L’ Arcipelago di Stoccolma e l’isola di Grinda

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L’arrivo a Grinda con il battello. Siamo a Sodra Grinda e da lontano appare il piccolo molo circondato da boschi

Grinda è una delle tante isole – riserva naturale che caratterizzano  l’Arcipelago di Stoccolma. Piccola, interessante dal punto di vista naturalistico, con un ristorante rinomato e la possibilità di soggiornarvi per periodi più o meno lunghi, è una delle mete più apprezzate sia dai cittadini di Stoccolma che dai turisti in visita nella Capitale svedese che vogliono – per una giornata – regalarsi una gita estremamente piacevole.

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Qui, invece, siamo a Nordra Grinda e questa è la “sala d’aspetto” del molo .

Per arrivare all’isola di Grinda noi siamo partiti la mattina alle 9.00 da Stoccolma con il battello Västan e dopo due ore ed un quarto di navigazione siamo sbarcati al piccolo molo di Sodra Grinda (nel post che ho scritto su come visitare l’Arcipelago di Stoccolma trovate tutte le informazioni utili sui battelli e su come utilizzarli). Grinda ha infatti due porti: Sodra Grinda (che sarebbe Grinda Sud), con frequenti battelli che vi attraccano e Nodra Grinda (Grinda Nord), molto più piccolo – quasi selvaggio –  e assai meno frequentato.

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Alcuni dettagli dell’isola di Grinda: mucche al pascolo, il pozzo, la segnaletica e… una toilette!

L’isola è un vero paradiso naturalistico con boschi di pini, rocce, scogliere a picco sul mare, terreni pianeggianti e pascoli ed è la destinazione ideale per chi vuole fare vacanze a contatto con la natura, lontano dallo stress cittadino, ma avendo a disposizione tutti i comfort della “civiltà”: ci sono sentieri sterrati, non circolano vetture, l’atmosfera è spartana ma non mancano acqua, luce, punti informativi e c’è la possibilità di soggiornarvi scegliendo se dormire in ostello, hotel o affittando uno dei graziosi capanni rossi, che spuntano nel verde del bosco a pochi passi dal mare (sono tutti dotati di cucina attrezzata  e 4-6 posti letto, ma hanno i bagni esterni e dovete ricordarvi di portare con voi la biancheria (oppure noleggiarla sul posto).

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Nell’isola di Grinda ci sono fattorie, ostelli ed alloggi che si possono affittare,  immersi nei boschi e connessi da una rete di sentieri

Abitata tutto l’anno da alcune famiglie di contadini e allevatori (non sarà difficile vedere pecore e mucche brucare tranquille nei prati)  Grinda è un piccolo microcosmo in cui i bambini sono liberi di giocare, gli adulti possono impegnarsi in attività sportive e nautiche, alcune spiagge sabbiose accolgono chi vuole fare il pieno di sole o un bagno nelle fredde acque del Baltico.

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in alto il porticciolo turistico di Grinda e il bistrò, in basso la zona camping dell’isola

Nonostante sia piccola, a Grinda non mancano alcuni esercizi commerciali: un bar-caffetteria-spaccio, un chiosco di gelati, una rivendita di generi vari che fa anche da centro informativo e di gestione degli alloggi, il bistrò Framfickan costruito in magnifica posizione sul porticciolo, il ristorante-hotel Wärdshus aperto in estate e nei week end e festività tutto l’anno – entrambi garantiscono un alto livello di cucina – ed anche una fattoria che in un paio di giorni della settimana vende la sua produzione casearia e orticola. Per chi arriva in battello ed è diretto all’hotel, il  servizio di trasporto bagagli avviene grazie ad un piccolo trattore, in tutti gli altri casi… si cammina lungo il sentiero!

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L’ex abitazione del direttore della Fondazione del Premio Nobel, ora ristorante-hotel Wärdshus

L’abitazione in stile art noveau che oggi ospita il ristorante-hotel Wärdshus era in origine la casa estiva del finanziere Henrik Santesson, primo direttore della Fondazione del Premio Nobel, che nel 1906 acquistò l’intera isola di Grinda per trascorrervi il suo tempo libero assieme alla sua famiglia. Il ristorante è rinomato per l’alta qualità del suo servizio e per la sua cucina semplice ma raffinata ed anche i costi sono all’altezza: un menù standard – un piatto unico con contorni, un dessert non costa meno dell’equivalente di 70€. E’ anche vero che l’ambiente è estremamente piacevole,  la vista incantevole ed il locale è pluripremiato: più volte ha ricevuto il titolo di miglior ristorante dell’Arcipelago. Poco distante dal ristorante c’è l’hotel, le cui stanze sono suddivise in quattro edifici in legno, ciascuna con arredo e tessili di alta classe e bagni en suite.

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gli interni del ristorante-hotel Wärdshus di Grinda

Grinda si gira tranquillamente a piedi in un paio di ore o poco più: la distanza da Sodra Grinda a Nordra Grinda è all’incirca di un paio di chilometri e ci si impiega, passeggiando lentamente, circa un’ora, un po’ di più se si fanno deviazioni verso il piccolo porticciolo (può ospitare fino a 100 imbarcazioni), verso il ristorante o verso il villaggio.

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in alto, gli edifixi dell’hotel, in basso, panorami marini e il centro informazioni-piccolo spaccio

Grinda appartiene alla Skärgårdsstiftelsens, la Fondazione del’Arcipelago di Stoccolma, che impone ai visitatori regole ferree: i fuochi si possono accedendere solo in aree ben delimitate, le imbarcazioni non possono sostare nel porticciolo più di due giorni consecutivi, nei bagni pubblici che si trovano spesso nei boschi non è possibile far defluire la carta igienica nel water insieme all’acqua di scarico ma va gettata in un apposito contenitore (si, va bene, questo non è elettrizzante, ma almeno così si preserva l’Arcipelago!).

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Il cartello di benvenuto che si trova a Sodra Grinda, con la pianta dell’isola

Per chi vuole essere ancora più a contatto con la natura, nella zona di Nordra Grinda c’è un’area per il campeggio libero, dotata di zone per barbeque, docce spartane, servizi ed  acqua corrente. L’atmosfera generale è di pace, tranquillità sebbene nelle giornate festive estive i turisti assedino la piccola isola e solo una volta partito l’ultimo battello l’isola si riappropri del silenzio. Il centro abitato più vicino è Vaxholm, che si raggiunge in traghetto in circa mezz’ora, dove ci sono negozi, supermercati e servizi.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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