L’Anello dei Faitoren: tra narrazione e fantasy

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Per rilassarmi dopo una giornata di lavoro non c’è nulla di meglio che trascorrere un po’ di tempo in compagnia di un buon libro. Ma io sono esigente, in fatto di letteratura e di trame: non mi accontento di un volume qualsiasi e soprattutto non voglio una storia qualunque. Non è facile trovare romanzi così e talvolta mi capita di arrivare, svogliatamente, a metà del volume per poi chiuderlo definitivamente e… ricominciarne subito un’altro! Il mio “libro perfetto” deve essere avvincente, avere un inizio che catturi l’attenzione fin dalle prime frasi e seguire una narrazione intensa, di quelle che non fanno vedere l’ora di arrivare all’ultima pagina per scoprire come va a finire la storia. Non ho un genere preferito: da lettrice compulsiva passo agevolmente dai thriller ai romanzi storici, dalla narrativa poliziesca a quella rosa, senza dimenticare fantasy e novelle. Lo ammetto: sono una dei milioni di lettori che hanno letto con passione la saga di Harry Potter e ancora adesso vado matta per le favole! Con queste premesse, non poteva non incuriosirmi il romanzo di Emily Croy Barker “L’anello dei  Faitoren“.

Pubblicato dall’editore Giunti- è stato presentato al pubblico l’11 febbraio 2015 e, alla data in cui scrivo, probabilmente in molte librerie sarà stato distribuito da poco tant’è che io l’ho acquistato on line – “L’Anello dei Fatoren” è una storia che contiene altre storie, una dentro l’altra, che si muovono su piani, mondi ed epoche diverse e parallele. Un libro che cattura l’attenzione fin dalle prime pagine: chi è Nora? Chi sarà davvero questa giovane donna banale, che non può contare su un’intelligenza brillante o  una bellezza mozzafiato, che ha tanti sogni ma poco carattere per realizzarli, incapace di dare una svolta alla sua vita monotona? E chi sono, soprattutto, i Faitoren?

Dietro l’angolo, il colpo di scena: da romanzo di narrazione  “L’anello dei Faitoren” si trasforma in racconto fantasy. Ed è qui che i piani della storia si mescolano: la protagonista si trova improvvisamente a doversi confrontare con una realtà diversa a quella cui è abituata e sono molti i personaggi che diventeranno familiari mentre si scorrono le pagine: il mago Aruendiel, la regina Ilissa, il principe Raclin… non sempre ciò che è brillante e che rifulge d’oro è quel che appare e dietro alla luce si nascondono le peggiori nefandezze, un mondo dove regnano i  sotterfugi e l’orrore. Anche Nora dovrà mettersi in gioco, apprendere le arti magiche in un percorso di crescita che le permetterà di perseguire il bene mentre attorno a lei ombre oscure si allargano. Nora si trasformerà e nella sua metamorfosi diverrà una donna determinata e consapevole delle sue capacità. In più – e poteva essere altrimenti? – nel regno dei Faitoren troverà anche l’amore… ma non vi dico di più per non togliervi la sorpresa!

Un romanzo fantasy che lascia spazio all’introiezione psicologica, all’immaginazione e all’immedesimazione, che convince anche il lettore più difficile (io!) tramite la costruzione di storie concatenate in cui la protagonista grazie ad arti magiche (ma lo sono davvero? O sono solo capacità nascoste che finalmente vedono luce?) apprenderà ad affermarsi e a trovare un proprio ruolo: la vita scorre, qualche volta sorprende ed altre ci mette di fronte a scelte difficili e impegnative. Per fortuna, talvolta fa anche inattese (piacevoli) sorprese.

L’Anello dei Fatoren è un romanzo fantasy-rosa, adatto ad un pubblico di adulti e ragazzi e che individua nelle donne le lettrici privilegiate.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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