Il lungo percorso del Kusttram sul mare delle Fiandre

Pronti a salire in vettura sul Kusttram, il tram che percorre tutta (ma proprio tutta!) la costa del Belgio, anzi, per l’esattezza, delle Fiandre occidentali? Noi abbiamo scoperto questo particolare tram nel viaggio che abbiamo fatto ad aprile 2016 e per una intera giornata lo abbiamo utilizzato per percorrere tutto il suo itinerario, partendo dalla nostra base ad Ostenda fino a raggiungere la città di Knokke, quasi al confine con l’Olanda e quindi tornare indietro fino alla cittadina di De Panne, a pochi chilometri dal confine francese. Panorami diversi, che si susseguono lungo il percorso e che fanno scoprire Fiandre diverse, dove il mare è parte integrante dell’economia e della vita quotidiana e la natura riesce, nonostante tutto, a mantenere in lunghi tratti di costa la sua indole più selvaggia ed affascinante.

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Il Kusttram è una vera istituzione per chi abita sulla costa fiamminga: mezzo di trasporto frequente e puntuale, con numerose fermate e sostanzialmente economico, è utilizzato da ragazzi, famiglie e da una nutrita schiera di agguerrite volpi d’argento 🙂 che si spostano lungo i suoi binari per fare shopping, raggiungere amici, andare al cinema. Proprio come noi usiamo la metropolitana, insomma, solo che le stazioni non sono quartieri di una città ma cittadine e paesi!

Il percorso completo del tram, da capolinea a capolinea, è di quasi 70 km. e lungo il tragitto ci sono ben 69 stazioni, in media una ogni chilometro, sia nei centri urbani che nelle zone naturalistiche. In pratica, per spostarsi sulla costa delle Fiandre occidentali è pressoché inutile ma soprattutto antieconomico usare la macchina!

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Il nostro viaggio alla scoperta della costa delle Fiandre occidentali e del Mare del Nord è iniziato alle 9,00 alla stazione ferroviaria di Ostenda, dove si trova anche una fermata del Kusttram. L’idea di andare subito verso nord, quindi verso Knokke, è stata una scelta indovinata: almeno per la prima metà della mattina abbiamo potuto godere di sprazzi di sole che ci hanno permesso soste nelle zone più selvagge del percorso, mentre nel pomeriggio l’itinerario verso De Panne lo abbiamo percorso sotto una pioggia battente, fredda e noiosa, che ci ha fatto saltare un (bel) po’ i programmi.

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E’ interessante salire sul Kusttram anche per scoprire la diversità dei panorami che si susseguono lungo il tragitto: da Ostenda andando in direzione Knokke, dopo aver lasciato il sobborgo di Bredene aan Zee,  si incontrano zone a decisa vocazione turistica e balneare, come la bella cittadina di De Haan, con le sue ville liberty ed il campo da golf, uno dei primi creati sulla costa, mentre poco più più avanti, inseriti in una riserva boschiva, i grandi campeggi ed i villaggi vacanze, tutti a breve distanza dalla spiaggia.

spiagge

In questa parte del tragitto solo una serie di dune di sabbia chiara separa i binari del tram dal mare e vicino alle fermate o comunque a breve distanza ci sono sempre sentieri, scale e ponticelli di legno che portano fin sulla riva, un vero invito a scendere per immergersi nella natura più libera. Mi lascia un po’ perplessa questo alternarsi – nello spazio di poche centinaia di metri – di tratti selvaggi e di centri pesantemente urbanizzati, ma capisco che le dimensioni sostanzialmente ridotte della costa belga (meno di 100 km. in totale, tra Francia e Olanda) hanno costretto a trovare un accordo tra le esigenze residenziali e/o industriali e quelle volte alla tutela dell’ambiente, che viene quindi preservato nelle numerose riserve naturali che si incontrano lungo il percorso del Kusttram.

