Torino e le Luci d’Artista

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 Nello spazio di pochi giorni Torino ha concentrato un numero incredibile di eventi legati all’arte contemporanea: gallerie d’arte, Musei, Fondazioni e associazioni hanno ospitato artisti e retrospettive; l’exhibition-making Shit & Die curata da Maurizio Cattelan nell’ambito del progetto espositivo One Torino, ha richiamato migliaia di visitatori che, imperturbabili, si sono rassegnati a ore di fila prima di poter entrare in Palazzo Cavour così come interessanti sono stati progetto espositivo internazionale dedicato all’arte contemporanea emergente The Other Fair all’ex carcere Le Nuove e Paratissima, la rassegna off di arte, design, fashion, fotografia e di tutti i nuovi stili dell’arte. Non ultime, le Luci d’Artista che, fino all’11 gennaio 2015, si snodano lungo le vie del centro illuminandolo con sagome stilizzate dove il neon ha il compito di dare spessore alle immagini oniriche.

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Difficile riuscire a seguire tutto in tre giorni, a meno di non correre freneticamente da una parte all’altra della città! Per fortuna il nostro hotel, il Best Western Piemontese, era in una posizione strategica: non troppo distante dalla stazione di Porta Nuova nel risorto quartiere di San Salvario (ora trasformatosi in punto di ritrovo della movida), dalla elegante Via Lagrange – dove è bello fermarsi per una sosta nelle sue pasticcerie golosissime e rilassarsi ammirando negozi raffinati – e a distanza di breve passeggiata dai mezzi pubblici, metro inclusa. Comunque, almeno una scarpinata in notturna ce la siamo evitata: con il bus rosso City Sightseeing abbiamo seguito un percorso speciale per ammirare on the road quasi tutte le installazioni di Luci d’Artista, seguendo un’itinerario che riesce a racchiudere, in poco più di un’ora, l’intero compendio dell’arte concettuale luminosa open space.

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 Si sale sull’upper deck del  bus a Piazza Castello e si parte per un viaggio meraviglioso nell’arte contemporanea attraverso le strade più affascinanti di Torino e scoprendo, installazione dopo installazione, i significati più profondi delle diverse opere. Il bus rosso continua il suo itinerario lungo via Po fino a raggiungere l’immensa piazza Vittorio Veneto, attraversa il fiume proprio davanti alla Chiesa della Gran Madre di Dio e si inerpica fino al Convento dei Cappuccini, da cui il colpo d’occhio su Torino, brillante come non mai in una notte insolitamente nitida, è fantastico.

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L’impatto visivo di Luci d’Artista è intrigante e l’insieme delle opere crea un susseguirsi di sensazioni: l’illuminazione pubblica e stradale a Torino non manca (vedendola dall’aereo, dall’alto, la sensazione è di volare su un tappeto luminoso) e gli sprazzi di luce fluorescente, i colori acidi e talvolta stridenti, la trasformano in un luna park felliniano dove i sogni diventano sostanza, le ombre assumono i colori freddi dei neon e quelle che da lontano potrebbero apparire come “luminarie” di feste cittadine, ribadiscono la loro essenza di opere d’arte.

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La manifestazione di arte contemporanea en plein air è forse l’evento più atteso, quello più facilmente fruibile dal grande pubblico: giunto alla 17^ edizione, rafforzato dagli scambi di opere con l’analoga manifestazione che si svolge quasi in contemporanea a Salerno, anno dopo anno si arricchisce di nuove installazioni, che vanno ad arricchire la collezione permanente collocata ogni anno in spazi differenti della città. Queste le Luci d’Artista più interessanti:

  1. Vele di Nataledi Vasco Are in via San Francesco da Assisi (da via Garibaldi a via Pietro Micca);
  2. Palle di nevedi Enrica Borghi in via Po;
  3. Volo su…di Francesco Casorati in via Pietro Micca e via Cernaia;
  4. Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le animeNicola De Maria in piazza Carignano;
  5. Doppio Sognodi Chiara Dynys in piazzetta Mollino;
  6. L’energia che unisce si espande nel bludi Marco Gastini in galleria Umberto I (Porta Palazzo);
  7. Planetariodi Carlo Giammello in via Roma;
  8. Piccoli Spiriti Bludi Rebecca Horn in Monte dei Cappuccini;
  9. Cultura=Capitaledi Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto 3;
  10. Neongraphydi Qingyun Ma in via Modane 16 (facciata Fondazione Sandretto Re Rebaudengo);
  11. Luì e l’arte di andare nel boscodi Luigi Mainolfi in via Carlo Alberto;
  12. Il volo dei numeri di Mario Merz sulla Mole Antonelliana;
  13. Vento solaredi Luigi Nervo in corso Vittorio Emanuele (facciata Porta Nuova);
  14. Palomardi Giulio Paolini in via Garibaldi;
  15. Amare le differenzedi Michelangelo Pistoletto a Porta Palazzo (tettoia dell’orologio);
  16. My Noondi Tobias Rehberger in piazza Palazzo di Città;
  17. Ice Cream Light di Vanessa Safavi in piazza Statuto (sotto i portici);
  18. Noidi Luigi Stoisa in via Lagrange;
  19. Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio al laghetto Italia ’61.

 Fino al 4 gennaio il City Sightseeing si trasforma in ‘Lights on the Bus! e segue l’itinerario speciale per Luci d’Artista ogni sabato e domenica alle 17.30, ed ha un costo di € 10,00 a persona.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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