TTG Incontri di Rimini: riflessioni sparse di una blogger

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Sono passati 5 giorni dalla fine del TTG Incontri di Rimini e finalmente riesco a fare chiarezza su quanto vissuto con un minimo di serenità e di distacco. Per chi non è del”mestiere”, il TTG Incontri di Rimini è la fiera internazionale dedicata al turismo che annualmente si tiene nella città romagnola in ottobre: turismo a tutto tondo, non solo agenti di viaggio o tour operator, nel cui format da tre anni a questa parte trova spazio anche il TBDI (Travel Blog Destination Italy, scusate tutte queste sigle, acronimi e parole in inglese, ma oramai è la lingua dei commerci, degli affari e degli incontri), una sorta di “fiera nella fiera” dedicata ai travel blogger italiani ed internazionali che ha il suo momento più importante nel Meet Your Blogger Day, un’intera giornata dedicata all’interscambio tra travel blogger, Enti del turismo ed imprese turistiche, evento a cui mi sono accreditata appunto come travel blogger.

Non a caso ho evitato di scrivere “a caldo”, appena rientrata a Roma: probabilmente il mio resoconto-racconto sarebbe stato influenzato da alcuni piccoli inconvenienti che, razionalmente, vanno comunque messi nel conto in un evento di tali proporzioni e che vede 300 blogger arrivare da tutto il mondo, ciascuno con il suo bagaglio di conoscenze, capacità e aspettative. Tanto per dire: se, come mi ero ripromessa, avessi scritto questo post sul treno che mi riportava a Roma, probabilmente avrei sottolineato in modo poco obiettivo la sera in cui, invitati ad un evento con aperitivo, ci siamo ritrovati a guardare i tavoli del buffet desolatamente vuoti e abbiamo dovuto ripiegare su una pizza collettiva da Rosso Pomodoro (per fortuna, a Rimini i locali dove cenare non mancano nemmeno in bassa stagione!): oggi, a distanza di qualche giorno, posso dire che la “pizza di salvataggio” è stata uno dei momenti più belli del TTG-TBDI e la possibilità di rilassarmi tra amici, ritrovarmi con persone che non vedevo da tempo e conoscerne di nuove, è stata impagabile! Altrettanto, avrei finito per segnalare negativamente il caos –  fisiologico e comunque possibile per la teoria dei grandi numeri –  che può esserci quando 300 blogger ed oltre 100 operatori si devono incontrare senza conoscersi, unico filo di Arianna una fotocopia con su disegnata una “battaglia navale” dove ad ogni casella corrisponde ad un tavolino numerato.

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Ma cosa è il TTG Incontri di Rimini, come è strutturato il TBDI,  come si svolge la giornata del Meet your Blogger, perché ho speso due preziosissimi (*) giorni di ferie per essere presente a Rimini nonostante sia il terzo anno di fila che ci vado?