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Proseguendo il tragitto si incontra la località di Wenduine, altra località di mare e proprio accanto ai binari del tram c’è il Wenduine Molen, un piccolo mulino a vento del 1880, restaurato nel 1992 dopo i danni subiti da una brutta tempesta ma anche a Wenduine non mancano condomini costruiti proprio a ridosso della spiaggia (questa è una costante anche in altre località che si trovano lungo il percorso del Kusttram). Proseguendo verso verso nord troviamo di nuovo una zona di campeggi inseriti tra i polder (terreni posti al di sotto del livello del mare, protetti da dune naturali o artificiali) e le dune costiere: qui di nuovo l’ambiente ritorna selvaggio e piacevole da osservare, nonostante la stagione ancora incerta ci sono tante famiglie con i bambini che passeggiano sui sentieri o vanno in bicicletta ed anche qualche comitiva di gitanti a cavallo.

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Capiamo di essere arrivati a Blankenberge quando compare la piccola marina turistica piena di barche a vela: è una città balneare e turistica, piuttosto conosciuta, anche per il lungo pontile che si protende nel mare. Anche qui, tra villette e piccole abitazioni, gli immancabili condomini costieri.

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Il tram prosegue il suo percorso e cambia il panorama: siamo a Zeebrugge, il porto commerciale più grande del Belgio e quindi l’ambiente è industriale ma non per questo meno affascinante: grandi imbarcazioni all’ancora, pontili di ormeggio, ponti che si sollevano al passaggio delle navi, magazzini, container: le dune costiere sembrano lontanissime eppure sono solo a pochi chilometri!

edifici

Il tram prosegue e ancora c’è un cambiamento: torniamo in un’atmosfera fin de siecle, con  villette Belle Epoque e giardini mentre più avanti dominano i grandi palazzi: siamo Knokke-Heist, il capolinea nord del Kusttram. Da Ostenda a Knokke-Heist il viaggio dura poco più di un’ora, ovviamente se ci si ferma per visitare le dune o le cittadine che si incontrano lungo il percorso un po’ di più.

shopping

Knokke-Heist è famosa per i suoi negozi: effettivamente percorrendo tutta la lunghissima via Lippenslaan, dal capolinea del tram fino ad arrivare alla spiaggia (ci abbiamo messo più di 20 minuti a piedi), è un susseguirsi di vetrine che espongono merce di qualità, ristoranti, bar, sale da tè dove rifugiarsi – così come abbiamo fatto noi – per sfuggire al tempo brutto.

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La pioggia, che inizia cadere abbastanza fitta (d’altra parte siamo a fine aprile ed il tempo è ancora estremamente mutevole), ci costringe a rinunciare al progetto di noleggiare le biciclette per raggiungere la riserva naturale di Zwin, al confine con l’Olanda, e decidiamo quindi di riprendere il Kusttram per percorrere tutto l’itinerario a ritroso fino ad Ostenda e poi, ancora, verso il capolinea sud a De Panne.

Visto che noi siamo partiti  metà del tragitto, dalla stazione di Ostenda, per buona parte del viaggio ne approfittiamo per osservare meglio le località già viste all’andata. Ad Ostenda, oltre alla fermata della stazione da cui siamo partiti, il tram ferma accanto a quelli che sono considerati i luoghi più importanti o storicamente famosi della città, come il Leopold Park, il Kuursal, il KonigsPark, il Thermae Palace, l’ippodromo.

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Superata Mariakerke, in pratica un sobborgo di Ostenda, il tram corre accanto alla spiaggia per alcuni chilometri. Qui non ci sono dune di sabbia a dividere la carreggiata stradale e lo sguardo può correre verso l’orizzonte, sebbene la pioggia ora è davvero intensa e ci obbliga a non scendere a Raversijde, il sito che preserva parte delle trincee e delle postazioni antiaeree che costituivano il Vallo Atlantico, sistema difensivo militare della II^ Guerra Mondiale, una barriera creata dai tedeschi lungo la costa nord occidentale, con posizioni di difesa fissa antiaerea a presidio delle possibili invasioni inglesi via mare e via aria.

