Cosa vedere a Bruxelles in Avvento

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Va bene, Bruxelles non è una destinazione turistica usuale di questo periodo. Lo è per chi lavora, per chi ha contatti con gli uffici dell’Unione Europea, per chi deve intrattenere rapporti con le banche e gli organismi economici e militari. Bruxelles uguale Commissione Europea, Nato, politica, economia, denaro e strategie finanziarie. Sento parlare di Bruxelles da più di 20 anni, praticamente da quando ho iniziato a lavorare. La conosco bene attraverso i racconti di chi ci è stato: so esattamente dove si trovano le stazioni, gli aeroporti, conosco i nomi dei ristoranti più prestigiosi e degli hotel stellati pronti ad accogliere il politico di turno nelle sue trasferte.

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Ma so che Bruxelles è molto altro, è fatta di musei curiosi, di locali dove rilassarsi bevendo un’ottima birra, di negozi che vendono cioccolata ed alle cui lusinghe è difficile resistere, di designer emergenti e chef innovativi. E poi so bene che Bruxelles non è il Belgio. Che sarebbe come dire che New York è l’America. Bruxelles è una città la cui quotidianita’ è viziata dalla presenza, talvolta ingombrante, delle istituzioni dell’Europa Unita, dalle migliaia di funzionari che arrivano da ogni parte d’Europa, formichine che si affannano dentro un’entità separata dalla vita cittadina, che vive di vita propria e non è permeabile agli umori esterni.

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La Bruxelles che conosco è fatta di giornate grigie dentro palazzi, soste rapide per un light lunch e di ritorni solitari negli hotel, succedanei di case lontane. Una città dove il giorno si confonde con la notte e gli idiomi si mescolano come nella Torre di Babele. Bisogna andare oltre, per conoscere Bruxelles. Entrare nel MOOF, il Museum of Original Figurines, dove gli eroi dei fumetti sono l’attrazione che richiama grandi e piccoli e non mancano le raccolte di statuine dei Puffi e di TinTin. Oppure trascorrere qualche ora nel Musée Fin-de-Siècle, aperto nel 2013, dove sono conservate le collezioni di Art Nouveau di cui Victor Horta è uno dei massimi esponenti belgi.

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Il fascino di Bruxelles si nasconde dietro le finestre degli edifici che affacciano sulla Grand Place, nei parchi, nelle strade acciottolate. In questo periodo, in cui si è in attesa dell’Avvento, Bruxelles si veste di colori e di luci, di profumi e di spezie che trovano l’apoteosi nei mercatini di Natale e con Plaisir d’Hiver, la manifestazione che dal 28 novembre fino al 4 gennaio illumina la città con eventi, parate, concerti e tante, tante bellissime luci!  Parlare di Bruxelles è parlare due lingue, vallone (francese) e fiammingo (olandese). Le due realtà, che separano nettamente il Belgio in due diversi stili di vita, a Bruxelles convivono ed, anzi, si riesce a godere del meglio di entrambe.

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Come andremo a Bruxelles: con la compagnia aerea spagnola Vueling.

Dove dormiremoBloom!, hotel di design accanto al Giardino Botanico.

Cosa visiteremo: il quartiere europeo (lo devo assolutamente vedere!), il museo deI mastri birrai, il museo del costume e del pizzo di Fiandra, il Museo Magritte ed ovviamente il MOOF!

Cosa mangeremo: sicuremente cozze e patatine  e qualche dolce a base di birra. Bruxelles non è economica (anche qui, il tenore di vita è falsato dagli stipendi degli “europei“) ma forse una cena come si deve ce la possiamo permettere!

Dove ci sposteremo: per questa volta, destinazione Fiandre. Bruges e Gent sicuramente, forse ci scappa anche un giro ad Anversa

Cosa acquisteremo: ho deciso: quest’anno a Natale cioccolatini belgi per tutti!

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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