto-Norcia  mentre poco più avanti lungo il corso del fiume Nera si trovano  i centri specializzati per il rafting (qui adatto anche ai principianti). Ad un certo punto la strada attraversa un vero e proprio canyon scavato dal torrente, particolarmente suggestivo. Tutto intorno, boschi verdi e montagne aspre: poi appare, improvvisa, la grande piana di Norcia circondata dalle cime dell’Appennino, ed è ogni volta un’emozione!
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

1 Comment

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    valigiaepasseggino.com Settembre 01, 2014

    Bellissime foto, e questo post mi ha fatto venire l’acquolina in bocca.. complimenti!

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