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Sulle dune ci sono mitragliatori, si intravedono casematte illuminate, sentieri nella brughiera. Già, perché Raversijde è anche un parco naturalistico dove si possono osservare fauna selvatica in libertà (visita libera) ed è anche un piccolo museo all’aperto che riproduce le abitazioni dei pescatori medievali. Peccato, davvero peccato non averlo potuto visitare! Il complesso del Raversijde è servito da una delle fermate del Kusttram, il biglietto cumulativo del Vallo Atlantico e del villaggio medievale costa 10€, ma sono previste riduzioni.

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Ancora qualche chilometro tra mare e dune e di nuovo un centro urbano costiero densamente  abitato, Middelkerche, che attraversiamo velocemente mentre a sinistra scorrono grossi residence e campeggi attrezzati con case-mobili. Più scendiamo a sud più il meteo migliora e a Lombardsijde spunta un timido raggio di sole, mentre  il paesaggio ritrova il suo aspetto selvaggio. Dune, litorale e mare tornano ad essere un’immagine unica, senza soluzione di continuità.

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A Nieuwpoort passiamo accanto  foce del fiume Yser ed al porto turistico, a breve distanza dal grande monumento circolare del Westfront con la statua di Alberto I, il Re Soldato. A Nieuwpoort si era attestato il fronte della I^ guerra mondiale e per bloccare l’avanzata delle truppe tedesche verso i porti francesi della Manica, venne deciso di inondare completamente la pianura dell’Yser. Il monumento e centro multimediale ricorda l’avvenimento con mostre ed installazioni ed attraverso sistemi interattivi si può provare a gestire le chiuse (ingresso 7€, previste riduzioni).

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Il Kusstram corre veloce, dai finestrini si intravedono le grandi dune di sabbia che ci sono nell’entroterra di  Groenendijk, quasi un piccolo deserto in miniatura. Sono più due ore che siamo sul tram da quando siamo ripartiti da Knokke, lungo il percorso abbiamo visto il paesaggio cambiare più e più volte, alternando piccoli centri urbani a grosse città e a numerose zone dove la natura è libera di fare il suo corso, ma non è assolutamente un viaggio noioso, anzi!

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In estate deve essere bellissimo trascorrere qui le vacanze tra attività marine, corse in bicicletta, equitazione, golf (ci sono diversi campi), escursioni, visite culturali o naturalistiche e poi ancora la possibilità di fare shopping, andare a teatro o al cinema, assistere a concerti: è davvero impossibile annoiarsi sulla costa delle Fiandre occidentali e comunque a breve distanza da qualsiasi luogo c’è sempre una fermata del Kusttram che permette di spostarsi da un luogo all’altro senza problemi!

Finalmente il Kusstram arriva a De Panne, il capolinea sud, quasi al confine con la Francia (Dunkerque è a dieci chilometri di distanza): è una cittadina vivace e piena di ristorantini e negozi, con una bella spiaggia con le tipiche cabine colorate con le ruote. Il vento a tratti spazza le nubi, ne approfittiamo per fare due passi nel centro cittadino e fare un salto veloce sulla grande spiaggia dorata, dove le onde si infrangono spumose.

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Fa parecchio freddo e preferiamo rifugiarci in una sala da tè in attesa di riprendere il Kusttram per tornare ad Ostenda (non ci sono problemi di orario, le corse del tram sono frequentissime) e qui, in un orario più vicino alla merenda che al pranzo prendiamo due zuppe di verdura accompagnate, come di consueto, da pane e burro. Confortevoli tanto quanto una tazza di tè!

La gita in Kusttram è stata divertente e ci ha permesso di scoprire tutta la costa belga, da nord a sud. Con qualche giorno in più a disposizione, il consiglio è di spezzare l’itinerario in due giornate per dedicare più tempo alle singole visite, fare qualche lunga passeggiata tra le dune e prendere un po’ di sole in spiaggia.

