Utili in viaggio: abbigliamento contro la pioggia

Ciao a tutti da Francesco. Blogger o non blogger, quando piove il fastidio è di tutti: inutile cercare di  illudersi  che “…se la pioggià cadrà, più divertente ancor sarà“, come canticchiava allegramente Claudia quando andava agli scout e nel corso di un’uscita arrivava l’acquazzone perfetto, quello tuoni-fulmini-saette che ti getta addosso triliardi di milioni di litri d’acqua al secondo e ti infradicia fin nelle mutande. E loro cantavano! Ah! La pioggia farà bene all’agricoltura, laverà le strade, pulirà l’aria ma è davvero una grande scocciatura! Che si amplifica ancor di più quando siamo in viaggio perché oltre agli inconvenienti classici si aggiunge lo sconforto (si può dire, la rabbia? Io veramente userei un’altro termine…) di non poter seguire il programma di marcia e di visite (o, in ogni caso, lo rende assai più complicato). Cosa fare, allora, in caso di pioggia? Come attrezzarsi in viaggio per limitare i danni e restare caldi e all’asciutto? Qual è il miglior abbigliamento contro la pioggia?

  • portate sempre con voi un ombrello (si, anche se andate in Paesi caldi e assolati, al più lo usate come parasole 😉
  • mettete in valigia un paio di scarponcini idrorepellenti (o direttamente un paio di stivali di gomma se la vostra meta è invece un Paese notoriamente piovoso) e sempre un paio di scarpe di ricambio, perché se le scarpe che indossate sono bagnate difficilmente riusciranno ad asciugarsi bene per il giorno successivo;
  • attrezzatevi con una giacca o un leggero poncho impermeabile, meglio se ripiegabile in modo da tenerlo in borsa o nello zaino per ogni necessità. Ce ne sono di tutti i colori ed anche in fantasia sfiziose per le gentil viaggiatrici;
  • non disdegnate di aggiungere al vostro abbigliamento contro la pioggia un cappello impermeabile e idrorepellente che, in caso di acquazzoni lievi, potrà validamente sostituire l’ombrello. Il cappello impermeabile è d’obbligo per le signore con i capelli mossi o ricci, che hanno la brutta caratteristica di diventare ingovernabili con l’umidità e avranno quindi bisogno di cure speciali una volta tornati a casa o in hotel (mi suggerisce Claudia: coccolateli con un impacco di crema nutriente da spalmare su tutta la lunghezza dei capelli non bagnati, poi avvolgeteli in un asciugamano morbido e aspettate 15 minuti, quindi seguite la routine shampoo-balsamo come sempre);
  • se il vostro viaggio è in realtà un trekking con zaino al seguito, premunitevi di un abbigliamento contro la pioggia specifico e quindi di un poncho che abbia misure tali da coprire anche lo zaino;
  • per scongiurare il rischio di cattivi odori e muffe, ricordatevi sempre di far asciugare bene gli indumenti antipioggia prima di ripiegarli o riporli;
  • se dopo frequenti utilizzi dovessero perdere l’impermeabilizzazione, provvedete a ripristinarla con l’apposito spray impermeabilizzante, in vendita in ferramenta o nei grandi brico-center.

rain collage

La mia selezione di abbigliamento contro la pioggia, impermeabile e pratico da portare in viaggio? Eccola qui!

(partendo dall’alto a sinistra e continuando in senso orario)

  1. mantella impermeabile di alta qualità, in tessuto sintetico morbido che non intralcia i movimenti; caratteristico il manicotto fissato sul davanti per tenere asciutte ed al caldo le mani. La parte davanti è più lunga per coprire di più in caso di pioggia a vento o di utilizzo in bicicletta
  2. per escursionisti veri il giaccone impermeabile con catarifrangenti di sicurezza: aprendo delle chiusure in velcro compare sulle spalle un’estensione che accoglie i grossi zaini da trekking. Non si tratta di un poncho ma di un vero e proprio impermeabile con le maniche, una coulisse in vita ed il cappuccio (sembrerebbe particolarmente comoda la visiera trasparente antipioggia, che consente di vedere con facilità il cammino da percorrere);
  3. per chi vuole essere elegante in viaggio anche se piove, vengono in soccorso gli impermeabili antipioggia di Reisenthel, in vendita in numerose fantasie (a me piacciono molto questi due in foto, il bianco/nero con grafismi tribali ed il rosso a pois). Provvisti di una custodia in cui riporli, sono leggeri, pratici, non troppo lunghi per potersi muovere con agilità e in misura unica;
  4. da veri lupi di mare (o da viaggiatori senza paura) il cappello tipo pescatore da pioggia da ripiegare e portare nello zaino o nella borsa: da notare la parte posteriore più lunga, che drena a terra la pioggia (ma ricordatevi di indossarlo su un poncho oppure di alzare la falda posteriore, altrimenti vi inzuppate la schiena!)
  5. il cappello da pioggia unisex, in tanti colori, darà un tono allegro e chic ai vostri itinerari da turisti sotto la pioggia. Se volete farvi notare,  il cappello rosso o quello giallo curry fanno per voi!
  6. (dai, fatemi sorridere!) un cappottino impermeabile farà la felicità dei padroni dei piccoli viaggiatori a 4 zampe, leggero e con bande riflettenti: ha perfino il suo bravo cappuccio!
  7. per trekking ed escursioni il telo-poncho in tessuto pesante si rivela utile per mille necessità: oltre ad essere indossato come un poncho, può essere steso in terra per isolarsi dall’erba bagnata, trasformato in riparo di emergenza grazie  ai 4 anelli agli angoli che permettono di agganciarlo a rami o sostegni con l’aiuto di cordini;
  8. il classico poncho per pioggia in tessuto pesante e idrorepellente permette di non bagnarsi anche se piove con intensità ed ha fasce riflettenti utili di notte. Abbastanza ampio da coprire con comodità una borsa portata a tracolla.

Ed ora, tutti insieme e in coro: se la pioggia cadrà, se la pioggia cadrà, più divertente ancor sarà!

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

1 Comment

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    Alessandra Novembre 06, 2015

    Leggerti di mattina fa iniziare bene la giornata! Canzoncina memorizzata per le prossime piogge

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