L’atelier creativo di Teresa Pavão a Lisbona

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Entrare in un laboratorio creativo è sempre un’emozione molto forte: entro in punta di piedi, ho paura quasi di respirare e poiché sono piuttosto sbadata, ho il terrore di fare inavvertitamente danni. Insomma, mi sento sempre un po’ un elefante in un negozio di cristalli. Ma in realtà il mio timore va ben oltre la materia, è proprio un sentirsi culturalmente inadeguata nei confronti di chi, capace di realizzare piccole (o grandi) opere d’arte creativa, riesce a materializzare il bello. Premessa dovuta per farvi capire come mi sono sentita a Lisbona quando sono entrata nell’atelier di Teresa Pavão, artista capace di dar vita a meraviglie esclusive utilizzando materiali diversi. Una produzione eclettica, che spazia dagli accessori di abbigliamento costruiti con tessuti e accessori che possiedono una storia e modellando argille con raffinato senso estetico che abbina classicità a sperimentazione.

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atelier Teresa Pavao

L’atelier di Teresa Pavão si trova in una viuzza a destra della Sè di Lisbona ed era, prima che Teresa rilevasse i locali, una panetteria di quartiere. L’atelier è suddiviso un due locali, uno che affaccia sulla via, Rua de São João da Praça 12 ed è destinato all’esposizione e vendita, l’altro, retrostante e separato solo da una parete parzialmente aperta, è il vero e proprio laboratorio.

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Teresa ha scelto di conservare le vetrine che contenevano dolci, le scansie dove veniva riposto il pane ed il bancone di vendita per valorizzarli ed utilizzarli come base per esporre le proprie creazioni: in ciò è evidente il trait d’union sottile tra i diversi modi in cui si esprime la capacità di trasformare la materia basica: se da una parte la panificazione non è altro che un atto creativo che mette insieme farina, acqua e lievito per dare vita a forme di pane sempre diverse, dall’altro il processo che porta alla realizzazione di pezzi artistici di alto livello è ugualmente legato all’unione di “ingredienti” – stoffe, argille, colori – sapiente miscelati e lavorati.

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Non uso a caso il termine ingredienti: i materiali utilizzati da Teresa nelle sue creazioni sono conservati con cura all’interno di barattoli e le pareti dell’ordinatissimo laboratorio – molto belli i pannelli in legno con le collezioni di strumenti antichi appesi alle pareti come quadri – sono rivestite da belle mattonelle bianche, che danno all’insieme un aspetto quasi domestico. Non sembra di essere in un sofisticato atelier creativo (come in realtà è) ma in una di quelle vecchie cucine dove, tra una chiacchiera, un sorriso e un buon pizzico di passione,  si creano e si sperimentano nuove ricette.

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Un atelier luminoso, dove la vena creativa è libera di sperimentare forme e progetti ma anche di restare a contatto con la strada, con il passare delle persone che si soffermano ad osservare gli oggetti di design esposti.  Vi dicevo che Teresa Pavão sperimenta creazioni, sia con tessuti che con argille: fatemi spendere due parole sulle meraviglie tessili che ho visto (ed, ahimé, non ho acquistato – ma tanto tornerò a Lisbona ed allora recupero!): abiti, borse, pochette, stole e sciarpe in cui il materiale è il re incontrastato, dove cotoni sostenuti, sete croccanti, bottoni antichi vengono usati come elementi decorativi esclusivi ed unici. Le linee sono in genere semplici, quasi minimali, proprio per esaltare la materia.

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Nella foto qui sopra vedete un angolo dell’atelier creativo di Teresa Pavão ed alcune sue  creazioni di design: tazzine per il caffè o per il tè  dove  macchie di colore (in questo caso, grigio, ma ci sono anche in arancio) ispirano la visione di immagini fantastiche, quasi un test di Rorschac mediato su  ceramica. E sì, tra un barattolo e l’altro vedete anche il tè ed i dolcetti (simili ai nostri biscotti Krumiri, non so come si chiamino a Lisbona) con cui siamo stati accolti: la gentilezza e la disponibilità sono davvero grandi, nell’atelier di Teresa Pavão!

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Le creazioni ceramiche di Teresa sono state esposte, nel 2013-2014, al MUDE, il Museu do Design e da Moda, (si trova in Rua Augusta poco prima di arrivare all’arco di trionfo, e vale la pena visitarlo se apprezzate questo genere di arte – tra l’altro è gratuito), in una particolare scenografia che esaltava la semplicità lineare delle ceramiche. Il MUDE è ricavato all’interno di quella che era una banca e le opere di Teresa sono state collocate nella vecchia sala delle cassette di sicurezza, a cui si accede entrando dalla grande porta blindata, utilizzando i cassetti (o sostituendoli con cubi di plexiglass) come base espositiva. Inoltre, l’artista collabora con alcuni dei ristoranti più rinomati di Lisbona (tra cui il Restaurante Belcanto), cui fornisce le sue ceramiche per allestimenti e table set.

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Le argille bianche, spesso combinate con elementi estranei – pezzi di ceramiche antiche, elementi metallici più o meno preziosi, scaglie d’osso o di legno – creano oggetti da collezione unici, che richiedono una lunga e attenta progettazione. Un oggetto creato da Teresa Pavão non sarà mai uguale ad un altro e se il vostro budget non vi permette di spendere grandi cifre, sappiate che nell’atelier è possibile acquistare alcuni piccoli oggetti di design (tazzine, ciotole) solo con poche decine di euro.

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Informazioni:

L’atelier creativo di Teresas Pavão si trova in  Rua de São João da Praça 12, 1100-603 Lisboa

Un grazie affettuoso va a Liliana Navarra, di Lisbon Movie Tour, che ci ha accompagnato a scoprire questo atelier.

 

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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