Vedere le balene a Tadoussac, in Québec

Le balene, in Québec, sono delle vere prime donne! E’ questo quel che abbiamo pensato quando siamo arrivati a Tadoussac, graziosa cittadina sulla sponda nord del fiume San Lorenzo, dove ci aspettava la società AML per il nostro secondo appuntamento con le regine del mare. Si, perché vedere le balene a Tadoussac è più semplice di quanto possa sembrare, soprattutto nel giusto periodo dell’anno.
Se a Riviere du Loup il nostro primo incontro con le balene è stato “soft” – abbiamo visto numerosi beluga bianchi ed una placida balena che costeggiava le rive dell’Isle Vert – a Tadoussac i cetacei hanno dato vita ad uno spettacolo che ci ha fatto restare senza fiato. E ci ha fatto sentire piccoli piccoli davanti all’enormità di questi mammiferi che trovano rifigio e nutrimento proprio in queste acque.
Già il mezzo che abbiamo utilizzato, lo Zodiac – potente e veloce gommone ideale per “inseguire” i cetacei – è adrenalinico, vederle poi a poche decine di metri (ma comunque non troppo vicine, perché è giustamente proibito accostare troppo con gli scafi), è qualcosa di veramente emozionante. Credo che fare un’escursione in Zodiac per chiunque venga per vedere le balene a Tadoussac sia un must, da non mancare assolutamente.
L’organizzazione della società AML, che si trova a Cale Seche, accanto al Centre di Interprétation des mammifères marins, è esemplare e l’escursione può essere prenotata on line, di persona a Tadoussac (ma in luglio e agosto rischiate di trovare tutto pieno!) o tramite le numerose agenzie e rivendite locali, che però non ho idea se applicano un sovrapprezzo.
Il giorno stabilito dovrete presentarvi a Cale Seche almeno mezz’ora prima per firmare la dichiarazione con la liberatoria di responsabilità ed indossare, sopra ai propri vestiti, l’equipaggiamento obbligatorio per chi sale in Zodiac:
  • un paio di pantaloni da barca neri (assomigliano a quelli da sci, sono ben imbottiti e proteggono dal freddo che si sente immancabilmente sul fiume);
  • un giaccone imbottito rosso con un giubbetto salvagente integrato.
E’ bene andare presto soprattutto se si indossano misure extra-large o extra-small: la società AML ha decine e decine di set completi ma qualche volta le taglie meno comuni finiscono prima. A vostra disposizione, per vestirvi e come sala d’attesa, avrete un grande gazebo con panchine.
All’orario stabilito, verrete “presi in carico” da un addetto che vi accompagnerà fino al porticciolo dove il capitano del vostro Zodiac vi farà salire a bordo assegnandovi i posti (sullo Zodiac sarete comodamente suduti su seggiolini) e vi istruirà sui comportamenti di sicurezza da adottare in navigazione.
E fa bene, il capitano, a ricordare ai passeggeri che NON ci si può alzare durante il tragitto, che è obbligatorio stare seduti finché l’imbacazione non si ferma, che non si può stare tutti da un solo lato dello Zodiac. Fa bene a ripeterlo perché quando da lontano apparirà la sagoma immensa della prima balena, sarà normale farsi prendere dall’entusiasmo e cercare la posizione migliore, sia pure quella meno sicura, per cercare di scattare fotografie e fare riprese!
Vestiti, istruiti, emozionati… si parte! Lo Zodiac esce dal porto lentamente, per poi prendere pian piano velocità quando entra nel fiume (che, ve lo ricordo, è gigantesco: davvero a misura di balena!). Il freddo ed il vento inizieranno a farsi sentire e ringrazierete numerose volte la società AML di avervi costretto ad indossare la “divisa” da perfetti whales whatchers!
Durante la navigazione Francis, il nostro capitano, ci fornisce numerose informazioni sulla vita e le abitudini delle balene e sulla biologia marina. Conciso, efficiente, davvero in gamba, come tutti i collaboratori della AML, spesso specialisti o biologi marini!
Nemmeno venti minuti da quando abbiamo lasciato il porto di Tadoussac ed ecco che Francis inizia a rallentare: siamo arrivati nelle zona prediletta dai cetacei, qui il cibo è abbondante ed il fiume profondo.
“Ecco, ecco là, guardate!”, ci indica uno specchio d’acqua dove i nostri sguardi si concentrano ansiosi. Un leggero movimento dell’acqua, solo accennato, ed ecco che improvvisamente compare un dorso scuro. Forse dalla foto non si comprendono le reali dimensioni ma è grande, grandissimo!
Sullo Zodiac  – siamo più di 15 – l’entusiasmo origina una serie di spostamenti non esattamente regolamentari ed il capitano è costretto a richiamarci: ma come si può restare calmi e pacifici davanti ad un tale incontro? Le macchine fotografiche scattano senza sosta, cercando di inseguire con gli obiettivi il veloce mammifero, che si muovono nell’elemento acqueo come se la sua stazza non fosse un limite.
Fa capolino anche un grosso beluga bianco (che, lo ammetto, dopo aver visto queste grandi balene mi sembra quasi un cucciolo) e qualche simpatica foca che incuriosita viene sotto scafo, per controllare da vicino chi è che fa tanta confusione.
Poco dopo, appare un’altra balena, più piccola. E poi un’altra ancora. E’ difficile seguire con lo sguardo tutte le balene e contemporaneamente fare le foto. Francis di tanto in tanto sposta lo Zodiac a bassissima velocità, per andar dietro ai cetacei e permetterci di scattare. Il nostro Zodiac non è l’unico in questo tratto di fiume, accanto a noi ci saranno almeno altri 3 gommoni della AML.
Come dicevo poco avanti, vedere le balene a Tadoussac è piuttosto facile e loro sono talmente abituate ad essere le dive del fiume San Lorenzo che, come si commenterebbe a Roma, “nun ce se filano de pezza”. Però sono delle modelle eccezionali, che di tanto in tanto ci regalano pose degne del National Geographic, tra cui la tanto amata alzata di coda che fa esplodere in gridolini estasiati tutti i passeggeri dello Zodiac, noi compresi.
Credo tuttavia che più delle parole, parlino le foto: le balene nuotano quasi sotto riva (il fiume è davvero profondo), immergendosi ritmicamente ed emergendo per fare scorta d’aria. Tra un passaggio e l’altro, riescono a percorrere anche 200 metri non necessariamente in linea retta ed è quindi complicato seguirle, perchè non si sa mai esattamente dove riemergeranno.
Nonostante la nebbia a banchi che ci segue da Tadoussac – c’è stato un momento in cui era talmente fitta che sembrava di navigare nella panna, senza alcun punto di riferimento visibile – continuiamo il nostro entusiasmante whale watching. Il capitano Francis ha ricevuto via radio la segnalazione che  – poco più avanti  – è stata avvistata una megattera, una delle più grandi balene che è possibile vedere nelle acque del San Lorenzo, e velocemente raggiunge il luogo indicato grazie ai potenti motori dello Zodiac.
Tutto è silenzio.
Lo Zodiac ed i suoi passeggeri galleggiano sulle acque del fiume senza nemmeno un rumore.
Sappiamo che c’è, che è da qualche parte, sotto di noi.
Dobbiamo solo avere la pazienza di aspettare che riemerga per prendere aria, e sarà nostra.
Improvviso un rumore, forte, mai sentito prima.
Ed un getto potente di acqua che sale nel cielo.
Eccola! E’ lei!
Se le balene viste fino ad ora erano grandi, questa è immensa. Non si sa dove inizia, ne’ dove finisce. La forza che emana è potente ma tra le acque si muove delicata.
Ci avviciniamo un pochino con lo Zodiac, sempre rispettando la distanza di sicurezza. Quasi volesse compiacerci, la grande balena ci regala l’immagine della sua coda enorme, che da lontano sembra una farfalla che si posa sulla linea dell’orizzonte.
Nella confusione anzi, nell’eccitazione del momento, abbiamo perso attimi preziosi e ci siamo dimenticati di attivare la cinepresa. Per cui l’unico piccolo, striminzito filmato che abbiamo riportato con noi è questo:
Vedere le balene dal vivo, percorrendo il fiume San Lorenzo alla loro ricerca a bordo di uno Zodiac, è infinitamente emozionante. Un’esperienza unica, così come unico è stato il nostro viaggio alla scoperta del Québec.
 
