Sui Colli Piacentini: il Castello di Rivalta

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 Piacenza è la provincia italiana famosa per avere sul suo territorio un gran numero di castelli nobili  (sono circa 400), molti dei quali ancora in ottimo stato di conservazione ed abitati dagli eredi degli antichi proprietari. Dalla Val Tidone, dove abbiamo soggiornato a Podere Casale, la  raggiungere la Val Trebbia è rapido e lungo la strada si incontrano, arroccati sui Colli, diversi manieri. Nel nostro rapido itinerario sui Colli Piacentini abbiamo potuto visitare solo il Castello di Rivalta, magnifico nella sua elegante struttura architettonica che svetta sul vicino Borgo medievale, delizioso e romantico.

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Prima di partecipare all’esclusiva visita guidata del Castello di Rivalta accompagnati da una competente e simpatica guida, ci siamo soffermati a scattare decine e decine di foto ai bastioni, alla torre ed agli edifici antichi che compongono il Borgo, tutt’oggi abitato e che al suo interno ospita La Torre di San Martino, un luxury hotel dove i clienti possono godere del lusso e degli agi di una dimora di charme.  Le mura avvolte dall’edera rampicante, la bandiera gentilizia che sventola alta sul torrione, l’atmosfera rilassata e, non ultima, la bella giornata piena di sole, ci fanno immediatamente innamorare di  Rivalta e del suo borgo fortificato.

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Il Castello di Rivalta ha la particolarità di essere allo stesso tempo un bene storico, artistico ed architettonico di grandissimo pregio e l’abitazione del Conte Orazio Zanardi Landi, il proprietario, che in giorni e in orari stabiliti apre le porte della sua dimora per consentire a tutti gli appassionati di ammirare le stanze ornate da affreschi e quadri preziosi raccolti nel corso dei secoli,  di apprendere la storia della sua famiglia che grandi onori conquistò il 7 ottobre 1571 durante la Battaglia di Lepanto – fu anche grazie all’accorta regia militare di Paolo Emilio Scotti da Sarmato, avo dell’attuale Conte,  se la Lega Santa riuscì a sconfiggere la flotta dell’impero Ottomano cambiando il corso della storia –  e  visitare le sale d’onore.

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Prima di entrare nel Castello vero e proprio, si attraversa un rigoglioso parco con rare essenze erboree che talvolta viene utilizzato per eventi e per cerimonie e poco dopo si inizia ad intravedere il particolare torrione circolare quattrocentesco sovrastato da una torre più piccola, il Torresino, segno distintivo del Castello, probabilmente edificato su progetto di Pietro Antonio Solari, architetto che lavorò in Russia al tempo dello zar Ivan III edificando le torri del Cremlino. Il castello ha una planimetria quadrangolare e come tutti i castelli del medioevo nasce per scopi militari e difensivi: solo successivamente, con la fine delle guerre di conquista del territorio, muta la sua funzione in abitazione nobiliare raffinata, ricca di decori e di arredi preziosi.

Si accede all’interno del Castello di Rivalta attraversando il portale sormontato dall’iscrizione latina “Svevo sanguine laeta” (grato al sangue svevo), motto fatto proprio dal Casato dei Landi nel 13° secolo quando Corradino di Svevia nominò Ubertino Landi, Signore della Val di Taro e dei territori piacentini, Conte di Venafro e Molise; lo stesso Ubertino rafforzò il legame con la stirpe imperiale contraendo matrimonio con Isabella Lancia di Fondi, cugina di Manfredi di Sicilia.

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Entrati nel cortile d’onore si apprezzano le linee eleganti del porticato e delle colonne che si estendono su tre lati, mentre  il quarto è stato chiuso nel ‘700 per ricavare una galleria di stanze e salotti seguendo la moda francese dell’epoca.Il cortile presenta il pavimento a ciottoli di fiume e sulle pareti sono inseriti fredi in cotto e medaglioni con i volti dei capostipiti della famiglia Landi o stemmi gentilizi.

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Nel Castello di Rivalta ci sono in totale 54 sale, che nel corso del tempo sono state in parte adattate alle esigenze di modernità dei proprietari e degli ospiti di riguardo che vi hanno soggiornato, arricchite di mobili e suppellettili d’epoca. Nobili, Capi di Stato, personalità politiche e dell’arte: il Castello di Rivalta può vantare tra i suoi ospiti nomi famosi, tra cui quello della Principessa Margaret d’Inghilterra che per molti anni vi ha trascorso parte delle sue vacanze estive ed aveva una stanza a lei riservata.

La prima sala che si visita è il grande Salone d’Onore, affacciato sul fiume Trebbia, sulle cui pareti affrescate spicca lo stemma gentilizio della famiglia Landi (caratterizzato da bande oro e blu e dall’aquila bicefala). Oltre a dipinti di autori minori , un elemento interessante da segnalate è la chiave di ferro che apriva a Piacenza la Porta Fodesta, su cui i Landi avevano potere di dazio.