  • Il TTG Incontri di Rimini, sebbene quest’anno io abbia avuto la sensazione che ci fosse meno “movimento” ed anche meno operatori  – impressione però smentita dai dati rilasciati dall’organizzazione: il 52° TTG Incontri ed i correlati saloni dell’hotellerie e della vita all’aria aperta Sia Guest e Sun, che si sono svolti contemporaneamente, hanno visto la presenza di ben 63.045 visitatori professionali, con un incremento del +4,8% rispetto al 2014 (fonte: comunicato stampa TTG) – è un grande contenitore dove trova spazio tutto ciò che è turismo: tour operator, agenzie di viaggio, grandi brand del turismo internazionale, operatori di settore o imprese dell’indotto, rappresentanze estere o regionali, agenzie di comunicazione.
  • Andare al TTG Incontri di Rimini significa avere l’opportunità di trovare, tutte insieme in un unico luogo, le destinazioni turistiche più ambite, poter parlare con esperti, trovare materiale altrimenti difficile da reperire. Questo è stato l’anno di Expo 2015 e per molti è diventato quasi normale vedere padiglioni e stand di Paesi lontani uno vicino all’altro, tuttavia prima ancora dell’evento milanese il TTG Incontri di Rimini metteva insieme Paesi lontani, culturalmente o politicamente (vedere a poca distanza gli stand di Stati Uniti e Cuba, Israele e Emirati Arabi, Egitto e Giordania fa ancora un certo non so che!).
  • Non è solo interessante ma anche divertente andare in giro tra i diversi padiglioni: sono molti gli espositori che arricchiscono e rendono più appetibile la loro offerta con piccoli spettacoli, esibizioni, cooking show (ah, le praline di cioccolato preparate al momento dallo chef pasticcere della Scuola del Cioccolato Perugina nello stand dell’Umbria…), assaggini e brindisi, pupazzi a misura umana (vista la mia foto con Prezzemolo, la mascotte di Gardaland?), omaggi e regalini (hanno spopolato i cappelli di paglia del Brasile, peccato che ho dimenticato il mio in hotel!).
  • Negli stand delle Regioni italiane, alcuni piccoli ed essenziali, altri mega-galattici (enorme quello del Friuli Venezia Giulia, notevole quello del Veneto con un profilo che richiama il Ponte di Rialto, iper-sovra-dimensionati quelli della Calabria, della Campania e della Lombardia, efficiente quello del Trentino, apparentemente più piccolo rispetto ad altre edizioni quello della Toscana), c’è la possibilità di avere  informazioni e prendere materiale gratuito per pianificare viaggi futuri e per approfondire la conoscenza di territori poco noti.
  • Sebbene il TTG Incontri di Rimini sia rivolto ad operatori di settore, anche i semplici curiosi possono trascorrere una giornata intera “viaggiando” con la fantasia e scoprendo le nuove frontiere del turismo: una sezione dell’evento, il TTG Next, è infatti dedicato alle start-up innovatrici che mettono la tecnologia informatica e la comunicazione social a servizio delle imprese di settore. Forse, in assoluto, è stato il settore che più mi ha incuriosito e interessato: quasi tutti giovani, gli startuppers sono entusiasti, motivati, protesi verso il futuro, in alcuni casi perfino troppo innovativi  ed anticipatori e costretti a confrontarsi con l’inamovibile burocrazia italiana o con operatori legati ancora ad un sistema obsoleto di fare turismo che obtorto collo si trovano costretti ad accettare la fine delle rendite di posizione e delle pseudo-caste. Peccato solo che l’area riservata alle start-up fosse piuttosto defilata e poco attraente (abbastanza buia, poco segnalata e con stand fin troppo essenziali: li trovavi se sapevi cosa cercare, di certo non ti ci imbattevi casualmente durante il tuo percorso di visita).
  • In questo movimento fluido di professioni, metodi e conoscenze si inseriscono i travel blogger (o, più in generale, la figura del blogger, visto che all’evento era presente una rappresentanza di food e fashion blogger), in quanto promotori di destinazioni turistiche. Un travel blogger è infatti un attore professionista a servizio del turismo, attraverso il suo racconto prendono vita storie fatte di persone; le sue foto ed i suoi video illustrano itinerari, luoghi poco noti, abitudini e tradizioni; la sua divulgazione corre lungo le tag-line di facebook e di twitter (per non parlare di tutti gli altri social media conosciuti ed utilizzati dai blogger) ed è in grado di contribuire al successo di una località rispetto ad un altra. Sulla promozione dell’etica e della professionalità del blogger punta l’Associazione Italiana Travel Blogger- AITB, presente al TTG Incontri di Rimini in partnership con l’Associazione italiana start-up turismo: poiché (fortunatamente, aggiungo) non c’è nessun ordine, patentino o sovrastruttura burocratica ad attribuire il titolo di blogger e chiunque –  purché possieda le competenze e le capacità informatiche, tecniche, gestionali e letterarie necessarie – può diventarlo, l’AITB ha redatto un innovativo codice etico che gli associati – blogger professionisti o comunque che hanno intenzione di diventarlo – si impegnano ad osservare scrupolosamente.
  • All’interno del TTG Incontri di Rimini, il TBDI costituisce un momento di incontro collettivo e l’occasione per approfondire tecniche di blogging e marketing grazie alle conferenze tenute da blogger di particolare rilievo internazionale,  per confrontarsi, conoscersi, studiare strategie e progetti comuni. Un grande contenitore da cui, ciascuno, può prendere quel che più interessa o di  cui necessita.
  • Di particolare rilievo è invece la giornata del Meet Your Blogger, che si è tenuta venerdì 9 ottobre 2015, un momento di incontro-confronto tra esponenti di enti ed imprenditori del turismo, agenzie di comunicazione e blogger. Visto da fuori, può apparire come un grande momento caotico, quasi un girone dantesco: appuntamenti serrati (addirittura è possibile avere un appuntamento ogni quarto d’ora), qualche fila davanti agli operatori più gettonati, solo poche decine di minuti per raccontare se stessi, il proprio blog, i propri progetti prima di cominciare di nuovo con un altro appuntamento. Ho assistito a scenette buffe (e, a dirla tutta, in alcuni casi pure un po’ inquietanti): blogger ipertecnologici con Ipad al seguito su cui scorrevano gallery di foto, percentuali, numeri ed istogrammi, pronti ad illustrare statistiche con la medesima sicurezza di un amministratore delegato in Assembla plenaria; blogger determinate, entusiaste o sognanti che sorridevano a chiunque avesse una macchina fotografica (o uno smartphone, un Ipad, una telecamera o qualcunque altra cosa facesse click!); giovanissimi blogger rampanti con listino prezzi delle attività di comunicazione al seguito; altri che ancora non si capacitavano di dove fossero e si aggiravano perplessi tra un tavolino e l’altro, mentre alcune tenerissime mamme blogger con cuccioli (e mariti pazienti) al seguito alternavano appuntamenti a poppate e pappe.
  • Il Meet Your Blogger è forse il momento più importante dell’intero TBDI: l’incontro con la controparte istituzionale e/o commerciale, con quella che – in alcuni casi – potrebbe trasformarsi in committenza a cui sottoporre progetti di valorizzazione territoriale o, comunque, con cui si potrebbe instaurare una collaborazione a lungo termine, è emozionante per più motivi: ci si mette in gioco, si sperimentano le modalità di approccio con referenti istituzionali, si è necessariamente costretti a far chiarezza del proprio operato, della propria “mission“,  per poter concentrare in 15 minuti i propri talenti, il proprio progetto di blog e di blogger e la propria capacità di rendersi interessanti. E’ un seme, quello che si getta, ed è una piantina che può attecchire oppure no, ma senza terreno fertile sarebbe impossibile anche solo pensare di farla crescere.

