Perché organizzare un viaggio in Scozia

Ho cominciato a organizzare il viaggio in Scozia a gennaio, poco dopo il rientro dalla Thailandia: mesi di anticipo per cercare un volo non troppo costoso, hotel carini ma economicamente sostenibili e per definire con calma e nei dettagli l’itinerario alla scoperta delle terre che hanno visto compiersi, tra realtà e leggenda, le gesta di William Wallace. Solo pochi giorni, purtroppo, perché se il co-blogger ormai fa l’imprenditore di se stesso,  io continuo ad essere legata a cartellini da timbrare!

Una delle domande che mi hanno fatto e’ perché ho scelto di organizzare un viaggio in Scozia invece di andare al mare e cercare il sole: trovare un po’ di pioggia e tempo incerto e’ quasi una certezza a queste latitudini. Ma io amo il freddo e per me l’estate e’ soprattutto Nord del mondo, alla ricerca di temperature meno bollenti di quelle che, da qualche anno a questa parte, abbracciano Roma in una morsa rovente. Che poi qualche breve assaggio di mare a Follonica ci sarà, ma lì c’è casa e più che altro sarà una villeggiatura semi-stanziale, non tutta riposo ma quasi.

Per il consueto viaggio estivo saremo impegnati lungo le strade di Scozia, in un itinerario on the road che è la realizzazione di un desiderio che ho da tanti anni e che ho anche inserito nella mia  wishlist “100 cose da fare prima di morire”. Voglio vedere le Highlands e saperne di più sui Clan, provare l’haggis senza tirarmi indietro (*), scaldarmi con un caldo maglione di lana Shetland per lottare contro il vento freddo del Nord: no, non sono solo luoghi comuni, ma orgoglio e vanto della Nazione scozzese. Francesco già mi ha detto che vuole fare un tour delle distillerie di whisky delle Isole Ebridi, quelle che producono i malti migliori, cristallini come l’acqua di fonte che viene usata, profumati di torba affumicata e che al primo sorso fanno immediatamente venire in mente brughiere verdi.

Scozia sono anche i racconti di papà, che aveva visitato più volte per lavoro, ed i kilt che da bimba indossavo, rigorosamente Made in Scotland a cui ero  particolarmente legata perché regalati da nonno Alceste, che era  stato in Scozia alla bella età di 83 anni, con un viaggio del dopolavoro ferroviario. Scozia – Edimburgo soprattutto – sono anche i romanzi di Alexander Mac Call, ambientati tra le vie della Old e della New Town. E poi, fatemelo dire, la Scozia ama l’Europa e a me, questo, dopo il referendum di giugno 2016 sul Leave ed il Brexit, non può che fare piacere!

Le tappe del nostro viaggio in Scozia iniziano pero’ in Inghilterra: abbiamo prenotato un volo British Airways da Roma ad Londra Heathrow. Con la metropolitana raggiungiamo la stazione di Kings Cross (sì, è proprio quella da cui Harry Potter partiva per frequentare la scuola di magia di Hodgwarth e di sicuro vado a vedermi il binario 9 e 3/4!) dove ci aspetta un treno diretto per Edimburgo della Virgin Trains, la compagnia ferroviaria di Sir Richard Branson.

Perché atterrare a Londra e non direttamente Edimburgo? La scelta – non economicamente vantaggiosa perché di sicuro sarebbe costato molto ma molto meno volare diretti da Roma in Scozia – ci permetterà di vedere dai finestrini del treno i paesaggi britannici mutare non mano che ci si avvicina alla costa del nord, scorrere veloci  i diversi -shire e fare un viaggio dentro il viaggio.

L’itinerario di massima del viaggio in Scozia (permesse deviazioni e modifiche dell’ultimo minuto, il bello di viaggiare con l’auto  e’ anche la possibilità di non sottostare a programmi rigidi) prevede quindi Edimburgo, sosta ad Inverness per poi seguire il Loch fino a Fort William, una puntata sull’isola di Skye, ancora Oban, l’isola di Mull con Iona, la culla del cristianesimo in Scozia. Proseguiamo poi per Inveraray e i parchi nazionali per approdare infine a Glasgow, da cui si riparte per Londra.

Qui sotto, la mappa di Google con il nostro itinerario di massima (ma ho già capito che ci saranno parecchie deviazioni!).

itinerario Scozia

 

Molto utile per la definizione del viaggio è stato consultare il sito di Visit Scotland, che permette di consultare itinerari tematici e mi ha permesso di ottimizzare le visite e gli spostamenti.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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