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La sala successiva che si visita è quella dedicata ai pranzi di Gala, ugualmente affacciata sul corso del fiume Trebbia: una bellissima collezione di porcellane decora la stanza, le cui pareti sono rivestite di stoffa azzurro cielo e la tavola è allestita utilizzando le preziose stoviglie di proprietà del Conte Landi: fino al 2 giugno 2015  presso il Castello di Rivalta si tiene infatti l’ottava edizione della “Mostra della Tavola”, uno strepitoso table setting che utilizza le più belle collezioni di cristalli, porcellane, tovaglie ricamate o in tessuti preziosi per creare in 8 sale tavole pronte per un immaginario ricevimento: non manca nulla, ci sono perfino i servitori abbigliati con la livrea nei colori del Casato! Le altre sale allestite sono la sala dei bambini, la cucina cinquecentesca (allestita in stile rustico), la vecchia cucina dove grande spazio ha la collezione di stampi e pentole di rame e le salette che si susseguono lungo la galleria dove sono esposti servizi di pregiata manifattura.

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Qualche parola in più va spesa per la leggenda che aleggia nella vecchia cucina: come in tutti i manieri che si rispettano, anche al Castello di Rivalta aleggia lo spirito di un fantasma. Si tratterebbe dell’anima inquieta del cuoco Giuseppe, uomo bello, affascinante e fin troppo amante del gentil sesso, assassinato dal maggiordomo a cui aveva sedotto la moglie: Giuseppe venne trovato impiccato alla corda del pozzo e da allora, di tanto in tanto, la sua presenza aleggia sul Castello e non stupitevi se, all’improvviso, la luce si spegne, gli oggetti si spostano o gli elettrodomestici entrano in funzione da soli: perfino la Principessa Margaret ha assistito ad una simile, inspiegabile,  apparizione!

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Il tour prosegue con la visita alle cantine ed alle segrete del Castello di Rivalta –  per restare in tema bloody, c’è anche un terribile pozzo dove venivano gettati i prigionieri, destinati a sfracellarsi sulle lame che si trovavano sul fondo –  al piccolo terrazzo prospiciente il Trebbia e quindi si passa a visitare il vero simbolo di Rivalta, il torrione che ne caratterizza la sagoma ed è visibile fin da lontano. La scala su cui ci si inerpica è abbastanza ripida e stretta ma la vista a 360° che si ha una volta raggiunta la piattaforma circolare, ripaga da ogni sforzo.

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Nel Castello di Rivalta sono inoltre allestite alcune collezioni di oggetti: da segnalare la Sala della Armi, con cimeli storici, armi ed armature dal XV al XVIII secolo (alcune provenienti addirittura dal Giappone), i plastici della Battaglia di Lepanto ed i preziosissimi vessilli consunti, sfilacciati  ma ancora carichi di gloria che sventolavano sulle navi cristiane che sconfissero gli Ottomani a Lepanto; la collezione di divise, vero e proprio museo del costume militare curato con passione dall’attuale Conte Zanardi Landi, (oltre 90 divise ripercorrono l’abbigliamento militare in Italia dal Risorgimento alla seconda guerra mondiale); il  museo di arte sacra e delle esplorazioni, piccola wunderkammer (=camera delle meraviglie) dove tra reliquie di santi, statue lignee, quadri agiografici e messali, spicca la raccolta appartenuta all’esploratore piacentino Ermanno Strabelli: animali della giungla amazzonica impagliati, carte geografiche, raccolte di minerali, una pelle di pitone lunga almeno tre metri  ed una mega tarantola disseccata (brrr!) .

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Il nostro tour riprende con la visita alle stanze da letto arredate con mobilio d’epoca: in particolare visitiamo la Camera Rossa, arredata con un letto con baldacchino di damasco rosso  e la Camera Verde, la stanza destinata alla a Principessa Margaret d’Inghilterra nei suoi soggiorni al Castello di Rivalta: per renderla più confortevole ed adeguata alle necessità moderne, nello spessore del muro è stato ricavato un bagno. Ultima, ma solo in ordine cronologico nella visita, la sala del biliardo: accanto al grande tavolo verde ci sono console con esposte in bella mostra le numerose foto della famiglia Zanardi Landi e di personalità che hanno visitato il Castello di Rivalta.

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Informazioni utili:

Il Castello di Rivalta si trova a 14 km.da Piacenza ed è aperto al pubblico da febbraio a novembre. Per gli orari delle visite guidate è opportuno consultare direttamente il sito. Costo della visita guidata: 12 euro, previste riduzioni.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Claudia Landoni Maggio 14, 2015

    …cerchero di andarlo a visitare la prossima volta che andrò a trovare mio fratello, che abita a un quarto d’ora da Piacenza… finora ho visto più ristoranti che castelli da qulle parti…da loro si dice andare a mangiare “sul” piacentino… 😉

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