Andiamo prendere un caffè a Vienna?

Ora so bene che i puristi delle italiche miscele inarcheranno le sopracciglia e me ne diranno di tutti i colori ma io devo confessarlo pubblicamente: io adoro il caffè austriaco, la sua cremosità ed i tanti modi che ci sono di servirlo (molti più che in Italia!) ed ogni volta che vado a Vienna rinnovo con rinnovata passione  il rito del kleiner schwarzer seduta ad una delle tante belle caffetterie che ci sono nella capitale austriaca. Per cui se mi invitate a prendere un caffé a Vienna, state certi che vi dirò subito di sì!

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Il caffè a Vienna è una tradizione pluri-centenaria e il suo ingresso nella città imperiale sembrerebbe risalire nientemeno che all’Assedio che i turchi imposero alla città: la leggenda vuole che gli  al momento della ritirata lasciassero sul campo di battaglia alcuni sacchi di preziosi chicchi, prontamente utilizzati dai viennesi. In ogni caso, sembra che la prima caffetteria viennese (“Zur blauen Flasche”, la bottiglia blu) sia stata aperta nel 1683 e da allora di caffè, a Vienna, ne se sono fatti davvero tanti, piacevole sosta da gustare tranquillamente seduti mentre si legge un libro, un giornale o si scambiano quattro chiacchiere sui fatti locali.

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La differenza tra un caffè italiano ed uno austriaco risiede infatti anche nello spirito con cui si gusta la corroborante bevanda: se a Roma la prassi è bere rapidamente un caffè al banco, gesto meccanico volto più a soddisfare un bisogno fisiologico di energia, prendere un caffè a Vienna significa regalarsi  un momento di relax e di introspezione. Se poi accanto ad una tazza di caffè ci si affianca un trancio di torta golosa, di quelle che sfornano solo Vienna, difficile avere rimpianti della veloce versione “all’italiana”.

Ecco sento già le voci di sottofondo che mi vogliono convincere che “il caffè austriaco non ha nulla a che vedere con l’espresso italiano, è brodoso, lungo, manca di corpo e di sostanza” . Mi spiace contraddirvi: le torrefazioni austriache non hanno nulla da invidiare a quelle italiane, le miscele sono aromatiche, robuste o intense e la tostatura può essere più o meno prolungata. Non dimentichiamo, poi, che i chicchi di caffè che dall’oriente arrivavano a Vienna transitava per Trieste, allora porto austriaco, e che non è un caso se ancora oggi molte delle torrefazioni italiane più famose nel mondo hanno la propria sede proprio nella città di Italo Svevo.

La Julius Meinl è una delle più note torrefazioni austriache (si riconosce per il logo con la sagoma del bambino con il berretto alto), produce numerose miscele incluse quelle speciali per l’espresso all’italiana ed il suo caffè è servito in molte caffetterie di Vienna, così come molti locali cittadini offrono miscele Hausbrandt (che nonostante il nome possa fuorviare, è una ditta originaria di Trieste!). Si trovano poi negozi che servono Segafredo, Illy e Lavazza. Quindi non venitemi a dire che a Vienna il caffè non è buono come quello italiano!

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Quello che invece cambia, rispetto alle nostre abitudini, sono i diversi modi di servire il caffè: più o meno ristretto, con crema o schiuma di latte, panna, latte. Per evitare confusioni, vediamo insieme cosa chiedere se volete prendere un caffè a Vienna (o in generale in Austria) e ricordatevi che quando c’è la parola “brauner“, significa che c’è sempre del latte di mezzo:

  • Espresso: chiedetelo se volete il caffè più simile a quello cui siamo abituati a bere al bar in Italia. Abbiate l’accortezza, se lo volete particolarmente ristretto, di chiedere un “kleine espresso”, un piccolo espresso. Le macchine per il caffè austriaco sono infatti calibrate per una quantità leggermente maggiore di liquido;
  • Kleiner schwarzer: un caffè normale (attenzione: il quantitativo riempie la tazzina fin quasi all’orlo);
  • Kleiner brauner: come il kleiner schwarzer, ma con l’aggiunta di un goccio di latte intero (paragonabile al nostro caffé macchiato);
  • Grosser brauner: è la versione doppia del caffè macchiato, servita in una tazza più grande;
  • Verlängerter schwarzer: caffé allungato con acqua calda, servito in tazza grande;
  • Verlängerter brauner: caffé allungato con acqua calda, servito in tazza grande con un goccio di latte intero;
  • Melange: caffè lungo servito con latte e schiuma di latte, lontano parente del cappuccino;
  • Kleine shale gold: versione di dimensioni ridotte del melange, servito in una tazzina da caffè;
  • Franziskaner: come il melange ma più goloso, perché al posto della schiuma di latte c’è la panna montata;
  • Kaffee Verkehrt: latte e caffè, in genere servito in bicchieri alti
  • Einspänner: caffè guarnito con panna montata, servito nella tipica tazzina di vetro e con zucchero  servito a parte;
  • Kapuziner: non è un cappuccino come lo intendiamo noi ma un caffè doppio con una dose di panna montata. In ogni caso, buonissimo e goloso!
  • Obermayer: un caffé doppio nel quale viene aggiunto, facendolo scivolare sul dorso di un cucchiaino, del latte intero bollente;
  • Überstürzter Neumann: un tazza grande viene riempita di panna montata, sulla quale viene versato un caffè doppio;
  • Cappuccino (si, c’è anche a Vienna!): caffé lungo con latte bollente e schiuma di latte, servito con cacao in polvere;
  • Caffè Latte: caffè con tanto latte e schiuma di latte, servito in un bicchiere alto con un cucchiaino lungo per mescolarlo al momento.

e, poi, ci sono le specialità alcoliche o più simili a dessert:

  • Fiaker: un caffè normale servito in una tazzina di vetro con l’aggiunta di una dose di rum (ottimo in inverno!);
  • Maria Theresia: un caffé doppio servito con liquore all’arancia e panna montata. Indispensabile il bicchiere in vetro a calice!
  • Wiener Eis Kafee: perfetto per l’estate, è preparato con caffè freddo arricchito di gelato alla vaniglia e crema montata. Un vero peccato di gola!
  • Mazagran: un caffè doppio raffreddato con cubetti di ghiaccio e arricchito con liquore di ciliegie Maraschino. Anche questo è d’obbligo servirlo in un bel bicchiere di vetro;
  • Gerhürter Eiskafee: gelato alla vaniglia affogato nel caffé viene mescolato con panna montata. Un dessert, in pratica!

Ricordatevi poi che potete prendere un caffè a Vienna senza fretta: estate o inverno, potete star seduti a sorseggiare il vostro caffè senza che nessuno vi solleciti ad alzarvi per andare via; inoltre, molte sono le caffetterie con il free wifi. Se volete altre informazioni sulla capitale Austriaca, potete trovarle nell‘introduzione a Vienna  (ed in fondo trovate tutti gli altri post sulla città) o anche sul sito del turismo viennese.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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