10 motivi per non restare a casa a Pasqua

Quest’anno la festa di Pasqua “cade bassa“, nel senso che la ricorrenza è stata fissata al 27 marzo, nell’ultimo fine settimana del mese, ed è davvero difficile – causa meteo ancora non stabile e temperature ballerine – riuscire a dare qualche indicazione precise su come trascorrerla più o meno lontano da casa. Per dire: vedo molto difficile riuscire ad organizzare il consueto pic-nic di Pasquetta all’aperto, classico déjeuner sur l’herbe  che mette d’accordo grandi e piccini, a meno di non prevedere – per precauzione – un locale al chiuso in cui rifugiarsi in caso di improvvisi acquazzoni. Ma restare a casa a Pasqua non è la scelta vincente e – meteo più o meno bello – una mini vacanza, un micro viaggetto, pure solo una scampagnata un pochino più avventurosa, ci vuole proprio!

Con due giorni di festa più l’eventuale sabato libero si riesce a fare un week-end come si deve, anche senza allontanarsi troppo dall’Italia o, comunque, dalla Regione di residenza. Mete estere adatte per il periodo sono di sicuro l’Austria (Vienna è sempre bella, così come Salisburgo ed Innsbruck) e la Germania, (qui la tradizione pasquale è particolarmente sentita ed è tradizione organizzare per i bambini divertenti cacce al tesoro alla ricerca delle uova). Altre destinazioni facili da raggiungere dall’Italia sono Nizza e la Provenza, le spagnole Valencia (qui il clima vi potrebbe permettere di fare un po’ di mare), Barcellona, Siviglia ma anche Malta, la Slovenia con Portorose e Lubiana, la bellissima Lisbona.

10 idee

idee per non restare a casa a Pasqua

In ogni caso, se ancora non avete nulla in programma e non volete restare a casa a Pasqua, , vi propongo ben 10 motivi per non restare a casa a Pasqua!

  1. nelle città d’arte italiane Pasqua e Pasquetta sono occasione per dedicarsi alla visita dei luoghi d’arte: non solo musei e palazzi, ma anche ville, parchi e giardini storici. A Roma, imperdibili Villa Borghese, Villa Ada, Villa Doria Pamphili mentre per quel che riguarda musei famosi, a Firenze, ad esempio, per Pasqua e Pasquetta saranno aperti la Galleria dell’Accademia, il Museo di Palazzo Vecchio, il Museo Novecento,  Santa Maria Novella;
  2. sempre nel capoluogo toscano, è tradizione assistere al tradizionale volo della colombina e allo scoppio del carro in piazza del Duomo (ed è facile organizzare una breve fuga a Firenze, ci si arriva veloci con il treno, quanto meno dal centro-nord Italia);
  3. tirate fuori dalle cantine le biciclette, preparate un cestino con la merenda e le uova sode (oltre a un poncho impermeabile, si sa mai…) e via, lungo le strade meno battute dal traffico per una salutare sgambata;
  4. partecipate ad una delle tradizionali rappresentazioni sacre che vengono organizzate nei piccoli e grandi borghi italiani, si va dalle processioni del venerdì Santo (ce ne sono moltissime e senza andare troppo lontano: consultate la pagina dell’Ente del Turismo della vostra provincia e/regione, di sicuro ne troverete diverse);
  5. andate alle terme: lo so, questo è un consiglio che parrebbe buono per tutte le stagioni, non solo legato alla festa di Pasqua ma in realtà questo suggerimento ha due meriti: vi assicurate relax e se il tempo non è dei migliori anche di poter stare al calduccio e al coperto (ricordatevi di verificare se le terme che avete scelto siano con acqua calda! Io in provincia di Siena vi suggerisco le Terme Theia a Chianciano Terme e le Terme Antica Querciolaia a Rapolano);
  6. approfittatene per visitare mercatini artigianali o insoliti (per lo più si svolgono nel giorno di Pasquetta). Qualche esempio? La Foire dela Pâquerette di Courmayer in Valle d’Aosta (dalle 9.00 alle 18 del 28 marzo 2016, con prodotti artigianali di qualità in legno e pietra), la Mostra Mercato di Città della Pieve, in Umbria (dal 26 al 28 marzo 2016, con prodotti agro alimentari e artigianali tipici) e, fatemela citare, visto che è nel mio paesino del cuore, la fiera dell’antiquariato di Buonconvento (Siena), che per l’occasione si può raggiungere con il treno a vapore della Ferrovia della Val d’Orcia;
  7. ampliando quest’ultima idea, scegliete di lasciare la macchina in garage e organizzate per Pasqua/Pasquetta una gita lenta utilizzando il treno: potete decidere di visitare una città d’arte, raggiungere la costa per vedere il mare, avere come meta i laghi. Ma non prendete un treno veloce, scegliete un regionale, e godetevi la lentezza del viaggio che permette di osservare il panorama;
  8. sulle Alpi e sulle montane più alte del Centro Italia c’è ancora la neve: forse non così tanta da poter sciare, ma quanto basta per una escursione nei boschi e magari anche per una ciaspolata. E il pranzo di Pasqua o di Pasquetta si fa in rifugio!
  9. noleggiate un camper (ma su! veloci! che altrimenti non ne trovate più disponibili!) e fate un “cost to cost de noantri” attraversando l’Italia da una costa all’altra. Mi raccomando, assicuratevi che il camper abbia il riscaldamento 🙂
  10. fate un salto al mare: anche se ancora non è possibile pensare ad attività balneari, una lunga passeggiata sulla spiaggia, la brezza marina con il suo profumo di alghe e salsedine, la sensazione di libertà ed infinito renderanno più gustoso il pranzetto a base di pesce con cui festeggerete la Pasqua e/o la Pasquetta (questa volta gli agnellini lasciamoli vivi, liberi di brucare il prato);

Come ho accennato, trovare posto in  hotel, B&B ed agriturismi in questo periodo può essere complicato, per mancanza di disponibilità e costi maggiorati. Nel caso di tariffe esose, non perdetevi d’animo, semmai – soprattutto se non avete ancora scelto una specifica località e siete disponibili a conoscere la vostra destinazione anche all’ultimo momento, rischiate il tutto per tutto ed aspettate proprio il last-last minute per prenotare. Chi ha stanze invendute o ha ricevuto disdette dell’ultim’ora, sarà ben lieto di farvi uno sconto e voi riuscirete a fare buone vacanze di Pasqua ( telefonate o mandate mail diretta per chiedere sconto e disponibilità, non limitatevi a visionare le tariffe riportate sul sito internet: quelle sono quelle standard).

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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