L’arcipelago di Stoccolma in battello

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Come ho già detto, Stoccolma è una città d’acqua e lo è per la sua conformazione geografica ed urbanistica, per il suo essere un insieme di isole unite da ponti e connesse da battelli, per essere spartiacque tra il Mar Baltico ed il Lago Mälaren, per il suo essere città portuale e porto terminale di traghetti e crociere. Ma soprattutto lo è perché Stoccolma è inserita in un complesso di isole così vasto da far venire il capogiro: l’Arcipelago di Stoccolma racchiude circa 30.000 isole ed isolotti (non non ho sbagliato, proprio trentamila! – fonte ) disseminati nel Mar Baltico in un’estensione che raggiunge gli 80 km ed è un insieme unico, difficilmente immaginabile: la natura ritrova qui la potenza ancestrale e l’aspetto selvaggio e sì, se fate un viaggio a Stoccolma dovete assolutamente programmare almeno una giornata di escursione per visitare l’Arcipelago di Stoccolma in battello (considerato il clima svedese, decisamente meglio da maggio a fine settembre).

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Un’escursione nelle isole – ce ne sono di grandicelle, piccole e microscopiche, poco più che scogli con un po’ di erba e qualche albero – crea un effetto particolare: scivolando sull’acqua con il battello il paesaggio attorno scorre come tanti fotogrammi di un film e la sensazione è proprio quella di essere parte inconsapevole di un documentario naturalistico in cui gli attori protagonisti sono la natura, l’acqua, le barche che veleggiano lente, gli uccelli e le tante piccole deliziose casette colorate, spesso con imbarcaderi-miniatura, che dominano le anse dell’arcipelago abbarbicate sulle rocce. Da Stoccolma si costeggia l’isola di Djurgården, si passa davanti al Fotografiska Museet, al terminal delle crociere delle Viking Line ed ai quartieri residenziali della città: se non fossimo saliti a bordo, non avremmo mai visto la fontana”God, our Father, on the Rainbow” dello scultore svedese Carl Milles in Naka Strand, ne’ tanto meno, le ville imponenti e lussuose che si nascondono tra gli alberi  appena fuori la città.

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Pian piano che si esce dall’abitato, i boschi prendono il sopravvento e si iniziano a vedere le tante piccole isole che caratterizzano l’Arcipelago di Stoccolma: in alcuni tratti il mare assomiglia più ad un placido lago solcato da barche a vela, veloci motoscafi, kajak e barche a remi. L’incanto finisce quando accanto passano le gigantesche navi da crociera o i ferry che connettono Stoccolma con le Repubbliche Baltiche, ma ci vuol poco, davvero poco, solo il tempo che il battello ritrovi il suo assetto dopo il dondolìo incessante dovuto al passaggio delle navi, per ritrovare il filo della fiaba e riempirsi gli occhi di meraviglia.

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Per visitare l’Arcipelago di Stoccolma in battello, dovete recarvi ai moli di Strömkajen (è il molo su cui affaccia anche il Grand Hotel di Stoccolma) o di Nybrokajen (poco più avanti, è accanto al Berzelli Park): entrambi nel centro della città, raggiungibili in metropolitana (fermata Kungsträdgården, capolinea della linea blu, e poi a piedi) o con i bus 1 e 2 . I battelli turistici, quelli che vi portano a visitare l’Arcipelago con visite guidate, partono per lo più da Nybrokajen.

Una volta deciso dove volete andare e quali sono gli orari più confortevoli per voi (se vi è possibile, programmate la gita in una giornata di sole o, comunque, non piovosa), non dovete far altro che andare alla biglietteria e chiedere a quale molo attracca il vostro battello, ben segnalato da numeri: i biglietti li farete direttamente a bordo una volta partita la nave.

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La flotta navale è estremamente differenziata e può contare su potenti traghetti o moderni aliscafi ma da maggio a settembre vi vi potrà anche capitare di salire a bordo di piccoli battelli di legno che sembrano usciti dritti dritti da una cartolina del 1900: come è successo a noi, che per il nostro viaggetto fino all’isola nonché riserva naturale di Grinda siamo saliti a bordo del Västan, un vaporetto bianco con le modanature di legno lucido, che ha reso l’esperienza ancora più intrigante (ed è proprio dal Västan che la mia macchina fotografica è caduta nel Baltico, portando con se la scheda di memoria con tutte le foto fatte nei giorni precedenti, uff!)

