Giro tra i sapori regionali d’Italia al Ristorante Rossini di Roma

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Vi va di partire per un tour tra i sapori regionali d’Italia? Vi piacerebbe poter assaggiare i piatti tipici che caratterizzano le diverse zone del nostro Paese ma  – ahimè – non avete il tempo necessario per raggiungere ogni singola Regione? Che ne dite di confrontare sapori, degustare vini raffinati, farvi sorprendere da proposte culinarie che innovano ricette della tradizione, siete insomma dei veri gourmet dai gusti sopraffini? Se abitate a Roma o per un qualsiasi motivo siete nella Capitale, dal 21 gennaio 2016 e fino al 12 maggio 2016 prenotate un tavolo presso il Ristorante Rossini, il restaurant dello storico Hotel Quirinale in via Nazionale (vi ho già presentato questo hotel in un post scritto in occasione della festa per i 140 anni di attività), un hotel classico con un bel giardino interno che è una vera oasi di tranquillità nonché la naturale estensione del ristorante nella bella stagione. L’hotel è molto apprezzato da artisti e musicisti per la vicinanza con il Teatro dell’Opera – a cui lo collega un passaggio riservato – ed ha ospitato nomi di spicco come Maria Callas ed il Maestro Muti.

Mirco Pasquini e lo chef Cristian Silvestro

Lo chef Cristian Silvestro vi farà conoscere, in 8 menù degustazione legati al territorio, tutti i gusti, gli aromi ed i sapori di 10 Regioni d’Italia. All’attenta esecuzione delle ricette – studiate ed elaborate con il supporto e la consulenza di ristoratori e chef locali – si unisce la certosina ricerca delle migliori  materie prime, un reale, concreto affiatamento tra i diversi componenti della brigata di cucina e di sala ed un ambiente elegante e raffinato che invita ad abbandonarsi a quello che è, a tutti gli effetti, un prezioso bouquet di piacevoli sensazioni.

Come faccio ad esserne così sicura? Semplice, ne ho le prove. Ho partecipato alla presentazione del tour eno-gastronomico in un contesto davvero esclusivo, seduta al tavolo allestito accanto alla cucina dell’hotel Quirinale, per l’anteprima del menù  dedicato alla Regione Toscana, il primo della serie, che verrà proposto nella settimana dal 21 al 28 gennaio 2016. Una serata dove la capacità dello chef Silvestro è stata affiancata dalla verve e dall’entusiasmo di Mirco Pasquini, giovane e capace patron del ristorante toscano La Puppola di Varenna, sul Lago di Como, capace di emozionare i presenti con i suoi racconti in cui i protagonisti sono persone, luoghi, tradizioni e il grande l’affetto così simile a nostalgia per la sua Toscana. E a portare la sapienza della cucina delle massaie di una volta, preparando al momento davanti a noi i pici dal sapore schietto che poi avremmo assaggiato, ci ha pensato la signora Patrizia di Torrita di Siena, dal sorriso contagioso.

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Per l’occasione, i pici sono preparati al momento da una vera massaia toscana

Un viaggio diverso e affascinante quello proposto dal Ristorante Rossini dell’Hotel Quirinale ai suoi ospiti, in cui il percorso degustativo accompagna a scoprire (o riscoprire) le nostre tradizioni culinarie in un “Giro d’Italia dei sapori” entusiasmante! D’altra parte, noi siamo il Paese dei mille campanili ma anche dei mille sapori: pensate soltanto a quanti diversi tipi di vino abbiamo in Italia (e a quanti premi ed apprezzamenti vengono riconosciuti alla nostra produzione eno-vitivinicola) o a quanti formaggi vi vengono prodotti, dalle valli alpine alle verdi campagne del Meridione. E’ davvero impossibile annoiarsi a tavola, in Italia!

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Il primo menù, quello che ho provato in anteprima e che sarà proposto a tutti i  clienti dal 21 al 28 gennaio 2016, è dedicato alla Toscana (e chi mi segue sul blog sa bene quanto io sia legata a questa Regione!), terra di pietanze saporite e schiette e di vini raffinati, tra i più famosi nel mondo, in cui la semplicità raffinata delle ricette mescola la cultura contadina con il fasto delle corti medicee. Cosa si degusterà nella serata toscana? Aprirà le danze un antipasto sontuoso in cui viene esaltata l’eccellenza degli affettati toscani (prosciutto, finocchiona, capocollo, soppressata) e dei famosi pecorini di Pienza in un crescendo di  stagionature (pecorino semi-stagionato, pecorino morchiato all’olio di oliva, pecorino “ubriaco” al mosto) accompagnati da confetture e frutta secca e da due profumate bruschette di pane toscano, una con salsiccia aromatizzata ed una con il tradizionale paté di fegatini.

