Marco Malvaldi, il Bar Lume e una gita a Barcellona

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Io sono una Malvaldiana convinta e praticante. Nella mia libreria ci sono quasi tutti i libri che ha pubblicato, inclusi i racconti che si trovano nelle raccolte di novelle che l’editore Sellerio  ha preso l’abitudine di mandare alle stampe a Natale e Capodanno o in occasione delle ferie estive. Non conoscete Marco Malvaldi? No, impossibile, non ci posso credere! E’ uno degli autori italiani contemporanei più piacevoli da leggere, un pisano che si diverte a raccontare in un idioma tutto suo, a metà tra l’italiano ed il vernacolo pisano-livornese (lo so ora cominciano gli improperi di chi abita nelle due città toscane: mai mettere insieme Pisa con Livorno. Che è come dire cane e gatto, volpe e gallina, lupo e pecora!).

Marco Malvaldi, che nasce chimico ma ha raggiunto la notorietà pubblicando una serie di romanzi di agile lettura dove tratteggia le vicende semiserie di un gruppo di arzilli vecchietti che monopolizzano un bar (anzi, un barre, detto alla toscana) e si dedicano al passatempo più antico del mondo: mettere il naso nei fatti altrui! Che poi il quartetto di mediamente ottuagenari incappi regolarmente in omicidi e vicende sul filo del noir, è una certezza.

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Marco Malvaldi con la sua bizzarra ed improbabile truppa di investigatori mi fa morire dal ridere. Ed il problema è che spesso, se leggo i suoi libri in tram o seduta su un treno, inizio a ridere da sola, addirittura con le lacrime agli occhi, come una che ha perso il lume della ragione – a proposito, il bar che fa da base ai vecchietti si chiama proprio Bar Lume –  e che avrebbe bisogno nell’immediato di un appuntamento  con lo psichiatra .

Di Marco Malvaldi, come dicevo, ho letto quasi tutta la produzione letteraria (*) e mi sto impegnando parecchio per colmare le poche lacune. Ed è stata una sorpresa scovare in vendita nella mia edicola abituale un volumetto pubblicato da EDT che probabilmente non avrebbe mai catturato la mia attenzione se non avessi letto il nome dell’autore: La Famiglia Tortilla, di Marco Malvaldi. Come? Questo non l’ho letto? Anzi, questo non sapevo nemmeno che esistesse? Preso e comprato a scatola chiusa (Malvaldi è una sicurezza, anche se parla di astrodinamica molecolare delle palle rimbalzanti)!

Il volumetto in questione è una guida romanzata alla città ed ai ristoranti di Barcellona (da qui il titolo: la tortilla – leggi: frittata –  è un classico delle tapas servite nella città catalana), vista con gli occhi di un qualsiasi turista italiano dotato di moglie e figliolo cinquenne al seguito. La famiglia Tortilla non è altro che la famiglia stessa di Malvaldi e nelle pagine viene tratteggiata l’italica propensione alla convivialità che trova la sua più alta espressione ben seduti attorno al tavolo: la selezione di ristoranti, bar a tapas, latterie, bettole e locali che fa Malvaldi è coerente e aderente ai dettami del buon mangiare. Gli itinerari che la famiglia Tortilla percorre sono i medesimi che ogni bravo turista segue nel suo vagabondare per Barcellona ma diventano nuovi e attraenti raccontati con lo stile ironico, allegro, scanzonato e molto, molto toscano, di Malvaldi. Viene voglia di partire, di visitare o di ritornare nella città catalana. Per i suoi palazzi creati dal genio di Gaudì, certo; per i colori impazziti del Parc Guell, sicuro; per le Ramblas infinite, anche… ma soprattutto per provare i sapori del Pata Negra, del chorizzo, dei dolci raccontati da Malvaldi così bene che leggendo il libro sembra di sentirne il sapore ed i profumi (per fortuna che io sono a dieta…).

(*) I libri di Marco Malvaldi:

Per la serie del Bar Lume:

  • La briscola in cinque (Sellerio, 2007)
  • Il gioco delle tre carte (Sellerio, 2008)
  • Il re dei giochi (Sellerio, 2010)
  • La carta più alta (Sellerio, 2012)
  • Il telefono senza fili (Sellerio, 2014)

Gialli e romanzi

  • Odore di chiuso (Sellerio, 2011)
  • Milioni di Milioni (Sellerio, 2012)
  • Argento vivo (Sellerio, 2013)

Guide romanzate

  • Scacco alla torre (2011, Felici editore)
  • La famiglia Tortilla (2014, EDT)

Saggi

  • Igea e psiche. Racconti di vita sospesa (Felici Editore, 2012)
  • La pillola del giorno prima, con Roberto Vacca (Transeuropa editore, 2012)
  • Elogio dei Mulini a Vento (I Corsivi del Corriere della Sera, 2013)
  • Capra e cavoli, con Robero Leporini (Edizioni Laterza, 2014)
  • Le regole del gioco (2015, Rizzoli)

Novelle inserite nelle raccolte Sellerio:

  • Un Natale in giallo (Sellerio 2011)
  • Capodanno in giallo (Sellerio 2012)
  • Ferragosto in giallo (Sellerio 2013)
  • Regalo di Natale (Sellerio 2013)
  • Carnevale in giallo (Sellerio 2014)
  • Vacanze in giallo (Sellerio, 2014)
  • La crisi in giallo (Sellerio, 2015, novità che ancora non ho letto!)

La serie dei gialli del Bar Lume è stata anche trasformata in una serie televisiva per Sky, andata in onda nel 2013-2014.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

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    Simonetta Clucher Aprile 10, 2015

    Confesso: non lo conoscevo, ma leggendo il tuo post mi è venuta voglia di tortillas… ovviamente una voglia tutta virtuale (cavolo, sono a dieta) e letteraria. Ora temo il contagio… diventerò anche io una Malvadiana? E come disse un grande… ai posteri l’ardua sentenza

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      Claudia Boccini Aprile 10, 2015

      sarà che io sono di origini toscane (e quindi sono di parte), ma a me Malvaldi fa tornare il sorriso anche nei momenti più neri… come quando sto a dieta! 😉

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