Subiaco e il Cammino di San Benedetto

Subiaco,  la cittadina in provincia di Roma conosciuta ai più per esser stata la culla del monachesimo benedettino, da qualche tempo sta ampliando la propria offerta turistica differenziando i target a cui proporsi: oltre al consolidato turismo religioso – i Monasteri di Santa Scolastica e l’Eremo del Sacro Speco, edificati nella valle dell’Aniene, rappresentano un insieme conventuale di rara bellezza – al turismo invernale attratto dalle vicine piste da sci di Monte Livata ed ai  numerosi praticanti del rafting e della canoa, che trovano nel fiume Aniene la migliore palestra per allenarsi e sfidarsi in gare, l’attenzione è ora rivolta al popolo del trekking, del cammino lento e dell’escursionismo, con l’adesione al progetto “Cammino di San Benedetto“, una via tracciata seguendo le tappe della storia del Santo fondatore della regola che coniuga l’ Ora et Labora, che dall’Umbria  raggiunge la Ciociaria.

monastero_di_santa_scolastica_dettaglio_ingresso (1)

L’intero Cammino di San Benedetto è lungo oltre 300 km. , suddiviso in più tappe (16) in modo da consentire di percorrerlo anche solo parzialmente, con soste nei luoghi più importanti della vita spirituale e umana del Santo. Allo stesso tempo percorso di fede e naturalistico, la partenza del cammino non poteva che essere da Norcia, città natale dell’illustre teologo, mentre la tappa conclusiva è a Cassino, presso l’Abbazia di Montecassino. L’itinerario interregionale (coinvolge Umbria e Lazio) si sviluppa seguendo sentieri, strade bianche o a basso traffico, lungo le valli ed i monti.

Il Cammino di San Benedetto, così come i più noti cammini che attraversano l’Europa cristiana (il Cammino di Santiago di Compostela, la via Francigena), rappresenta un’occasione unica per avvicinare turisti ed appassionati al territorio attraversato, creando opportunità economiche, miglioramento e differenziazione della ricettività turistica, scambio di conoscenze e di esperienze in un sistema di dare/avere che trova nella condivisione, nell’ospitalità e nell’apertura all’altro il suo fondamento e che  ha quale effetto conseguente la creazione di una sorta di “economia della bellezza” di cui può beneficiare anche l’Italia meno nota, fatta di piccoli paesi usualmente al di fuori dei consueti circuiti turistici nazionali ed internazionali.

Attraverso un percorso lento, antico, in cui il ritmo è dato dai passi che si susseguono fino a raggiungere la destinazione, si connettono la riscoperta di sè, l’attenzione al paesaggio, l’approfondimento della cultura e delle tradizioni locali ed anche, ultime solo in ordine di elencazione ma altrettanto importanti, le particolarità vitivinicole e gastronomiche dei territori attraversati.

cammino (1)

Le tappe del Cammino di San Benedetto, che  potrà essere percorso sia a piedi (310 km. in 16 tappe da circa 20 km. ciascuna) o in bicicletta (340 km., 7 tappe), nella prima parte intercettano il Cammino di San Francesco e nell’ultima si ricollegano alla cosiddetta Via Francigena del Sud sono (evidenziati i luoghi con post sulla Bussola e il Diario):

  1. Norcia (partenza) – Cascia
  2. Cascia – Monteleone di Spoleto
  3. Monteleone di Spoleto – Leonessa
  4. Leonessa – Poggio Bustone
  5. Poggio Bustone – Rieti
  6. Rieti – Rocca Sinibalda
  7. Rocca Sinibalda – Castel di Tora
  8. Castel di Tora – Orvinio
  9. Orvinio – Mandela
  10. Mandela – Subiaco
  11. Subiaco – Trevi nel Lazio
  12. Trevi nel Lazio – Collepardo
  13. Collepardo – Casamari
  14. Casamari – Arpino
  15. Arpino – Roccasecca
  16. Roccasecca – Montecassino (termine del Cammino di San Benedetto)

Legate al Cammino , una serie di iniziative collaterali: la creazione del marchio “Terre di San Benedetto”, e la pubblicazione di una dettagliata guida turistica da consultare per organizzare il proprio itinerario, realizzata da Simone Frignani:  “Il  Cammino di San Benedetto“, Terre di Mezzo editore, 176 pagine, € 18.00, la cui seconda edizione aggiornata verrà presentata al pubblico il 30 maggio 2015 presso l’abbazia di Monte Cassino. Nella guida molti i consigli tecnici e pratici (oltre alle singole tappe, esaminate nel dettaglio con informazioni sull’ospitalità e sulle eventuali criticità, non mancano cenni di cartografia e consigli sulla preparazione dell’equipaggiamento necessario) ed approfondimenti sulla vita di san Benedetto e sull’ordine monastico da lui fondato.

Per una anticipazione del Cammino, vi consiglio di vedere su YouTube il video di Simone Frignani, l’autore della guida, con un assaggio delle tappe toccate dall’itinerario benedettino.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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