Chiusure di Monte Oliveto (Siena): agriturismo Le Piazze

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A circa un chilometro dalla magnifica Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, in provincia di Siena, ben arroccato tanto da dominare tutte le valli aspre e struggenti che caratterizzano la zona delle Crete senesi, il piccolo, microscopico paesino di Chiusure è quasi invisibile sulle carte geografiche. Duecento abitanti, un paio di bar che fanno anche da rivendita di tabacchi e giornali, un negozio di alimentari e poco più. Non ci sono scuole, farmacia, supermercati. C’è solo, ancor più arroccata e circondata da una fila di cipressi, una residenza per anziani.

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Non pensate però a Chiusure come ad un agglomerato di case in cotto rosso isolato e lontano da ogni centro abitato: a breve distanza si arriva a Buonconvento e ad Asciano e  nel giro di poche decine di chilometri si arriva a Siena, alle Terme di Rapolano, a Montalcino mentre, allungando un po’, anche ad Arezzo e Firenze.

Una volta proprietà della potente Abbazia benedettina olivetana fondata nel 1313 da Bernardo Tolomei, il micro-paese è oggi il luogo ideale per il relax, inserito in uno dei panorami più belli della Toscana (si può dire: da cartolina?) , dove la tranquillità è garantita.

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Ed è proprio in quello che era un antico podere dell’Abbazia che è stato aperto da non troppo tempo l’Agriturismo Le Piazze, una piccola struttura turistico-alberghiera a gestione familiare con 6 camere arredate in stile classico toscano, sobrie e funzionali, con bei pavimenti in cotto, soffitti con travi a vista e complementi tessili della tradizione (non le abbiamo utilizzate ma solo viste). Ci sono strutture che ti fanno simpatia al primo sguardo: e l’agriturismo Le Piazze è uno di questi. Niente fronzoli ma una buona sostanza, fatta di disponibile accoglienza e sorrisi amichevoli, quelli che scaldano il cuore anche se fuori fa un freddo becco e tira talmente tanto vento che ti aspetti che perfino il cielo da un momento all’altro si strappi a brandelli.

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Noi abbiamo scoperto l’agriturismo Le Piazze del tutto per caso quando, la domenica di Pasqua, eravamo alla ricerca di un ristorante dove fermarci per pranzo dopo aver assistito all’Abbazia di Monte Oliveto alla tradizionale messa cantata in gregoriano (a proposito: se avete in programma un viaggio a Siena e dintorni, ricordatevi di inserire questo gioiello medievale nel vostro itinerario e fate anche incetta dei liquori prodotti dai frati!). Entrati senza aver prenotato, ci hanno immediatamente accolti come amici, apparecchiando al momento un tavolo e scusandosi (!) se per la giornata di festa il menù era fisso.

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E se pensate che pranzare all’agriturismo Le Piazze sia un’affare da poco, ricredetevi! Abbiamo cominciato con un classico antipasto toscano di affettati “ruspanti” e saporiti – eccellente tutto ma il prosciutto sarebbe stato da bis e tris – accompagnato da un piatto di crostini misti al tartufo, ai funghi, ai fegatini e al pomodoro. Quest’ultimi profumavano di sole e di fieno falciato, un piacere infinito. Il primo piatto erano in realtà due, i pici con il sugo bianco (ottima carne tagliata al coltello rosolata in olio buono profumato di rosmarino) e gli gnocchi al sugo di pomodoro semplice spolverati di pecorino delle crete.  A seguire, porzioni abbondanti di carrè di maiale al forno con crosta croccante e agnello fritto con contorno di insalata e patate al forno. Per me che non mangio agnello, invece, due fette giganti di pecorino toscano saporito e buono. Da segnalare: prima di portarmelo, me ne hanno fatto assaggiare un po’ per esser certi che fosse di mio gusto! 🙂

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Zitto zitto, il proprietario si è avvicinato a noi portandoci un vassoietto di spicchi di carciofi fritti: li avevano preparati per la famiglia e… ce li hanno voluti far assaggiare! Il pranzo all’Agriturismo Le Piazze si è concluso con i dolci tipici della cucina senese di Pasqua: corollo, ossi di morto con le nocciole, schiacciata all’anice (che non è una schiacciata ma un pane dolce lievitato e aromatizzato). E potevamo rifiutare un bicchierino di Flora, il liquore prodotto dai frati di Monte Oliveto Maggiore o di vin santo? Poco prima del conto (30€ a testa, incluso acqua e una bottiglia bordolese di vino rosso – notevole! – dell’Abbazia di Monte Oliveto), un bel caffè!

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Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Siena) – photo credit: Wikimedia Commons

Chiusure è anche conosciuto per l’annuale sagra del carciofo, che nel 2015 si svolgerà il 25 ed il 26 aprile (mettete in agenda!) con stand gastronomici e mercatini di prodotti del territorio. Un classico  da non perdere, se ci andate, è il cartoccio “da passeggio” con gli spicchi di carciofo fritti. In programma tanti eventi e attività. Per saperne di più, leggere il programma 2015 e verificate gli aggiornamenti al link del Comune di Asciano.

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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