Vacanze fuori stagione: la costiera amalfitana

Voglio una meta dove trascorrere un week end, dove scaldare il cuore sotto i raggi tiepidi del sole, mentre l’aria nella sera diventa frizzantina e fa desiderare un maglione caldo in cui avvolgersi, non troppo distante in termini di chilometri ma lontanissima dal caos e dai pensieri, capace di di far sorridere e guardare il cielo con gli occhi colmi di stelle. Una meta speciale, che faccia sorridere e respirare la felicità: proprio come la Costiera Amalfitana.

Forse è ancora presto per pensare alle fughe d’autunno, o forse no. Non è così prematuro iniziare ad immaginare dove trascorrere weekend lunghi, quelle pause felici che dal venerdì si allungano fino al lunedì, attimi rigeneranti da collocare nel bel mezzo della routine tornata abitudine dopo la pausa dell’estate. Fine agosto, settembre, ottobre… mesi ideali per scoprire o riscoprire Amalfi, Ravello, Minori, Positano: tutte perle della Costiera Amalfitana, declinate in ordine sparso e incompleto.
Terminata la ressa estiva, i luoghi amati da pittori e poeti tornano padroni di se stessi, dimenticando l’assalto dei turisti e le file interminabili di autobus che congestionano le strade strette a strapiombo mentre il profumo dei limoni riempie di nuovo l’aria e nelle viuzze risuonano i passi che congiungono, in un percorso dolcemente obbligato, un aperitivo sfizioso ad una cena golosa.
Meta ideale per chi abita nel centro e nel sud dell’Italia, raggiungibile agevolmente tramite l’autostrada che porta fino a Salerno: da qui inizia la statale che, in un continuo susseguirsi di curve e strettoie, collega in circa 80 km. –  e ben più di due ore di tempo – Vietri, la porta della Costiera Amalfitana, a Sorrento.
Tra una curva e l’altra, compaiono i paesi che affacciano sul mare: dopo Vietri,  Cetara (famosa per le alici), Erchie, e poi ancora Maiori con le sue scale strette che si inerpicano fino alle pendici delle limonaie e la caratteristica Minori con i resti archeologici della villa romana. Poco più avanti, percorrendo la litoranea, si incontra lo svincolo che porta fino a Ravello che, alta sulla collina, domina il panorama con ville nobili, parchi e giardini sospesi sul mare azzurro, chiese barocche che contendono lo spazio all’architettura contemporanea dell’auditorium opera di Oscar Nyemeier.

Subito dopo il piccolo borgo di Atrani, appena superato il costone della montagna, appare la meravigliosa Amalfi, ricca di arte e di storia. La sosta è quasi obbligata per visitare il bellissimo Duomo – concreta rappresentazione del potere non solo economico dell’Antica Repubblica marinara che nel medioevo in Italia aveva la supremazia del mare e dei commerci – e per una lenta passeggiata sulle stradine interne e sulla via dove le cartiere sfruttavano gli impetuosi corsi d’acqua che dai Monti Lattari scendono al mare e dove è aperto il Museo della Carta.

Amalfi è il regno delle botteghine dove acquistare liquori e specialità al limone: non c’è viaggio in Costiera Amalfitana senza limoncello, mentre gli scialatielli (la tipica pasta “povera”, spesso condita con un ricco sugo di pesce) è l’unione sublime di mare, cielo e terra.
La strada prosegue fino ad incontrare il Fiordo di Furore, Praiano e infine Positano, con le sue case che creano un anfiteatro colorato affacciato sull’azzurro. Sulle le stradine che scendono fino alla spiaggia si aprono piccole boutique specializzate in abbigliamento estivo colorato, poco impegnativo, che fa grande uso di materie naturali come lino, cotone, cuoio: la cosiddetta “moda alla positanese” non va mai fuori moda!

Ancora poche decine di chilometri, di tanto in tanto ravvivati dai colori dei limoni, dei peperoncini e dei pomodori uniti in grappoli che vengono messi in vendita sui chioschi lungo la strada, la vista è magnifica e da Sant’Agata dei due Golfi  e Sorrento, il Vesuvio sullo sfondo è lì, che aspetta.

Si percorre in due ore, la strada, ma ne servono almeno 48 per scoprire la Costiera Amalfitana, soffermarsi con calma ad ammirarne i panorami, assaggiarne le specialità (sapete che qui c’è una ricetta particolare che trasforma le melanzane in dolci ricoperti di cioccolato?), godendone l’aria profumata e lasciando gli occhi, il cuore, la mente, incredibilmente felici.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

<