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 Qualche informazione utile per visitare l’Arcipelago di Stoccolma:

  • programmate una giornata intera: le isole più interessanti sono ad almeno due ore di navigazione da Stoccolma;
  • vestitevi comodi e con il sistema “a cipolla”: nell’Arcipelago il tempo cambia velocemente e avere un pile o una felpa a disposizione, così come una giacca impermeabile, è indispensabile se inizia a spirare il vento freddo del nord. Vi saranno altrettanto utili scarpe basse e resistenti (scarponcini da trekking meglio) se decidete di scendere nelle isole riserva naturale, dove non ci sono strade asfaltate;
  • tra le compagnie di navigazione che servono l’Arcipelago, per andare all’isola di Grinda noi abbiamo preferito utilizzare all’andata la pubblica Waxholmsbolaget (è la stessa compagnia che gestisce il piccolo battello Djurgården che fa la spola tra la città e l’isola dei Musei) per utilizzare il battello storico Våstan, mentre al ritorno abbiamo utilizzato la compagnia Strömma (con la motonave Cinderella, veloce);

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  • prendete all’ufficio informazioni di Strömkajen o Nybrokajen (i due moli principali da cui partono i battelli) gli orari delle navi. Come è normale in Scandinavia  – e come dovrebbe essere ovunque, anche qui in Italia – gli orari sono rispettati al minuto quindi se non volete perdere il battello preoccupatevi di essere al molo per tempo (e se succede a Stoccolma, pazienza, ma se siete su un’isola poco abitata non è certo divertente!) ;
  • i biglietti si fanno a bordo, preferibilmente con carta di credito, no Diners, ma accettano anche il contante. Ricordatevi di non buttare il biglietto del battello per nessuna ragione, perché dovrete consegnarlo al momento dello sbarco al personale (se non lo avete, dovrete pagarlo di nuovo). I biglietti hanno costi variabili in base alla distanza. Ad esempio, noi per andare a Grinda abbiamo speso 90 SEK a testa per tratta con la compagnia Waxholmsbolaget, di più al ritorno (ma abbiamo fatto una sosta a Vaxholm, dove ci siamo fermati per visitare la cittadina, fare una merenda-cena ed entrare nel negozio di arredi Magazinet per poi riprendere il battello e tornare a Stoccolma);

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  • quando programmate il vostro viaggio nell’Arcipelago di Stoccolma, verificate bene la meta dove sbarcare: solo alcune isole hanno infrastrutture per il turismo come hotel, ristoranti, negozi, ostelli e B&B, alcune sono scarsamente abitate ed altre hanno porticcioli naturali che vengono serviti dai battelli di tanto in tanto ed altre ancora sono… natura selvaggia, animali e nessuna presenza umana (si raggiungono con imbarcazioni private e sono perfette per godere l’arcipelago nella sua veste più selvaggia!);
  • molto utile, a mio parere, la pagina riepilogativa della compagnia Waxholmsbolaget che indica per ogni destinazione i servizi offerti dalle diverse destinazioni, con orari e suggerimenti per gite giornaliere;

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  • da leggere, prima di partire e per organizzare al meglio l’escursione, il sito della Skärgårdsstiftelsens, la Fondazione del’Arcipelago di Stoccolma, che gestisce 40 isole-riserva naturale, con infrastrutture alberghiere e attività educative;
  • un solo giorno di vista dell’arcipelago non vi basta? Sono pienamente d’accordo con voi e quindi, se potete, prenotate in tempo in uno degli ostelli e hotel presenti nelle principali isole: dormire una notte con solo i boschi ed il mare attorno a voi sarà un’esperienza fantastica!
  • se è vostra intenzione visitare più isole e dedicare più giorni all’Arcipelago di Stoccolma, per risparmiare sui costi di trasporto potete potete acquistare la tessera Båtluffarkortet, conosciuta anche come Island Hopping Pass, che per 5 giorni permette viaggi illimitati sui battelli che solcano le acque dell’arcipelago di Stoccolma al costo di 420 SEK più 20 SEK per la tessera magnetica, riutilizzabile;

