Gli hotel business in Giappone: perché sceglierli

Cortesia

Andare in Giappone  e vivere l’esperienza degli hotel giapponesi con lo spirito da occidentali  significa essere perdenti fin dal principio: senza nemmeno parlare dei Riokan, le pensioni tradizionali dove si dorme su stuoie di riso o dei Capsule Hotel – i cubicoli-alveare utilizzati per lo più da impiegati (maschi) che hanno fatto tardi in ufficio ed hanno quindi  perso l’ultimo treno della sera che li avrebbe riportati a casa (che viste le dimensioni delle grandi città può trovarsi anche a decine e decine di chilometri di distanza dal posto di lavoro), un soggiorno in un hotel business in Giappone può rivelarsi un’esperienza totalmente diversa da quella che si potrebbe vivere – che so – in una pensione o in un albergo di una città italiana.

Intanto, il nome “hotel business” non tragga in inganno: non sono alberghi di gran lusso, al massimo possono avere 3-4 stelle ed hanno la caratteristica, così come i già citati Capsule Hotel, di essere prevalentemente utilizzati da uomini d’affari o impiegati che hanno bisogno di un tetto sulla testa, confortevole ma abbastanza economico, per 2-3 giorni. Gli hotel business sono anche la migliore scelta, a mio avviso, per i turisti che si trattengono nelle città giapponesi solo per qualche giorno e che trascorrono gran parte della giornata in giro per visite ed escursioni: usualmente ben collegati con la metropolitana – , che in genere si trova a pochi passi di distanza – o con i bus urbani, sono caratterizzati dall’avere stanze piccolissime (molto più piccole di quel che potete immaginare, ve l’assicuro!), iper-accessoriate, molto pulite, con rceptionist e personale cortese  e fondamentalmente non troppo costose, al massimo 50-60 euro a notte per una doppia.

I giapponesi hanno la fissa per la pulizia e gli hotel business in Giappone non smentiscono questa propensione: le lenzuola ed i copripiumoni sono immacolati, le stanze pulite e riordinate giornalmente (sebbene vi siano alcuni hotel che permettono di scegliere se si vuole o meno il “refresh” della stanza e, in questo caso, il servizio ha un costo in più). I bagni delle stanze sono quasi sempre simili a quelli che si trovano sulle navi da crociera – un unico blocco autoportante  – con una bella vasca da bagno o una doccia spaziosa, un lavandino ed un water con la mitica tavoletta-bidet. E tanti, ma proprio tanti accessori per il bagno che vengono giornalmente riassortiti: dal pettine alla spazzola, passando per rasoio, spazzolino, dentifricio, schiuma da barba, crema, set manicure, kit cucito, fazzoletti di carta. Ovviamente, c’è sempre il phon e gli asciugamani. Facile poi trovare shampoo, bagnoschiuma, balsamo e crema per il corpo in flaconi di dimensioni normali, spesso di marchi prestigiosi come Shiseido.

Nelle stanze c’è poi la sveglia, il frigorifero, il bricco elettrico per scaldare l’acqua con tazze e bustine di tè e caffè a disposizione, carta e penna per scrivere, la televisione, il cestino per i rifiuti, lo spray per togliere gli odori dai vestiti, la spazzola per le scarpe e il calzascarpe ed, ovviamente, il pigiamino per la notte! 🙂

Talvolta ci sono a disposizione anche i cavetti usb per ricaricare tablet e cellulari e spesso la pressa stirapantaloni e l’umidificatore: tutto è organizzato affinché chi utilizza l’hotel per soggiorni d’affari possa evitare di portare in valigia peso inutile. Se poi si è particolarmente fortunati, si può trovare anche un forno microonde e un piccolo lavandino nel corridoio, che trasformano la stanza in un microscopico ma accessoriatissimo monolocale.