Qualche informazione utile:
  • i bambini di età inferiore ai sei anni NON possono partecipare alle escursioni in Zodiac (motivi di sicurezza), così come le donne in stato di gravidanza o chi ha seri problemi di salute alla schiena;
  • è bene vestirsi “a cipolla”: in Zodiac fa un freddo incredibile ed è bene portarsi anche un berretto di lana, perchè il vento quando si viaggia è davvero fastidioso;
  • indossate scarpe comode (sneakers, scarponcini o scarpe da trekking, comunque calzature basse e chiuse)
  • le crociere “whale watching” della società AML partono da diversi porti, non solo da Tadoussac.
  • per chi – per un motivo o l’altro – non vuole vivere l’esperienza in Zodiac, la società AML ha anche altri tipi di crociere-escursioni più tranquille, adatte a tutte le età.
 
(tutte le foto ed il video sono di Claudia Boccini & Francesco Iaccio)
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

5 Comments

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    vincenzo Marzo 09, 2019

    Splendido il tuo racconto sulle balene. Andrò in Quebec la seconda metà di luglio. Tu quando sei stata? E’ un buon periodo luglio per gli avvistamenti?Troverò pioggie fastidiose ?? Grazie

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      Claudia Boccini Marzo 09, 2019

      Ciao Enzo, grazie per essere passato a lasciare un commento 🙂
      Noi siamo stati in Québec da fine luglio a metà agosto ma già luglio è un ottimo mese per vedere i cetacei. Per il meteo: luglio dovrebbe essere meglio di agosto, ma tieni presente che è sempre freschino, soprattutto la sera, e che la pioggia è un po’ un’incognita. Noi per nostra fortuna durante il viaggio l’abbiamo trovata solo un giorno (mentre eravamo ad Ottawa), ed era ‘pioggia vera’!

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    Tiziana Toldo Agosto 28, 2014

    Bellissimo racconto e foto meravigliose!!!! Quella della coda poi…. A noi le balene mancano, quando siamo stati a Tadoussac era troppo freddo e quando abbiamo fatto l’uscita a Victoria non si sono fatte vedere ;-( fai venire voglia di ritornarci solo per fare l’uscita con lo Zodiac!

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    Lallabel Agosto 28, 2014

    Oh Claudia… se ti dico che ho gli occhi lucidi e il magone mi credi? Bello, emozionante e poi, come sempre, i tuoi post sono ricchissimi di consigli ed informazioni utili.
    Il mio livello di voglia di partire è salito alle stelle… le foto comunque sono stupende!

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    Claudia Agosto 28, 2014

    affascinante come sempre il tuo racconto e molto emozionanti le foto che hai pubblicato! grazie 🙂

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