In gita da Roma: la festa delle castagne di Vallerano

Forse può sembrare ancora presto parlare di autunno e di profumi di camini accesi, di nebbie,  di scricchiolii di foglie rossastre e di terra bagnata. D’altra parte l’autunno è appena arrivato ed anche se fa ancora caldo, sarà sufficiente un soffio di vento più forte per aver voglia di maglioni e di punch caldi accompagnati da castagne arrostite. Nel Lazio la coltivazione del saporito frutto autunnale è una tradizione, e tra le zone più famose di produzione ci sono i Monti Cimini, i rilievi della Tuscia o della Ciociaria.

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Non distante da Roma c’è poi una castagna saporita e dotata di una particolare lucentezza – così speciale da meritare, unica in tutta Italia, il marchio DOP – che dal 10 ottobre al 1° novembre diventa la protagonista di una grande festa lunga ben quattro fine settimana. Siamo a Vallerano, paesello della Tuscia a 400 mt.di altezza, lo stesso che abbiamo visitato lo scorso inverno in occasione del Natale, trasformato in un set a cielo aperto per ospitare Presepi statici a grandezza naturale.

Già abitato dai Falisci, dagli Etruschi e dai Romani, Vallerano raggiunge il suo massimo splendore nel rinascimento con i Farnese  (che nel Viterbese avevano vasti e ricchi possedimenti ed hanno edificato numerose ville e dimore nobili, una fra tutti il Palazzo di Caprarola, distante poco più di 10 km. da Vallerano) e ancora nei suoi stretti vicoli, nelle chiese romaniche, nel Santuario della Madonna del Ruscello si ritrovano le tracce di un passato importante.

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Quella di quest’anno sarà la 14^ edizione della festa – a Vallerano ci tengono a sottolineare che di questo si tratta, e non solo di una sagra – che celebra la produzione più rinomata di Vallerano e avrà un’ambientazione tutta medievale, con tante iniziative che vedranno coinvolta la popolazione (il programma lo trovate qui sopra).  Vallerano ospiterà sbandieratori, spettacoli flokloristici, esibisioni musicali, mostre tematiche (interessante l’esposizione di stendardi dipinti a mano che riproducono gli stemmi ed i sigilli notarili di alcune famiglie del luogo) ed anche appuntamenti culturali ed un convegno sulla castanicoltura.

L’associazione organizzatrice “Amici della Castagna  di Vallerano” ha preparato un programma interessante e grazie a visite guidate permetterà ai “forestieri” di scoprire vicoli, vie, piazze, chiese ed immergersi nella storia della cittadina. Altrettanto interessanti sono le visite organizzate allo stabilimento di lavorazione delle castagne  di Mastrogregori A. & C.

Se la festa e l’aspetto ludico-culturale sono importanti, altrettanto lo è gastronomia locale: le caratteristiche cantine di Vallerano, scavate nella pietra e nel tufo, proporranno ai visitatori specialità locali a base di castagne. Nell’anno dell’Expo dedicato al cibo, alla biodiversità ed alla sostenibilità, a Vallerano trova spazio il ritorno alle origini alimentari, al “mangiare povero”, in cui la castagna (e la farina di castagne) raccolta durante l’autunno e gelosmente conservata, rappresentavano il cibo –  povero ma ricco di vitamine, di sali minerali e di  nutrienti –  capace di sostentare nei giorni più freddi dell’anno.

Oltre ai menù proposti dalle cantine (con 25€ si acquista un pacchetto comprensivo  di visite guidate al Paese e castanifici, il pranzo in cantina storica – un antipasto, due primi di cui una zuppa, un secondo, contorno, caldarroste, dolci, digestivi e un cartoccio di caldarroste), nella piazza di Vallerano troneggerà il grande braciere pieno di castagne arrosto che verranno distribuite a tutti i presenti.

Come da tradizione, anche quest’anno verrà realizzata una piccola raccolta di curiosità, notizie e ricette tipiche, una pubblicazione piacevole da leggere e da portare a casa per rinnovare anche lontano da Vallerano che verrà distribuita tra i visitatori della festa.

Per avere maggiori informazioni e seguire gli aggiornamenti, potete consultare la pagina facebook della Sagra della Castagna di Vallerano, mentre qui sotto vi lascio il video della festa dello scorso anno: l’atmosfera che si respira è allegra, conviviale, aperta. Proprio quello che ci vuole per trascorrere una giornata serena!

(P.S.: noi di sicuro andremo a Vallerano ad assaggiare le sue castagne, e tu?)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

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    Carlo Ottobre 17, 2015

    la sagra è molto caratteristica e ben riuscita.
    L’unica cosa che non va è proprio perché è la sagra della castagna è che le castagne, pur vendute al cartoccio ad un prezzo irrisorio, siano nella stragrande maggioranza , bruciacchiate e difficili da mangiare.
    Forse consiglio di aumentare il prezzo del cartoccio, magari a 2€, ma curare la qualità. È un peccato che proprio la castagna sia penalizzata!
    C’è tanta concorrenza con gli altri paesi che fanno la festa della castagna, quindi bisogna darsi una mossa.
    È un mio consiglio spassionato.
    Coraggio, non ci vuole molto.
    Carlo

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      Claudia Boccini Ottobre 18, 2015

      Innanzitutto, grazie Carlo per il tuo commento!. Concordo con te: meglio spendere 1 € in più ed avere un buon prodotto che risparmiare per avere un cartoccio pieno di castagne immangiabili. Altra alternativa è… mettere qualcuno più esperto a fare il fuochista!
      In ogni caso, fa piacere vedere paesi purtroppo poco conosciuti come Vallerano riempirsi di vita in occasione delle feste tradizionali ed ancor più vedere la partecipazione appassionata di chi a Vallerano ci abita. Dopo la festa della castagne, ora aspetto di visitare di nuovo quella dei presepi statici, a dicembre!
      Grazie ancora!

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