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  Le città della costa fiamminga del mare del nord e le fermate del Kussttram:

  • De Panne: (7 fermate): Station – Plopsaland – Moeder Lambic – Kerk – Esplanade – Centrum – Golfstraat
  • Koksijde (4 fermate): Sint-Idesbald  – Ster der Zee – Bad – Lejeunelaan
  • Oostduinkerke (4 fermate): Schipgat – Bad – Duinpark – Groenendijk-Bad
  • Nieuwpoort (5 fermate): Zonnebloem – Bad – Ysermonde – Cardijnlaan – Stad
  • Lombardsijde-Westende (6 fermate): Y.M.C.A. – Dorp – Bad  – Sint-Laureins – Bad  – Belle Vue
  • Middelkerke (4 fermate): Krokodiel – Verhaeghelaan – Casino – De Greefplein
  • Raversijde (1 fermata): Domein Raversijde
  • Oostende (10 fermate): Raversijde – Ravelingen – Mariakerke Bad – Northlaan – Renbaan – Koninginnelaan -Marie-Joséplein – Station – Weg naar Vismijn – Duin en Zee
  • Bredene (3 fermate): Aan Zee – Campings – Renbaan
  • De Haan (5 fermate): Vosseslag – Preventorium – Aan Zee – Waterkasteellaan – Zwarte Kiezel
  • Wenduine (5 fermate): Konijnenpad – Molen – Centrum – Manitoba – Harendijke
  • Blankenberge (5 fermate): Markt  – Station – PierSealife – FlorealDuinse – Polders
  • Zeebrugge (4 fermate): Strandwijk – Vaart – Kerk – Zeesluis
  • Heist (3 fermate): Dijk – Heldenplein – Duinbergen
  • Knokke (2 fermate): Duinbergen-Watertoren – Station

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Il biglietto giornaliero della compagnia di bus e tram De Ljin costa 6€ a  persona e permette di utilizzare il Kusttram senza limitazioni, scendere e poi risalire sul successivo (con un hop on – hop off)

I tram passano d’estate ogni 10 minuti, in inverno ogni 20 e nei periodi di primavera/autunno ogni 15 minuti.

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

4 Comments

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    Nicola Settembre 09, 2023

    Una noia mortale in un susseguirsi di cittadine turistiche con grattacieli sul mare. Panorama nullo salendo verso l’Olanda, poco meglio scendendo verso la Francia.
    Una vera delusione, forse in autunno o primavera piovosa può avere il suo fascino, in estate da evitare.
    Nick & family

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      Claudia Boccini Settembre 12, 2023

      Ciao Nick, chiaramente ciascuno interpreta un paesaggio in base alle sue aspettative. Io posso dirti che il Kusttram ci ha permesso di vedere siti storici, aree naturalistiche protette, paesaggi insoliti, insediamenti militari della I e della II guerra mondiale, oltre che stagni e dune dove davvero non ti aspetti di vederli.
      Certo, ci sono anche zone ipercementificate – penso a Knokke-Heist o De Panne, ma per fortuna sono solo alcune zone e non tutta la costa!. E in ogni caso anche questi insediamenti sono interessanti, perché fanno comprendere come la società, l’uomo, modella il territorio. Come già detto nel post, a noi l’itinerario in tram è piaciuto molto, perché permette a ciascuno di viverlo in base alle proprie possibilità ed ai propri interessi, salendo e scendendo quante volte si vuole. Non ho idea di come sia in estate, noi ci siamo stati in primavera. Ma credo non più affollato delle coste italiane (e ti assicuro che anche queste, purtroppo, sono cementificate: pensa solo alla costa romagnola o a quella laziale!).

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    Claudia Landoni Maggio 31, 2016

    grazie anche per questo racconto!
    la vostra merenda con zuppa di verdure mi ha ricordato una freddissima mattina di gennaio a Dragor, bellissimo villaggio di pescatori vicino a Copenaghen… nonostante avessimo fatto un’abbondante colazione in hotel, siamo entrati in un bar con l’intenzione di bere un cappuccino per scaldarci a metà mattina, ma stavano scodellando una zuppa di pesce fumante per i pescatori appena arrivati con le barche e non abbiamo resistito…

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      Claudia Boccini Maggio 31, 2016

      🙂 bè, la zuppa di pesce a metà mattina mica male! E poi, io sono una sostenitrice del: Paese che vai usanze che trovi e quindi, soprattutto se sono “buone” abitudini, perché non farle proprie?

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