Una vacanza al mare ad Ao Nang, in Thailandia

Prima che proseguiate con la lettura, è onesto che io faccia un paio di precisazioni: in generale a me il mare piace poco ed il caldo proprio non lo sopporto. Questo per chiarire che – forse – decidere di fare una vacanza al mare ad Ao Nang (Krabi), in Thailandia, non è stata forse la scelta migliore in assoluto tra le tante possibili. Caldo afoso (spesso ben più di 38°), terribilmente umido (90% di umidità, in pratica ad Ao Nang vivono in una pentola d’acqua bollente) che fa rifuggire da ogni migliore proposito di andare in perlustrazione dei paraggi della città balneare tailandese e che rende pesante perfino fare la canonica passeggiatina serale pre-nanna. Il caldo è così denso da far scattare irrefrenabile la voglia di rinchiudersi in stanza per trovare ristoro nel condizionatore, rinforzato per di più dal ruotare costante del ventilatore a pale (ed ora state certi che, dopo aver provato il clima rovente di Ao Nang, non mi lamenterò più delle estati calde ed insopportabili di Roma: quisquilie e pinzillacchere, al confronto!).

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Nonostante ciò, Ao Nang rappresenta un’ottima soluzione per fare base e da cui partire per andare alla scoperta delle Phi Phi Islands, isole famose e paradisiache che con il cielo nitido – in genere, la mattina – si intravedono dai moli della città balneare. Inoltre, Ao Nang è una località assai organizzata dal punto di vista turistico. Addirittura fin troppo, direi!

Krabi è il capoluogo della regione, in cui è presente l’aeroporto in cui siamo atterrati dopo un ottimo volo con Thai Airlines (delle compagnie aeree utilizzate nel viaggio in Thailandia ve ne parlerò con calma nei post che verranno), con numerosi uffici pubblici, centri commerciali e un affollato night market nel fine settimana (se ci volete andare da Ao nang, ci sono i tuk tuk ed i pulmini che vi ci portano, con 200 bath).

Per arrivare dall’aeroporto di Krabi ad Ao Nang, dove abbiamo alloggiato presso l’hotel Cliff Beach Resort, anziché prendere la limousine dell’albergo  abbiamo utilizzato la navetta pubblica che con 150 bath (equivalenti a circa 4,5 €) e 40 minuti di tragitto ci ha portato a destinazione.

Per acquistare il biglietto del bus una volta atterrati raggiungete la sala degli arrivi all’aeroporto di Krabi: ci sono un paio di chioschi che vendono il ticket del bus pubblico, mentre se volete usare il pulmino privato, preparatevi a sborsare 600 baht. Uscendo dall’aeroporto la fermata è a sinistra ed il bus parte ad orario, quindi potreste dover attendere un po’. Sul bus i bagagli vengono issati direttamente a bordo e di tanto in tanto verranno fatte delle soste per consentire ai passeggeri – la gran parte locali – di prendere pulmini più piccoli in coincidenza, per raggiungere destinazioni minori.

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Una volta ad Ao Nang, non aspettatevi di essere accolti da panorami da cartolina (forse 20 anni fa si potevano ancora ammirare): lungo la via principale, quella che porta fino al mare, un’infilata continua di hotel, negozi, baretti, chioschetti, venditori di streetfood, agenzie turistiche (un’infinità, perché chiunque abbia un esercizio commerciale ha anche un chiosco che vende escursioni!), centri massaggio ed ancora negozi. Le scogliere che rendono caratteristica Ao Nang sono quasi nascoste e nell’insieme l’effetto generale che se ne ricava è di essere stati catapultati una città turistico-balneare di una qualsiasi altra parte del mondo. Peccato!

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Va anche detto che lo Tsunami del 2004 molto ha contribuito a stravolgere la fisionomia della città: molti edifici sono moderni, in cemento armato, alti e brutti quanto possono esserlo resort in stile occidentale trapiantati nel sud est asiatico ed i pratini verdi all’inglese che di tanto in tanto appaiono proprio non c’entrano nulla con il paesaggio naturale locale!

Ad Ao Nang è molto forte (predominante?) la comunità musulmana, quindi ci sono moschee, rivenditori di cibo halal e donne e ragazze rigorosamente con il velo – nella versione hijab corto, un velo elegantemente drappeggiato che copre capelli e collo ma lascia scoperto il volto, tipico anche della Malesia – e vestiti (o anche pantaloni) che coprono gambe e braccia. Per cui non stupitevi troppo se al mare vedrete donne che fanno il bagno o si dedicano allo snorkeling completamente vestite!

Perché allora scegliere di fare una vacanza al mare proprio ad Ao Nang, in Thailandia? Cosa c’è da fare, ad Ao Nang?

