Da Londra ad Oxford. Con il bus!
Ci siamo: finalmente avete strappato al boss il fine settimana lungo che bramavate da mesi per andare a Londra (alternativa: finalmente avete messo da parte il budget sufficiente per regalarvi un fine settimana lungo a Londra) e siete atterrati in uno degli aeroporti della capitale britannica. Il tempo di mollare le valigie in albertgo/ostello e siete già impegnati in una maratona senza respiro che principia la mattina all’alba e termina la sera ben oltre la chiusura dei pub e dove le tappe si chiamano musei, gallerie d’arte, parchi verdissimi, vie commerciali, palazzi storici e sale da tè dove il rito dell’Afternoon Tea è celebrato con la medesima liturgia riservata alle nozze di casa Windsor (ne ho parlato nel mio post su Trippando). Se arrivati al terzo giorno di questa perversa routine siete abbastanza stravolti dalla stanchezza e cominciate a chiedervi se l’Eros di Piccadilly non sia in realtà una fatina Winx e il Big Ben non sia gemello del Campanile di San Marco a Venezia, forse è ora di prendervi una pausa per cambiare aria ed atmosfere e… partire per Oxford!
Da Londra ad Oxford sono 56 miglia (all’incirca 90 chilometri) e nello spazio di un’ora e mezza di bus cambia completamente l’atmosfera: dai palazzi e dai grattacieli di Londra si arriva, attraversando bucolici paesaggi campestri, in una cittadina graziosa, dove sulle vie si affacciano abitazioni vittoriane dai mattoni scuri, complessi scolastici imponenti, chiese dalle architetture austere.
Oxford è decisamente una città giovane, nonostante la sua fondazione risalga ai Sassoni (VIII secolo) e non potrebbe essere altrimenti perché nel suo territorio si collocano ben 42 istituzioni di livello universitario, tra College e Politecnico.
Collocato quasi a ridosso del centro di Oxford e meta turistica per eccellenza, il più famoso e maestoso di tutti è il Christ Church College. Una città dentro la città, a dirla tutta: nel College ci sono musei, biblioteche, terreni adibiti a pascolo che costeggiano i torrenti Cherwell e Isis – i cosiddetti Meadows, con ameni paesaggi e sentieri aperti al pubblico fino al tramonto – ed i suoi interni sono spesso usati come set per film d’epoca( la sua Hall ha ispirato il refettorio di Hogwarts, la scuola di Harry Potter ) ed anche la Cattedrale anglicana di Oxford.
E’ possibile visitare il Christ Church College: spesso sono in programma anche visite “teatralizzate”, con itinerari speciali o anche Afternoon Tea alla maniera di Alice nel Paese delle Meraviglie, il romanzo scritto da Lewis Carrol (che altro non è che lo pseudonimo di Charles Dodgson, prima studente e poi professore di matematica proprio al Christ Church College). Tuttavia gli orari variano in funzione delle celebrazioni, degli impegni accademici, delle pause per i pasti e delle festività. La cosa migliore è quindi verificare direttamente gli orari di apertura sul sito del Christ Church College, in base alla data in cui sarete ad Oxford. Importante: fino alla fine di giugno il “refettorio di Harry Potter” sarà chiuso per lavori di ristrutturazione.
E non è così difficile, passeggiando per le vie di Oxford, incontrare studenti e professori con le caratteristiche toghe caratterizzate dai colori dei diversi College. Qui lo studio è preso molto sul serio: l’Università è molto elitaria e se prima era il censo a decidere, ora sono – per la gran parte – i titoli accademici, i curricula e le capacità degli aspiranti allievi di Oxford. Insomma: la selezione è bella tosta e poter dire “ho studiato ad Oxford” non è per tutti.
Ad Oxford si ha la sensazione di trovarsi lontani mille chilometri da Londra: a differenza della Capitale inglese e grazie alla presenza di tanti giovani , Oxford è una città vivace con molte opportunità culturali – qui hanno sede alcune delle più note case editrici inglesi – e ci sono pub e ristoranti con prezzi abbordabili rispetto a Londra. A suo favore, anche le dimensioni ridotte e piuttosto raccolte del suo centro, che si visita in poche ore a meno che – come noi – non vi facciate prendere dall’entusiasmo e dallo shopping compulsivo!
Nella città universitaria ci sono, oltre alle catene commerciali (M&S, Paperchase tra tutti) numerosi negozi sfiziosissimi, dalle vetrine colorate e ben allestite: è molto difficile non entrare anche solo per dare un’occhiata per ispirarsi. Non è poi difficile imbattersi in rivendite o mercatini dell’usato, dove si possono fare piccoli affari (come la bella tazza della Royal Albert che ho acquistato ad… 1 pound!).
Non mancano le rivendite di felpe, cappellini, gadget con il logo dell’Università di Oxford, non così turistiche come potrebbe apparire al primo sguardo: al The Varsity Shop di Broad Street, ad esempio, viene venduto abbigliamento “ed accessori usuamente utilizzati dagli studenti (e qui, finalmente, anche Francesco si è dedicato allo shopping!).
Da visitare assolutamente intorno all’ora di pranzo è il mercato coperto vittoriano di Turl Street: in un intrico di corsie e di negozi di merce varia (dalla frutta e verdura ai bijoux passando per macellai e pescherie e finendo con pasticcerie eleganti e rivendite di alimenti etnici o organici) qui potete trovare dove mangiare bene e spendere poco. Nel nostro caso siamo approdati, dopo lunghe indecisioni, da Sasi Thai, un micro ristorante specializzato in alimenti e piatti thailandesi: due piatti unici alquanto piccanti e molto “robusti” + due bevande alla frutta ci sono costati… 8 sterline!
Informazioni utili:
Per arrivare ad Oxford da Londra, è conveniente (in termini di costi e di tempi) utilizzare gli autobus che partono da Victoria Station (fermano anche a Marble Arch, da dove noi siamo partiti). Ci sono più compagnie, noi abbiamo utilizzato i bus confortevoli della linea X90 della Oxford Bus Company (sedili larghi e wi fi gratuito a bordo, costi a partire da 11£; sono previste riduzioni e se si fa il biglietto di andata/ritorno si riesce a risparmiare un bel po’).
La città universitaria si può visitare tranquillamente con una giornata. Se volete scoprirla con una visita guidata, l’Ufficio del turismo ne organizza quotidianamente, al costo di 9£ (prenotazione ed acquisto dei biglietti, qui). Inoltre, per programmare il vostro itinerario oxfordiano, molto utili le mappe scaricabili dell’Ente del turismo.
Se potete, evitate di andare ad Oxford di sabato: è la giornata di maggiore afflusso turistico (e indovina, noi quando ci siamo stati? ).
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