Una volta riempita la stanza con tutti quest accessori, capite bene che di spazio ne resta ben poco: ed in effetti l’arredo vero e proprio delle stanze si limita al letto alla francese (quasi sempre molto comodo; tuttavia vi potrà succedere che il letto è accostato alla parete e se siete in due dovrete fare un po’ di acrobazie per distendervi!), oltre a una mensola lunga con funzioni di comodino, una base scrivania, un attaccapanni e… basta!

Se vi state chiedendo dove mettere i vestiti, sappiatelo: negli hotel business in Giappone spesso non ci sono armadi (e se ci sono sono talmente piccoli da essere ridicoli) per cui l’unico modo di non gualcire gli abiti è di appenderli sull’attaccapanni utilizzando le (poche) stampelle messe a disposizione ed il resto lasciarlo nella valigia che, se vi dice benissimo, troverà la sua collocazione sulla base scrivania, sull’apposito porta valigia pieghevole o direttamente a terra.

Un’altra caratteristica degli hotel business in Giappone è quella di mettere a disposizione dei clienti dei distributori a gettoni di bevande (sono gli stressi che troverete ovunque nelle strade e che, con 100-300 yen, vi permettono di acquistare birra, acqua, bibite ed anche snack e noodles pronti da reidratare).

Se la mattina non volete farvi disturbare dalle cameriere che si occupano di rifare le stanze, ricordate di appendere fuori dalla porta il cartello “Not Disturb“: in alcuni alberghi dove siamo stati, i cartelli sono magnetizzati e si appiccicano direttamente sulla porta!

Tutti gli hotel business in Giappone mettono a disposizione il servizio di deposito valigie e in alcuni si arricchisce l’offerta con gadget e benefit sorprendenti: dalla borsa dell’acqua calda per le fredde serate invernali all’open buffet di zuppe passando per il distributore di caffè gratuito a disposizione o perfino l’happy hour.

Gli hotel business sono stati la nostra scelta prioritaria nel nostro viaggio in Giappone di febbraio 2015, ad eccezione di un hotel pluristellato e megagalattico che  però, a posteriori, ci siamo pentiti di aver scelto. In particolare, va segnalato che gli hotel di Tokyo sono ancora più piccoli di quelli delle altre città e che non hanno quasi mai gli onsen, benefit che invece abbiamo trovato a Kyoto, Hiroshima e Kanazawa.

Ed a proposito di hotel business in Giappone, ecco gli alberghi che abbiamo utilizzato nel nostro secondo viaggio nel febbraio 2015, mentre l’hotel Agorà del primo viaggio lampo a Tokyo lo trovate in questo post:

TOKYO: Hotel Sotetsu Fresa Inn – Nihonbashi Ningyocho 1-15-4 Nihonbashi Kakigaracho Chuo-ku, Tokyo, tel. +81 35695-0203

  • lo abbiamo scelto perché vicino a due fermate di metropolitana (Ningyocho e Suitengumae) e quindi facile da raggiungere all’arrivo dall’aeroporto di Narita, non troppo distante dalla stazione ferroviaria di Tokyo da cui saremmo poi ripartiti per Kyoto, per il costo contenuto (100 € per due notti, la colazione 600 yen a testa) e perché collocato in una zona ricca di locali dove mangiare senza spendere un’enormità. La stanza era abbastanza piccola (la sera impilavamo le nostre valigie per poterci muovere agevolmente), i receptionist parlavano un buon inglese e si sono dimostrati sempre molto affabili. Piccole curiosità: all’arrivo ci hanno regalato un sacchettino con campioni di creme per il viso e per  corpo, accessori per capelli, sali da bagno e altri gadget beauty mentre in giorno successivo a colazione abbiamo trovato anche… la pasta (che ci hanno detto aver fatto appositamente per noi che siamo italiani!). Giudizio complessivo: 8,0

sotetsu

KYOTO: Sakura Terrace – Minami-ku, Higashi-kujo, Karasuma-cho-1-1-, Minami Ward. Kyoto, tel. +81756921112