La spiaggia della cittadina non è poi malaccio, ma scordatevi mare turchese e spiagge bianche (e pure ombrelloni e lettini!), ma per un bagnetto al mare veloce appena arrivati dopo ore di volo può andare bene. Per arrivare in spiaggia ad Ao Nang dovete scendere da un alto muraglione di cemento messo a protezione da eventuali futuri tsunami, sebbene per raggiungere le spiagge più belle  – Tonsai, Railay, Phra Nang o sulle vicine isole – avrete bisogno di una barca “a coda lunga”: lungo la riva ce ne sono tante che fanno servizio taxi (alla fine della strada principale c’è un chiosco sulla sinistra in cui si vendono i biglietti: un colore per l’andata, uno per il ritorno. Al momento di prendere la barca consegnate lo scontrino al battelliere e aspettate che la barca si riempia (almeno un po’). Non ci sono molti d’attracco per cui si sale tramite una scomodissima scaletta di ferro e si scende direttamente in acqua: tenetene conto per l’abbigliamento. I costi dei trasferimenti in barca cambiano in base alla destinazione: ad esempio, per andare alla bella spiaggia di Ralay abbiamo speso 200 bath a testa per il viaggio di andata e ritorno mentre per Poda Island se ne spendono anche 400. Avviso: sulle spiagge più gettonate, oltre a parecchi turisti, troverete anche torme di massaggiatrici en plen air, che con insistenza vi offriranno i loro real thai massage: a voi scegliere se accettare o meno (il costo è davvero minimo), noi per una questione di tempo – ed anche di standard minimi di igiene, onestamente impossibili da rispettare ed a cui non siamo stati capaci nostro malgrado di rinunciare – abbiamo cortesemente detto di no.

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Ad Ao Nang potete realizzare il vostro sogno nascosto di imparare a fare immersioni per scoprire le profondità dell’oceano: ci sono numerosi centri PADI dove prendere il brevetto da sub o, se già siete capaci subacquei, potete trovare guide per esplorare i fondali in sicurezza e, in ogni caso, potete dedicarvi allo snorkeling, davvero alla portata di tutti.

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Ancora: ad Ao Nang si viene per fare roccia, perché le falesie che si affacciano direttamente sul mare offrono pareti d’arrampicata apprezzatissime ed in alcuni piccoli tratti possono provare ad arrampicare anche i dilettanti o chi non ha mai provato prima. Ma perfino chi non è un grande sportivo potrà noleggiare una canoa e fare kajak lungo le rive o andare alla scoperta del Parco Nazionale e delle foreste di mangrovie oppure assistere ad un incontro di Muay Thai, sport nazionale molto praticato da queste parti.

Ci si può poi immergere nella cultura gastronomica della Thailandia del sud seguendo uno dei tanti corsi di cucina oppure provando lo street food locale, in parte assai diverso da quello del nord della Thailandia (la forte presenza di musulmani fa sì che si usi poco il maiale e molto il pollo).

Da Ao Nang si raggiungono poi, in circa un’ora di barca veloce e con costi “sopportabili”, le isole Phi Phi (vi scrivo un post a parte, perché sono proprio belle e meritano un racconto dettagliato!) e le isole Hong (sono più a nord).

In generale, a mio parere Ao Nang non è entusiasmante come località ma in ogni caso è piacevole, adatta per famiglie con bambini perché ha tutti i servizi necessari, sebbene fare millemila chilometri per venire proprio qui può non essere la scelta migliore per chi cerca natura incontaminata e la “Thailandia da sogno”: meglio andare dritti dritti alle Phi Phi Island o in un resort a Ralay (anche se tutto vi costerà almeno un 50% in più), che sono anche più freschi e ventilati perché beneficiano delle brezze marine oppure, sempre in zona, optare per uno dei resort o guest house che si trovano lungo la strada che porta alla spiaggia di Noppharatthara, all’estremo nord di Ao Nang, davvero un bel posto dove soggiornare o, anche, dove trascorrere una piacevolissima giornata al mare (le foto parlano assai più delle parole!).

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Tara Beach e le sue isole

A Noppharatthara, detta familiarmente Tara Beach, ci sia arriva in 10-15 minuti da Ao Nang ad un  costo di 50 baht a persona (ma ho il sospetto che ci abbiano buggerato e che l’importo fosse a tratta e non a persona!) con uno dei buffi tuk tuk locali, in pratica sono dei motorini Honda 125 a cui è stato agganciato una specie di sidecar che può portare fino a 4 persone e si trovano ovunque lungo la strada. Tara Beach ed è una spiaggia molto bella, un lungo arenile chiaro poco frequentato e quindi non troppo caotico (è all’interno del Parco Nazionale, quindi lo scempio e la cementificazione selvaggia sono stati contenuti). In più, grazie ad un gioco di correnti, con la bassa marea si forma una lunga striscia di sabbia che permette di raggiungere a piedi le vicine isole (dove vivono anche delle scimmiette).

