Cosa vedere in Québec: lo Zoo Sauvage de St-Félicien

Raccontare l’esperienza vissuta allo Zoo Sauvage di Saint-Félicien, una delle mete più interessanti del nostro itinerario in Québec, significa recuperare le emozioni profonde e la gioia provata nello scoprire un ambiente – seppur artificiale e protetto – in cui poter vedere da “vicino vicino” gli animali tipici del Canada e del Nord America. A Saint-Felicien ci si arriva infatti per soddisfare la voglia di saperne di più sugli animali dell’emisfero boreale (orsi, caribù, bisonti, cervi, ma non solo) e di osservarli a pochi metri di distanza, generalmente liberi di scorrazzare per il grande spazio a loro riservato, talmente grande che riescono, sia pure in cattività, a mantenere le abitudini e gli istinti che avrebbero in natura.
in senso orario: coyote, muflone di Dall, castoro canadese, moffetta, anatra colvert (femmina)
Allo Zoo Sauvage di Saint-Felicien – meta indicatissima per le famiglie con bambini ma anche per gli adulti curiosi di entrare in contatto con il patrimonio faunistico canadese – sono ospitati 75 specie e più di 1000 animali in 485 ettari di territorio, tant’è che e’ considerato uno degli zoo più interessanti del Nord America. Qui l’anatra canadese, il bisonte americano ed il bisonte muschiato, il caribù dei boschi, le puzzole, i buffi cani della prateria (il “Beppe!” di Lupo Alberto, avete presente?), i lupi grigi, gli orsi, l’alce americano e i grandi cervi wapiti sono le star amatissime.
La struttura è aperta sia in estate che in inverno, ed è suddivisa in due sezioni, lo zoo pedonale e il parco dei sentieri della natura. In estate ci lavorano molti i ragazzi, la gran parte in “summer job”, il lavoro estivo temporaneo che viene svolto alla fine dell’anno scolastico. 
A sinistra: orso bruno. A destra: grizzly
Nello “zoo pedonale” il parco si visita seguendo percorsi sopraelevati che attraversano diversi settori, riconducibili a zone climatiche, geografiche o ambientali: animali dell’Artico, dell’Asia, della foresta mista, della Mongolia, della montagna più un settore dedicato agli animali della fattoria. E’ incredibile quanti bimbi di città non hanno mai visto conigli, galline, maiali dal vivo!
il ponte di tronchi sul fiume
Nello Zoo si pratica la coabitazione tra animali di specie diverse in ambienti aperti e senza gabbie, come avviene realmente in natura. Uniche eccezioni, le zone dedicate ai predatori (orsi bianchi, grizzly, lupi) che, considerata la loro indole non proprio pacifica, sono ben separati dai visitatori e dagli altri animali. 
quasi inutile precisarlo… orso bianco!
I visitatori possono osservare gli animali ospitati nello Zoo nei diversi momenti della giornata ma sicuramente il momento più atteso e’ quello dei pasti, i cui orari sono indicati nella mappa che vi viene data all’ingresso, – indispensabile per orientarvi ed ottimizzare i tempi di visita – e nei cartelli con tutte le informazioni essenziali che si trovano lungo i percorsi.
 
Tra voliere, capanne dei castori, laghetti dove nuotano le anatre, tra buffe otarie e puma sinuosi, tra coyote inquietanti e lupi dallo sguardo profondo, il tempo passerà fin troppo veloce! 
Il self service: qui abbiamo assaggiato la Tourtiere, piatto tipico della zona (uno spezzatino molto speziato con patate)
Mille attenzioni e tante facilitazioni lo Zoo Sauvage de St-Félicien le dedica alle famiglie con bambini, che possono trovare a loro disposizione, oltre a diversi punti ristoro ed al ristorante, seggioloni, passeggini, aree pic nic con tavolini, forni a micoonde per scaldare pappe e biberon, toilette adatte ai bimbi e la comoda possibilità di lasciare in deposito i passeggini mentre si effettua l’escursione nel settore dei sentieri natura.
l’ingresso al Parco dei sentieri della natura e… la mascotte dello Zoo Sauvage!
Una volta terminata la visita allo “zoo pedestre” – molto interessante ed educativo anche se abbastanza simile agli zoo evoluti che si trovano nel mondo – preparatevi infatti a restare senza parole ed a bocca aperta una volta che avrete varcato il cancello di sicurezza che immette nel parco dei sentieri della natura.
 
