Trekking nel fango sul Mare dei Wadden

Questa di cui vi parlo oggi è un’esperienza davvero particolare, che mette insieme aspetti naturalistici e sportivi con itinerari adatti a tutti. Siamo in Olanda, nella zona del Mare dei Wadden, la più grande riserva naturale in Europa tipicamente caratterizzata da estese maree. Puntuale come un orologio, due volte al giorno il mare ricopre le grandi spiagge con l’acqua del Mare del Nord dando vita ad un ambiente marino e costiero unico – il Mare dei Wadden è separato dal Mare del Nord dalla lunga barriera delle Isole Frisoni – i cui fondali fangosi danno rifugio ad una fauna particolarmente varia: grazie alla presenza di alghe e plancton, base della catena alimentare, le acque del Wadden sono particolarmente ricche di pesci che si trasformano in deliziosi spuntini per gli uccelli che devono seguire le rotte migratorie verso Sud. Inoltre, si possono osservare perfino foche!

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In particolare, nelle Isole Frisone Occidentali, oltre ad osservazioni di tipo naturalistico è possibile dedicarsi allo sport o alle attività marine e di scoperta. Le isole in territorio olandese sono  Texel  – in assoluto la più grande ed abitata ed anche quella che si raggiunge più facilmente da Amsterdam – e poi Vlieland (la più lontana dalla terraferma), Terschelling (la seconda in ordine di grandezza), Ameland e Schiermonnikoog (è più selvaggia, in quanto territorio del Parco Nazionale), comunque tutte ben collegate via mare.

Il Wadden è una riserva naturale ed è un luogo unico fatto di mare e terre emerse, un insieme liquido che ciclicamente ritrova la sua consistenza. Durante la bassa marea, alcune delle isole più vicine alla terraferma  (la distanza delle isole dalla linea di costa è variabile, tra i 5 ed i 30 km.) si possono addirittura raggiungere a piedi ed è appunto in questo ecosistema assolutamente tipico che si pratica il wadlopen, la “camminata nel fango“, un trekking diverso ed piuttosto impegnativo sui  fondali marini temporaneamente emersi a seguito del normale gioco delle maree.

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Andare alla scoperta delle infinite distese fangose – mi raccomando, sempre e soltanto con l’aiuto di una guida che sia in grado di evitare problemi e conosca gli orari delle maree, altrimenti è pericoloso! – è una esperienza unica.  La zona migliore per provare questa esperienza è sulle coste settentrionali della Frisia, nell’area di Leeuwarden e di Groninga: una volta indossati comodi stivali di gomma, un abbigliamento caldo e idrorepellente (sempre una felpa ed una giacca anti-acqua, oltre ad uno spuntino e ad abbondante acqua) ci si avventura nel terreno fangoso su cui luccicano conchiglie, ostriche crostacei e su cui si avventurano le foche.

E’ ovviamente un’attività solo per i periodi migliori e più soleggiati dell’anno e le escursioni ci sono da maggio ad ottobre, due volte al giorno in concomitanza con le maree;  le escursioni sono suddivise per principianti, avanzati ed esperti ma in ogni caso sono abbastanza impegnative: l’itinerario breve, comunque adatto anche ai bambini, dura non meno di 2-3 ore mentre gli itinerari più lunghi, circa 6 miglia, prevedono innanzitutto una buona capacità di camminare oltre a mettere nel conto che ci si potrebbe bagnare perché in alcuni tratti resta comunque l’acqua del mare. Insomma, fate tranquillamente wadlopen ma valutate bene le vostre forze e capacità! In ogni caso, le guide professioniste faranno l’impossibile per riportavi al sicuro (ed all’asciutto!) prima che la marea torni ad alzarsi e non partiranno proprio se il tempo non è più che bello!

Il Mare di Wadden è stato inserito nel 2010 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco e la gestione del delicato ecosistema è condivisa tra tre diverse nazioni: Olanda, Germania, Danimarca. Di recente il National Geographic ha inserito il mare di Wadden ed il suo ambiente naturale tra le 10 destinazioni più interessanti per l’estate 2016.

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A chi rivolgersi per avere più informazioni sul Wadlop o prenotare un’escursione?

  • Wadloopcentrum Fryslan – http://www.wadlopen.net/
  • Schiermonnikoog Nationaal Park – http://www.np-schiermonnikoog.nl
  • i due Wadloopencentrum a Lauwersoo o a Pieterburen – http://www.wadlopen.com/

A chi consiglio di trascorrere qualche giorno nella zona del Mare di Wadden?

Le Isole Frisoni garantiscono la possibilità di dedicarsi a sport nautici (sul lato che affaccia sul Mare del Nord) e sono una destinazione valida per tutti, famiglie e bambini inclusi: sia per  coloro che amano il contatto con la natura, vogliono scoprire l’ecosistema marino e vogliono provare esperienze interessanti sia per chi ha come unica aspirazione quella di rilassarsi pigramente su di una spiaggia, passeggiando tranquillamente e dedicandosi alla visita dei villaggi e delle locali fattorie (numerosi i caseifici). Tershelling è l’isola più vivace culturalmente, con gallerie d’arte, spettacoli, festival mentre la più selvaggia è Schiermonnikoog. Se invece volete andare per provare il wadlopen ricordatevi che è molto impegnativo (si cammina dentro il fango, in mezzo al mare, spesso con vento freddo a sferzare il volto) ed è bene essere in ottime condizioni di salute e fisiche: non per nulla il wadlopen è anche definito l’alpinismo orizzontale! L’ideale, in estate, è agganciare 2-3 giorni di mare ad una visita di Amsterdam e Utrecht (in fondo trovate i link a tutti i miei post sull’Olanda).

Alcuni consigli pratici

  • Dove dormire sulle Isole Frisone Occidentali: sull’isola di Texel c’è una lunga spiaggia e nei 7 villaggi si trova un’ampia scelta di hotel, pensioni, B&B campeggi e case in affitto, oltre a villaggi vacanza;
  • Come arrivare sulle Isole Frisone Occidentali: da Amsterdam con il tragitto in treno più veloce ci vogliono più di 2 ore per arrivare a Texel (si deve arrivare fino a Den Helder e quindi prendere il traghetto Teso-Boot, che arriva sull’isola in 20 minuti).
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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