  • Il miglior hotel dove abbiamo soggiornato nel nostro viaggio giapponese: non troppo distante dalla stazione di Kyoto (il nostro “faro”, base per spostarci a Nara e poi ad Hiroshima nonché centro commerciale fornitissimo di negozi e ristoranti), in realtà non è un vero business hotel, ma un bell’albergo in cui ci lavora anche personale occidentale (il barman ed il cuoco che, dall’aspetto, poteva essere greco o italiano). La stanza piuttosto ampia, l’arredamento lineare, moderno e piacevole, il bagno lussurioso, i consueti benefit (qui abbiamo avuto il top dei prodotti beauty), la colazione ricca, raffinata e assortita inclusa nel costo della stanza (300 euro x 3 notti), l’aperitivo gratuito tutti giorni, le vasche termali a disposizione così come le lavatrici e le asciugatrici, la fermata dei bus urbani che in 10 minuti portavano nella zona di Gion. Nulla di negativo da segnalare,  a parte la mia difficoltà nel comprendere un receptionist giapponese che parlava inglese pronunciando le S “con la szeppa“! Giudizio complessivo: 9,5

sakura

HIROSHIMA: Grand Prince Hotel Hiroshima – Minami-ku Motoujina-mavhi 23-1 Hiroshima 734-8543, tel.: +81822561111

  • L’hotel dove non prenoterei se dovessi tornare ad Hiroshima (anzi, con il senno di poi, non dormirei proprio in questa città ma ci arriverei in giornata con il treno da Kyoto, a meno di non voler fare l’escursione a Mihayama), non perché sia brutto o sporco o poco confortevole ma perché… esageratamente grande e spersonalizzante! Un hotel tappa di torpedoni di turisti, lontano dalla città (è collegato con un efficiente servizio navetta o con un bus urbano che fa capolinea sotto l’hotel e parte ogni 30 minuti) e fondamentalmente caro (€ 170 per una notte, con colazione inclusa): ho capito poi che viene utilizzato soprattutto per celebrare matrimoni e fare banchetti (ci sono 6 ristoranti: tex-mex, giapponese, cinese, internazionale, teppanyaki, a buffet; negozi di abiti da sposa, di fioristi e di fotografi, sale da ballo, ecc.). La nostra stanza, al 18° piano, era grandissima per gli standard giapponesi (addirittura due letti queen!) ed arredata in quello che io definisco lo stile “americano”, con grande uso di velluti e damaschi. Nulla da dire, addirittura c’è la possibilità di inviare i bagagli in hotel una volta arrivati in stazione ad Hiroshima in modo da essere liberi di girare la città e di trovarli poi la sera all’arrivo ma… non sembrava nemmeno di essere in Giappone! Nel costo della stanza era compreso l’Onsen (molto bello, grande e ben organizzato, con vista sulla baia e diverse piscine con acque differenti per proprietà, di cui ho usufruito solo io). Persoale estremamente servizievole (quasi troppo!), è stato l’unico ad accettare la mancia. A proposito: dalla finestra della stanza avremmo avuto una bella vista sull’arcipelago ma… c’era la nebbia! Giudizio complessivo: 7,5

hiroshima

KANAZAWA: Dormy Inn Kanazawa – 2-25 Horikawa Shinmachi Kanazawa Ishikawa-ken 920-0849, tel.: +81 (76) 2639888