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Non possono mancare i fagioli all’uccelletto, il simbolo della cucina toscana di una volta, quella che vedeva la famiglia riunita attorno al focolare a veglia a scambiare chiacchiere e narrare storie  vissute che sembravano leggende. Il primo piatto meriterà una scelta ben ponderata: meglio la ribollita dell’orto o i succulenti pici al sugo contadino? La tradizione viene nuovamente esaltata nella tagliata di Cinta Senese speziata al timo ed è immancabile la conclusione con i cantuccini fatti in casa col vinsanto. Il Morellino di Scansano della cantina Spalletti Folonari, il Barricoccio della tenuta Rubbia al Colle della Tenuta San Lorenzo di Suvereto (una vera sorpresa questo vino, invecchiato in orci di terracotta anziché botti di rovere!) ed il Brunello della tenuta San Lorenzo di Montalcino accompagneranno con garbo e vigore la degustazione.

Questi gli ulteriori 7 menù del tour gastronomico che esaltano i sapori regionali d’Italia:

Dal 4 all’11 febbraio 2016 – Veneto: antipasto con bruschetta di polenta bianca con formaggio fuso e funghi, caciucco di seppioline alla veneziana e sardine in saor, seguito da un risotto con radicchio trevisano e noci e l’immancabile baccalà alla vicentina con polenta. Il dolce è l’amatissimo ed oramai internazionale tiramisù. I vini in degustazione sono delle cantine Case Bianche e Collina dei Ciliegi.

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I sapori dei prodotti toscani

Dal 18 al 25 febbraio 2016Piemonte: si inizia con un antipasto tradizionale delle Langhe con bruschettina di acciughe al verde, bocconcino di tartare di fassona piemontese battuta al coltello e gli intriganti peperoni in bagnacauda. Non possono mancare i tajarin al ragù del Monferrato ed il carrello dei bolliti con scelta di salse. Per concludere il sublime Bonet a base di cioccolato e amaretti. I vini in degustazione sono dell’Azienda Agricola Adriano.

Dal 3 al 10 marzo 2016 il menù prevede i piatti della tradizione di tre Regioni, Marche, Abruzzo e Molise:  pane bruschettato con ciauscolo, olive all’ascolana e soppressata molisana agli agrumi per iniziare, poi vincisgrassi del maceratese, stocco all’anconetana (stoccafisso) e si chiude con il ciambellino all’anice. I vini delle cantine Masciarelli e Moncaro completano il tour.

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Dl 17 al 24 marzo 2016 è tempo di Puglia:  taralli con caciocavallo, ricotta forte e capocollo di Martinafranca seguiti da pitta di patate daranno il giusto ritmo al menù ed introdurranno un classico iconico della cucina povera e tradizionale, le orecchiette alle cime di rapa (si potrà anche scegliere di degustare il salentino ciceri e tria a base di pasta e ceci) e provare le bombette pugliesi (dietro questo nome così curioso si nascondono involtini di carne con ripieno di caciocavallo). Il dessert che lo chef ha scelto per il menù è la scarcella, dolce tipico pasquale a base di pasta frolla, mentre i vini sono della Masseria Cuturi.

Dal 7 al 14 aprile 2016 – Campania: il trionfo di sapori è introdotto da mozzarella di bufala campana, pomodori datterini e basilico fresco, seguito dalla pizzetta fritta alla napoletana e dall’impepata di cozze. I paccheri con mazzancolle, zucchine e pomodorini e i calamari ripieni alla sorrentina vi sussurreranno melodie partenopee. Pastiera napoletana e babà il dessert scelto dallo chef Silvestro per rappresentare la Campania mentre i vini sono delle cantine Oppida Aminea e Giardini Arimei.

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La penultima tappa, dal 21 al 28 aprile 2016, ci porta  a gustare i piatti tradizionali della Sardegna, che ancor prima che alla cucina di mare è  legata ai prodotti dell’entroterra ed a tradizioni ancestrali: prosciutto crudo di maiale brado con pane carasau, pecorino sardo stagionato, gnocchetti galluresi con ricotta di pecora di Teulada e l’immancabile porceddu allo spiedo. Il dessert è dolce e appetitoso nello stesso tempo: le  tradizionali seadas, con pecorino fresco e miele. In abbinamento il vino di Sardegna della cantina Pedra Majore. 

Giunti alla fine del  giro “in punta di forchetta”, dal 5 al 12 maggio 2016  l’ultimo menù del “Giro d’Italia dei sapori” è dedicato alla Sicilia con un trionfo di bontà isolane: arancini, olive schiacciate, caponata di melanzane con pecorino siciliano, pennette alla Norma con ricotta infornata, sarde a beccafico con uvetta e pinoli, cannoli siciliani e paste di mandorla. I vini selezionati sono della Cantina Tola.

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Bravissimi!

Il costo a persona per ogni menù? 45 Euro, inclusi i vini in degustazione, acqua e caffè.

Il Ristorante Rossini si trova in via Nazionale 7 (tel. 06.4707) ed è aperto dalle 10.30 alle 22.30, sia ai clienti dell’Hotel Quirinale che agli ospiti esterni.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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