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  • sui  moli delle isole meno trafficate per avvertire i battelli che avete intenzione di salire a bordo (è l’equivalente di suonare il campanello il bus per “prenotare la fermata”)  troverete un alto palo con un cerchio mobile in alto; dovete mettere il cerchio mobile in posizione verticale per avvertire che avete intenzione di salire a bordo del prossimo battello. Poiché spesso ad un unico molo attraccano contemporaneamente più battelli (soprattutto negli scali più trafficati, come ad esempio a Vaxholm, è bene chiedere sempre conferma all’equipaggio sulla destinazione del battello prima di salire a bordo;
  • per raggiungere molte delle isole più lontane dell’Arcipelago di Stoccolma in battello, dovrete fare scalo e cambiare traghetto, quindi studiatevi bene gli orari;

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  • sui battelli c’è quasi sempre una caffetteria-ristorante, mentre non tutte le isole hanno negozi dove acquistare qualcosa da mangiare o ristoranti: se è questa una delle vostre mete, organizzate un pranzo al sacco;
  • ricordatevi che a Stoccolma i negozi chiudono per le 19.00 ed anche la maggior parte dei ristoranti terminano il servizio ai clienti abbastanza presto: se tornate con l’ultimo battello della sera, preoccupatevi di avere qualche cosa per la cena;

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  • se volete “stare comodi” e non pensare a nulla ed il budget è l’ultimo dei vostri problemi, la soluzione migliore per visitare l’Arcipelago di Stoccolma in battello è partecipare ad una delle escursioni guidate che vi permettono di raggiungere le isole più interessanti dell’Arcipelago con una guida che che vi spiega tutto quel che c’è da sapere e  scendendo di tanto in tanto. In questo caso, dal molo di Nybrokajen di Stoccolma partono le escursioni della compagnia Stromma. Potete scegliere tra tante destinazioni ed anche pacchetti tutto incluso, come l’escursione top da 11 ore, inclusa escursione guidata, pranzo e cena e pausa caffè. Top anche nel prezzo, va detto 🙂 : 1395 SEK a persona!

Cosa fare una volta raggiunta la vostra isola di destinazione? Dipende dall’isola, innanzitutto: se votata al turismo troverete sentieri segnalati da percorrere, noleggi di kajak o imbarcazioni, esperienze alla scoperta della natura, addirittura ristoranti stellati dove assaggiare la tipica cucina svedese rivisitata. Alcune sono più o meno adatte alle famiglie con bambini, altre a sportivi e amanti della natura, in ogni caso sono tutte un piccolo paradiso! Nel prossimo post vi racconto la nostra esperienza a Grinda, isola riserva naturale… ci è piaciuta tantissimo e se un giorno torneremo a Stoccolma in estate l’idea è di fermarci almeno una notte, per viverla  quando i turisti giornalieri sono andati via.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

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    ALESSIA Luglio 10, 2017

    Ciao Claudia,

    intanto grazie per tutte le informazioni interessanti che hai condiviso;

    mi permetto di disturbarti per sapere se avessi un consiglio da darmi, saro’ a Stoccolma questo 18 luglio, come scalo della crociera msc, mi piacerebbe visitarla magari in battello questo tour mi é sembrato un bel compromesso ww.stromma.se/en/stockholm/sightseeing/sightseeing-by-boat/under-the-bridges-of-stockholm; Tu pensi possa essere carino da abbinare poi ad una visita in città? Hai qualche consiglio da dispensare?

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      Claudia Boccini Luglio 10, 2017

      Si, assolutamente da fare (lo abbiamo fatto anche noi!) e ti aiuta ad avere una visione di Stoccolma generale ma completa, in poco tempo, in modo da consertirti di visitare con più attenzione la zona di Gamla Stan prima di tornare a bordo. Non so bene quanto è il tempo di scalo di MSC, ma se non hai più di 5-6 ore, è perfetta. Potresti anche abbinare un giro su uno dei sightseeing bus, in modo da vedere Stoccolma sia dall’acqua che dalla terra ferma. Non credo che farai in tempo (c’è sempre una fila lunghissima) ma se puoi vai sull’isola dei Musei per visitare il Vasa (un dramma trasformato in un successo, in ogni caso il vascello è stupendo).
      Ciao!

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