  • Un buon compromesso tra business hotel e albergo turistico: anche questo vicino alla stazione per ovvi motivi di facilità di spostamenti, stanze nello standard giapponese ma leggermente più ampie, strutturate come un piccolo monolocale. Nel disimpegno – che era possibile separare dalla stanza da letto tramite una porta scorrevole –  c’erano microonde, frigo e lavabo (che serviva anche come lavandino del bagno). A disposizione degli ospiti il consueto locale con  lavatrici e asciugatrici ed una bella collezione di manga per ingannare l’attesa, una piccola SpA di cui abbiamo usufruito sia io che Franz per regalarci un bel massaggio rigenerante, un onsen niente male – come sempre separato per uomini e per donne. Colazione super abbondante a buffet (sebbene prevalga la colazione Japan style), caffè a disposizione la mattina mentre la sera dopo le 21.00 viene servita a tutti gli ospiti gratuitamente una scelta di zuppe, ramen e noodles, preparate espresse. Sempre la sera, vengono messe a disposizione borse dell’acqua calda per clienti freddolosi! In definitiva, un interessante rapporto qualità prezzo (140€ per due notti, colazione inclusa). Giudizio complessivo: 8,5

Hotel tokyo 2

TOKYO: Hotel Grand Fresa Asakasa – 6-3-17 Akasaka, Minato-kuTokyo Giappone, Tel: +81-3-55732031 Fax: +81-3-55732035

  • vicinissimo alla fermata metro di Asakasa e scelto perché della stessa catena dell’ hotel di Tokyo dove ci eravamo fermati all’arrivo,  è in assoluto l’hotel che ci è piaciuto meno di tutti: non perché non fosse pulito o poco funzionale ma perché 1) la stanza era davvero microscopica, forse 10 mq. bagno incluso 2) era collocata in una dependance non collegata con il corpo centrale dell’hotel 3) la colazione era cara (ed infatti abbiamo ce la siamo preparati da soli con l’aiuto del bricco scalda acqua e del microonde). In una zona ricchissima di locali per cenare e trascorrere la serata – anche un po’ eccessivi in alcuni casi – ha comunque svolto egregiamente il suo compito primario: offrirci un riparo comodo, pulito e confortevole per la notte. Costo per 3 notti, all’incirca 240 euro senza colazione. Giudizio complessivo: 7

Hotel tokyo 1

 I consigli:

  •  se andate in Giappone, evitate di portare troppi abiti con voi. Tutti gli hotel mettono infatti a disposizione dei clienti, gratuitamente o in cambio di 200-400 yen (max 4 euro) delle comode lavabiancheria e delle altrettanto comode asciugatrici che, in poco tempo, vi riconsegneranno il bucato pulito e profumato (il sapone potete acquistarlo alla reception o al combini (SevenEleven o FamilyMart) anche se molte lavatrici lo hanno già incorporato.
  • la mancia NON si usa;
  • ricordatevi il trasformatore per gli apparecchi elettrici: il tipo di presa è identica a quella americana;
  • per trovare facilmente un hotel una volta arrivati a destinazione, è bene simulare in anticipo l’itinerario su Google Maps in modalità “satellite” e visualizzare alcuni punti di riferimento che torneranno utili per orientarsi una volta a destinazione (come ben sapete, gli indirizzi di Tokyo non sono strutturati come quelli occidentali e non sempre è facile capite dove andare);
  •  la colazione non è quasi mai compresa nel prezzo: che sia in stile giapponese a base di pesce, riso e verdure o all’occidentale con dolci, marmellata, latte e uova,  può essere più o meno conveniente rispetto alla possibilità di acquistare latte, succhi, dolci al solito onnipresente Combini e fare colazione in stanza!
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Amisaba Maggio 07, 2015

    Quando si parla di alberghi mi si drizzano sempre le antenne! Non mi era mai capitato di sentire che la mancia non si usa in Giappone. I tuoi post sul Giappone sono rassicuranti Claudia; sembra tutto così semplice nel paese di Lost in translation 🙂

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    • Avatar
      Claudia Boccini Maggio 07, 2015

      no, non la usano: la considerano quasi un’offesa, perché loro sono “già” retribuiti per il loro lavoro. A me invece ha fatto sorridere (ma d’altra parte mi è piaciuta come idea) la borsa dell’acqua calda serale, inserita in una simpatica foderina arancio, nonostante i termosifoni fossero al massimo: una coccola in più!

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