Portaoggetti di legno: con Rilegno oltre il recupero

Perché Rilegno

Lo sapete che anche il legno si può riciclare? Io l’ho scoperto grazie a Rilegno, il consorzio nazionale per la raccolta, il recupero ed il riutilizzo degli imballaggi di legno a cui fanno capo ben 2300 aziende italiane e che dal 1997 ha il compito di garantire quello che è un vero e proprio ri-ciclo virtuoso di materiale destinato altrimenti alla discarica (e in Italia, nell’ultimo anno, sono state raccolte circa 1.500.000 tonnellate di “legno esausto”!). Rilegno ha anche il compito di promuovere nelle aziende e nella società la cultura della raccolta e del riciclo del legno attraverso campagne divulgative che aiutino a comprendere il valore del recupero. Perché in genere si sta molto attenti al riciclo del vetro, della carta , dell’alluminio, della plastica – per i quali nelle nostre case siamo, chi più chi meno, attrezzati con contenitori appositi per differenziare i materiali – ma  manca ancora una vera sensibilità  nei confronti del legno. Ben che vada, le cassette del mercato utilizzate per contenere frutta e verdura, i pallets indispensabili per movimentare merce, i vecchi mobili, una volta esaurito il loro ciclo di vita vanno a finire nel… caminetto!

PicMonkey Collage

Eppure il legno è un materiale prezioso, naturale, sano, vivo. Che merita una seconda (una terza, una quarta…) chance: grazie a Rilegno – dopo numerosi passaggi che includono il conferimento a piattaforme convenzionate ed una lunga lavorazione –  ricomincia la sua storia sotto forma di pannelli di truciolato, semilavorati per imballaggi, compost, pasta di cellulosa per produrre carta. Del legno recuperato non si butta nulla: quel poco che avanza e che per diversi motivi non si può riciclare, viene inviato alla filiera energetica. Chissà se anche  la scrivania su cui state lavorando o le ante della vostra cucina nascono da un sapiente opera di recupero? 🙂

Per promuovere la cultura del recupero e del riciclo del legno, il Consorzio Rilegno ha promosso in alcuni locali di tendenza di Milano, Bologna e Roma, particolarmente sensibili al tema del riuso e del rispetto dell’ambiente, un ciclo di laboratori creativi dove provare a creare un oggetto insolito (ma utile!) partendo dal recupero di una piccola cassetta da frutta, seguendo le indicazioni del designer Elio Misuriello di CromARTica, brand di design ecologico che recupera mobili e complementi di arredo giocando con il colore. A Roma l’appuntamento è stato il 9 giugno scorso presso la Bottega Trattoria De Santis di via S. Croce in Gerusalemme 15, uno dei 50 locali coinvolti nel progetto Legno e Rilegno, riconoscibili per l’uso alternativo della cassettine di legno portafrutta quali vassoi, porta aperitivi, contenitori multi funzione.

E quindi, seduta ad un tavolo trasformato per l’occasione in banco di lavoro (c’erano pennelli, colori, colla a caldo, tante matite e righelli… in pratica, il sogno di ogni aspirante creativa!) mi sono ritrovata assieme a giornalisti e blogger romani per creare un insolito e very unconventional svuotatasche , mentre negli incontri precedenti la fantasia di Misuriello aveva dato vita ad un supporto per tablet e ad un portabottiglie, sempre utilizzando il medesimo materiale povero.

IMG_6308a

Il tutorial creativo

Come si fa? I primi passaggi sono poco creativi ed anche un po’ noiosi a dir la verità, tuttavia indispensabili:

  • la cassetta di legno, con l’aiuto di tronchesi e un cacciavite da usare come leva, deve essere completamente smontata;
  • per togliere tutte le graffe metalliche che tengono insieme i diversi listelli di legno bisogna stare molto attenti: le schegge di legno sono sempre in agguato per cui è bene indossare dei guanti da lavoro;
  • altro passaggio antipatico ma obbligato è la pulizia dei diversi pezzi, da passare uno per uno con la carta vetrata a grana finissima;
  • se il legno è molto rovinato, può essere utile levigarlo con una mano di cementite (no, noi non l’abbiamo fatto perché avevamo poco tempo e nel risultato finale purtroppo un po’ si vede);
  • una volta preparato ben bene il materiale, si può iniziare ad assemblare (e a dare al legno nuova vita, nuovi usi, nuovo futuro!) lo svuotatasche partendo da quello che era il fondo della cassetta, sui cui si segnano – mi raccomando, con righello e matita! – delle linee che serviranno da base per incollare, tramite la pistola a caldo, i diversi pezzi;
  • il bello del riciclo è che ogni cosa assume una nuova funzione, un nuovo uso: nello svuotatasche ideato da Elio Misuriello, quelli che erano gli angoli della cassetta si trasformano in maniglie e rinforzi, i listelli laterali diventano divisori (e per aiutarvi a capire bene i passaggi, ecco che arriva in soccorso il video tutorial!):

  • state molto attenti quando usate la pistola per la colla a caldo: scotta e ci si brucia, per cui non prendetela mai (mai!) per la punta e se lavorate insieme ai vostri bambini, prendete tutte le precauzioni utili;
  • se necessario, date ancora una leggera passata di carta vetrata, una bella mano di vernice, se volete aggiungete qualche decorazione (io ho scelto un acrilico azzurro e dei masking tape in nuance a quadretti) e… fatto e finito!

piccolaa

Lo slogan del Consorzio Rilegno è #Legnoerilegno: davvero molto azzeccato, perché il legno ha sempre una nuova vita!

A proposito: avete anche voi l’animo green e ricicloso? Volete mostrare la vostra capacità di individuare un oggetto in legno riciclato, condividere un riuso creativo o suggerire un arredo in legno particolarmente interessante? Allora dovete assolutamente partecipare al contest organizzato da Rilegno su Instagram: trovate (o, create!) un oggetto con il legno riciclato, scattate una foto, condividete con hashtag #legnoerilegno. Per le prime 300 foto più interessanti, in regalo un oggetto originale fatto in legno di recupero (a sorpresa!).

Se poi volete vedermi, imbarazzatissima e “senza rete“, mentre rilascio un’intervista sull’esperienza di riciclo creativo #Legnoerilegno, accomodatevi pure: sono al minuto 1.46 del video  (agh!).

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Lallabel Luglio 11, 2015

    Molto bello lo svuota tasche e bellissimo oltre che giusto quello che fa Rilegno! Come saprai anche a casa mia il recupero del legno è fondamentale, a partire dai mobili costruiti con pallets per passare da mensole fatte con cassette della frutta e per finire con i miei bijoux… Tutto legno di recupero! Quindi come potrei non essere d’accordo? 😉

    Reply
    • Avatar
      Claudia Boccini Luglio 11, 2015

      so che tu sei una bravissima artigiana riciclona… saresti la stestimonial ideale!

      Reply

Leave reply

<