Cervi (della Virginia, Moulet, ecc.)
Il Paradiso terrestre doveva sicuramente assomigliare a questo settore del parco: vedrete caribù che passeggiano indisturbati lungo i sentieri e orsi bruni di tutte le dimensioni ed età che si aggirano nel bosco non distanti da cervi e bufali, mentre le anatre nuotano nei laghi e grizzly enormi guardano minacciosi gli umani che invadono il territorio. Troverete poi la ricostruzione delle abitazioni dei trappeur e dei primi coloni, capanne di legno dove i boscaioli trovavano riparo e tende nello stile dei nativi americani.
Anche qui quasi inutile la didaascalia… orso bruno
Il Parco dei sentieri della natura è aperto in tutte le stagioni: se in estate dominano il verde delle foreste e l’azzurro del cielo, in inverno e’ il bianco della neve. Grandi spazi, paesaggi naturali dove gli animali sono lasciati in semi libertà: possono scontrarsi o persino azzannarsi… la nostra guida, al mio stupore di vedere orsi bruni che trotterellavano liberi nel mezzo di una mandria di cervi, mi ha spiegato che l’orso bruno è una specie “onnivora, opportunista e fondamentalmente vegetariana”, ovvero si ciba degli alimenti che trova più facilmente e poiché il Parco dei sentieri di St-Félicien è molto ricco di frutta, bacche, vegetali ed erbe, oltre a insetti, uova e larve, gli altri animali sono (abbastanza…) tranquilli!
le case, le capanne e le strutture del villaggio dei pionieri e della fattoria
La visita avviene con un trenino munito di grate, studiato per consentire, in tutta sicurezza, di incontrare gli animali selvaggi nel loro ambiente e favorire l’interazione dell’ animale-uomo con le specie animali dell’America del nord. Piccolo consiglio: soprattutto se la stagione non è troppo calda, ricordate di portare con voi un giacca a vento o una felpa, perché l’escursione è lunghetta e potrebbe far freddo.
Wapiti
bisonti
Oltre al trenino, le visite  avvengono in pick-up con guida privata: anche noi abbiamo avuto questa opportunità, e siamo stati accompagnati nell’esplorazione da una guida brava e davvero paziente che ci ha spiegato la mission dello Zoo e illustrato le caratteristiche e le abitudini dei singoli animali
caribù
Allo Zoo Sauvage de St-Felicien, soprattutto in estate, vengono organizzate attività dedicate alle famiglie, visite guidate, serate di scoperta dello zoo sotto le stelle, safari fotografici e feste in occasione delle principali ricorrenze. Calcolate che per visitarlo tutto, con calma, ci vuole almeno una giornata: l’esperienza è talmente valida che le ore passeranno fin troppo velocemente!
il campo tendato, il lago, le oche e… i cani della prateria!
Dedicata invece a chi vuol vivere un’esperienza unica e indimenticabile, che va oltre l’ immaginazione più fervida, è la proposta Aventure au pays des caribous. Da giugno fino a metà ottobre si possono vivere oltre 24 ore (dalle 10.30 del mattino fino alle 13.00 del giorno successivo) di continue, assolute emozioni a fianco di un branco di caribù per osservarne il loro comportamento.
Avventura nel Paese dei Caribù: il campo, le strutture, i compagni di avventura…
In piccoli gruppi (al massimo 12 persone, età minima 6 anni) ed accompagnati da guide esperte, l’esperienza prende avvio con la visione di un film multisensoriale, per poi proseguire con una visita privata “dietro le quinte” dello Zoo e un’escursione in pick-up lungo i percorsi naturalistici del parco. Non mancano percorsi trekking accompagnati nel bosco ed escursioni in canoa sul lago, intervallati da snack corroboranti per riprendere le energie.
dettagli delle tende utilizzate
qui i veri padroni sono loro…
Durante l'”esperienza-caribù” pranzerete alla fattoria dei coloni per assaggiare le stesse pietanze che mangiavano i pionieri, mentre la cena sarà cucinata sul fuoco del bivacco, dove tutti assieme ascolterete le leggende e le storie della foresta mentre la notte avvolge di buio le tende ed i caribù passeggiano indisturbati per l’accampamento.
ci si sveglia e chi si incontra? Un caribù!
Per il riposo notturno avrete a disposizione tende spartane ma comode, dove il giaciglio è fatto di rametti di abete odorosi di resina (avrete a disposizione anche sacco a pelo, cuscino, e asciugamani) mentre in sottofondo i rumori del bosco e dei caribù vi faranno da ninna-nanna!
L’acqua al campo dei caribù si ottiene così, con la pompa
Il mattino successivo, dopo esservi lavati con l’acqua che sgorga tramite una pompa molto “vintage” e fatta la colazione al campo, imparerete elementi di botanica, telemetria ed osservazione della natura per poi concludere con il pranzo presso il ristorante dello Zoo.
i caribù e la foresta
Tutto è organizzato affinché l’esperienza sia coinvolgente e sicura e, sebbene il costo non sia economico – 305 dollari canadesi a persona, ovvero circa 215 euro – questa è un’esperienza assolutamente da non perdere  se la vostra meta è il Quebéc e visitate la regione di Saguenay-Lac St-Jean (meglio prenotare con largo anticipo, soprattutto in luglio ed agosto!).
Sul sito dello Zoo Sauvage de St-Felicien trovate orari e costi di ingresso (il biglietto-base parte da 42 dollari canadesi, circa 30 euro, ma sono previste riduzioni e tariffe speciali).
Lo Zoo Sauvage de St. Felicien si trova nella regione del Saguenay-Lac St-Jean, 2230, boulevard du Jardin, C.P. 90
Saint-Félicien (Québec).
 
Ringrazio la Direzione dello Zoo Sauvage de St-Felicien per la calorosa accoglienza, la collaborazione prestata e per averci permesso di scoprire un luogo meraviglioso dove, per una volta, gli animali sono liberi e gli uomini in gabbia.
 
(le foto del post sono tutte di Francesco Iaccio e Claudia Boccini)
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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