Sabbia chiara, mare color smeraldo, milioni di conchiglie da fotografare: davvero una meraviglia!

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ancora Tara Beach, con le isole prima della bassa marea

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

6 Comments

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    Rachele Agosto 21, 2017

    Ciao! Ho letto con piacere il tuo post…sono capitata per caso in quanto cercavo informazioni relative agli spostamenti da aeroporto a Ao Nang con servizi pubblici. Stiamo infatti valutando se fare una vacanza fai da te (prenotando su internet) o far fare all’agenzia. Fai da te mi pare costi abbastanza meno….e mi pare di capire che anche con i trasferimenti pubblici potrei risparmiare qualcosa! Tu come avevi progettato la tua vacanza? Fai da te o agenzia? Davvero ci sono quelle temperature a dicembre?
    Grazie per le informazioni preziose!!

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      Claudia Boccini Agosto 21, 2017

      Noi abbiamo fatto tutto da soli, dalla prenotazione dei voli e degli hotel agli spostamenti interni, oltre alle escursioni. Si può fare, ci vuole un po’ di pazienza a mettere insieme tutto ma alla fine si risparmia non poco. In realtà noi alla fine abbiamo speso la stessa cifra che ci chiedeva l’agenzia ma soltanto perché abbiamo voluto hotel strepitosi e voli interni con compagnie di bandiera ‘di lusso’ (che non avremmo avuto con l’agenzia o comunque avremmo speso di più per averli). Hai letto anche il post generale su viaggio in Thailandia ed i costi? Forse puoi trovare informazioni utili. In ogni caso, la prima cosa da fare è definire il periodo di viaggio e bloccare il voli dall’Italia, che rappresentano un costo non indifferente. Per i voli interni, oltre che con Thai, mi sono trovata molto bene con Air Asia (che costa molto meno!). E sì, a dicembre ad Ao Nang le temperature erano proprio quelle! Forse converrebbe puntare direttamente sulle isole Phi Phi e starci qualche giorno: come tutte le isole sono ventilate anche se di contro costano un po’ di più in termini di hotel.
      Fammi sapere se posso esserti utile in qualche modo 🙂

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    elisa Agosto 04, 2017

    Ciao partirò con mia figlia per questo posto a dicembre e mi sembra di capire che abbiamo scelto un buon periodo??
    Comunque vorre gentilmente chiederti un paio di cose: è pericoloso per due donne sole??Troviamo da mangiare,bere ecc cambio soldi??Per le escursioni a Phi Phi ecc costi consigli?Visto che dici la spiaggia li non è un gran chè,secondo te è fattibile prendere una barca giornalmente e fare la giornata in un isola…si trova cibo o bisogna portarselo?
    Grazie mille per la tua cortese risposta,e scusa le mille domande.
    Grazie
    Elisa

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      Claudia Boccini Agosto 04, 2017

      Elisa, tranquilla! Per due donne sole non ci sono problemi e comunque c’è davvero tutto! Hai provato a leggere tutti i post che ho scritto sulla Thailandia? C’è n’è uno utile sulle phi phi Ed uno su una spiaggia molto bella che raggiungi in 10 minuti di tuk tuk inoltre con la long tail boat raggiungi la bella spiaggia di Ralay e le altre isole nei dintorni. Appena posso ti rispondo meglio e più nel dettaglio ????

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    Francesca Luglio 31, 2017

    Ciao Claudia, ho letto con interesse il tuo post. Immagino che tu sia andata a Krabi e dintorni in alta stagione, hai qualche consiglio per chi sarà là come me ad agosto? Sono indecisa se prenotare alcuni giorni ad Ao Nang o a Phiphi Island…

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      Claudia Boccini Luglio 31, 2017

      Ciao Francesca, noi siamo stati in Thailandia a dicembre, alta staagione per loro (perché è meno caldo, altrimenti rischia di essere asfissiante). Io ti suggerisco di verificare dove ci sono i monsoni, se sulla costa est o ovest (per fortuna, non sono quasi mai su entrambe!)e scegliere la tua meta di vacanza in base a questo. A dicembre Ao Nang non era nella zona monsonica ma su agosto devo fare una verifica. In ogni caso, tieni presente che la sera avevamo oltre 28° di temperatura, quindi – forse – su un’isola è più fresco!
      Verifico e ti faccio sapere meglio
      Claudia

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