Questo del 2015 è stato il mio terzo TTG-TBDI, anzi il quarto, se considero anche il warm-up di Roma della primavera scorsa, ed una cosa ho chiara: per quanto ci possano essere elementi migliorabili – come in ogni grande evento, difficile far filare liscio ogni dettaglio – e nonostante alcuni vincoli possano essere davvero eccessivi (tre giorni di presenza obbligatoria sono esageratamente troppi, soprattutto per chi lavora  – d’altra parte, di blogging “nudo e puro” sono pochissimi quelli che ci campano) è comunque un appuntamento che, per numero di partecipanti, per varietà di proposte, per apertura all’innovazione, per possibilità di incontri, rappresenta un unicum nel panorama italiano.

(*) i miei giorni di ferie sono contingentati, pochi e mi servono per viaggiare, quindi  sono preziosissimi!

(questo post ha richiesto oltre 4 ore di lavoro tra scrittura, elaborazione fotografica, editing, ricerca e verifica dati)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

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    Roberta - Turisti per Sbaglio Ottobre 22, 2015

    Buongiorno Claudia,
    non sapevo della presenza obbligatoria per tutta la durata della fiera… Un bell’impegno, non c’è che dire. Posso chiederti se le sessioni “Meet your blogger” sono aperte a tutti i blogger e se sono “concrete”, cioè si prendono contatti prima con gli operatori e sono quindi incontri ben mirati, diresti che hai raggiunto i tuoi obbiettivi? O alla fine si tratta di una positiva esperienza di “networking” con altri blogger?

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      Claudia Boccini Ottobre 22, 2015

      Ciao Roberta, innanzitutto grazie per esser passata suo blog ed aver lasciato un commento! Si, vero, l’impegno dei tre giorni è abbastanza impegnativo, soprattutto in termini di ferie da dover chiedere in ufficio perché, a meno di non essere tra i pochissimi che con un blog ci riescono a vivere, per il resto bisogna pur lavorare!Nello specifico: le sessioni meet your blogger sono aperte a tutti i blogger partecipanti e per fortuna quest’anno tutti potevano accedere agli appuntamenti tramite sistema di prenotazione con agenda elettronica; all’80% gli incontri sono utili per prendere contatti con rappresentanti di Enti, agenzie e strutture turistiche ed eventualmente proporre progetti (il restante 20% dei partecipanti invece – ahimè – non ha ben chiaro cosa sia un blogger e come possa essere utile per promuovere e collaborare alla strategia di comunicazione della sua attività). Ti posso dire che già a distanza di un paio di settimane, qualche contatto inizia a trasformarsi in qualcosa di più concreto di un semplice scambio di biglietti da visita ma tieni presente che noi, con il nostro blog, siamo mirati ad un target ben definito e non tutte le proposte sono adeguate. Come sempre, bisogna aver chiara la propria mission ed in base a quella cercare gli appuntamenti adeguati. In linea generale, comunque, è un’esperienza assolutamente da provare.
      Se hai altre domande, sono qui!

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