A Greccio, dove è nato il presepe

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Sapete tutti che il presepe è nato a Greccio? No? Allora vi racconto in poche righe la storia: attorno a Rieti vi sono quattro santuari, edificati da San Francesco d’Assisi, che spesso si trovava a percorrere insieme ai suoi compagni questa ampia valle, in seguito per ciò denominata Valle Santa di Rieti. Il Santuario della Foresta, il Convento di Poggio Bustone, l’Eremo di Fonte Colombo ed infine il Santuario di Greccio, abbarbicato sulle pendici del Monte Lacerone.

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 Nella notte di Natale del 1223 il Poverello, da poco tornato dal suo viaggio in Palestina in cui aveva rivissuto le suggestioni della Natività, diede vita alla rievocazione della nascita del Cristo coinvolgendo nella rappresentazione i contadini, i pastori e gli abitanti di Greccio. Da allora è uso, in tutto il mondo cristiano, rinnovare nella case e nelle chiese questo semplice eppur intenso gesto di fede.

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L’eremo del presepe è a circa 2 km. dal paesino di Greccio, un borgo piccolo piccolo da cui si ha una vista meravigliosa sulla Valle Santa e sul Monte Terminillo, circondato da fitti boschi percorsi da sentieri segnalati che permettono di fare belle escursioni e caratterizzato dai resti di quello che era il Castello medievale fortificato (sono ancora visibili tre delle sei torri che ne facevano parte) e dalla Chiesa Parriocchiale di San Michele Arcangelo. Degna di nota anche la Chiesa della Madonna del Giglio (dall’immagine ssacra custodita al suo interno), che si trova nella piazza principale. Entrambe risalgono al XIV° secolo, sebbene abbiano subito rimaneggiamenti nel corso dei secoli.

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Nel periodo di Natale, Greccio diventa la patria del Presepe con la rappresentazione del Presepe Vivente in sei quadri teatrali: si assiste alla rappresentazione scenica comodamente seduti sulle tribune, capaci di ospitare ben 2.000 persone  (la struttura è appena sotto il Santuario). L’ultima rappresentazione per il 2015 è prevista alle ore 17.45 del 6 gennaio. Sempre nello stesso periodo, viene aperto al pubblico il Museo Internazionale del Presepe, con numerose opere presepistiche provenienti da tutto il mondo e viene inoltre allestito un piccolo mercatino di natale e dell’epifania  nella piazza princiale (a dir la verità, le casette di legno tipo chalet sudtirolesi a Greccio stonano un pochino) e nel centro storico di Greccio è possibile seguire il “sentiero degli Artisti”,  ammmirando i 24 murales dipinti sui muri delle case.

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Greccio è una delle tappe del Cammino di San Francesco, l’itinerario in terra reatina che ripercorre i luoghi della presenza francescana. Ed in alcuni tratti di strada, in alcuni scorci di pasesaggio, in certi angoli nascosti è ancora tangibile la presenza del Poverello, e del suo messaggio di pace e carità che va oltre qualsiasi credo religioso.

Come arrivare a Greccio:

da Roma si segue la Via Salaria fino a Rieti, poi si seguono i cartelli stradali:

da Terni si raggiunge percorrendo il raccordo Rieti-Terni

se si arriva da nord conviene uscire dall’autostrada ad Orte e quindi proseguire per Terni

 

 

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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