Cosa vedere a Glasgow senza spendere troppo

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Cosa vedere a Glasgow: Argyll Street

Il nostro viaggio in Scozia è partito da Edimburgo, ha attraversato le Highlands ed è sbarcato sulle Ebridi interne ed è terminato con la visita di Glasgow: un percorso che ci ha permesso di avere un quadro generale di questo territorio grande, piuttosto selvaggio e sicuramente ancora in gran parte incontaminato. Avevamo messo Glasgow come meta finale del tour più per una questione di comodità che non per vero interesse: insomma, l’idea di visitare Glasgow non ci intrigava troppo e ci aspettavamo di trovare una città industriale, priva di attrattive, piuttosto monotona. Errore, anzi, grandissimo errore! Sebbene Edimburgo sia la capitale della Scozia, Glasgow è ancora più coinvolgente, le due città differiscono parecchio tra loro: Edimburgo è più classica, “scottish”, legata alla tradizione; Glasgow più giovane, aperta, innovativa, dirompente.

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Cosa vedere a Glasgow: i fiume Clyde e i futuristici edifici (al centr, l’ “armadillo”)

Se  nel passato, nemmeno troppo remoto, Glasgow era il polo scozzese dell’industria navale con una numerosa working class, a causa (ma, forse, dopo averla visitata, posso dire grazie) alla crisi generale degli anni ’70-’90 la città è stata costretta a reinventarsi e a ricostruire una nuova dinamica sociale, che ha trovato terreno fertile nella grande tradizione culturale della città: non per nulla l’Università di Glasgow risale al 1451 (fondata per volere di Papa Nicola V, parliamo di un periodo antecedente la Riforma Protestante, quando ancora la Chiesa cattolica aveva un fortissimo influsso sulle istituzioni scolastiche), in città ci sono numerosi College, è polo di ricerca scientifica e la Glasgow School of Art, internazionalmente conosciuta per la qualità dei suoi insegnamenti, è una fucina di creativi, designer, stilisti. Nel 1999 Glasgow è stata proclamata “Città dell’architettura e del Design”.

Collage Glasgow murales

Cosa vedere a Glasgow: un itinerario alla ricerca di street art strepitosa

Glasgow è una città giovane e multietnica, assai più di Edimburgo: tanti i ragazzi che arrivano qui dalle cittadine scozzesi ma anche dall’Inghilterra per studiare ed è una città giovane, rilassata anche nello stile di vita. Ma è nello stesso tempo anche ironica e dissacrante: dove, se non a Glasgow, la statua equestre del Duca di Wellington indossa come copricapo un cono di segnalazione stradale? Trovate la statua “conuta” in Royal Exchange Square, davanti alla Gallery of Modern Art. 

Non meravigliatevi se lungo le strade di Glasgow vi imbatterete in numerose gallerie d’arte: è una città che apprezza e accoglie tutte le forme di arte ma di sicuro un posto d’onore ce l’ha la street art, che trova la tela adatta nelle vecchie facciate vittoriane o nei muri di edifici pubblici. Una street art di altissima qualità, va detto, che invade strade periferiche ma anche palazzi del centro con quelli che appaiono più affreschi contemporanei che non segni grafici colorati come siamo fin troppo spesso abituati a vedere alla nostre latitudini.

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I murales di Glasgow hanno colori vividi, tratteggiati con mano sicura e sono arricchiti da sfumature che rendono tridimensionali volti e soggetti. Anche solo per queste fantastiche opere, vale la pena di visitare Glasgow! Se volete studiare l’itinerario “a caccia di murales” in anticipo, potete scaricare il pdf con le informazioni sulla street art a Glasgow.

Tra l’altro, sebbene il centro storico sia abbastanza raccolto, Glasgow è la più grande città scozzese nonché la quarta città per dimensioni dell’Inghilterra, anche se gran parte della popolazione vive nella periferia, nella Great Glasgow. A proposito, un po’ di geografia per contestualizzare la città: Glasgow si trova nelle Lowlands e sorge sulle rive del fiume Clyde, una volta punto di approdo di navi mercantili e, in generale è una città incredibilmente verde: oltre 90 tra parchi, giardini e punti verdi rigogliosi (sarà merito del clima, abbastanza umido e piovoso?).

Non distante c’è il Parco nazionale di Loch Lomond e Trossach, meta privilegiata dai Glaswegian (gli abitanti della città) per le vacanze ed i fine settimana. A Glasgow c’è anche – non distante dalla zona universitaria – il Glasgow Botanic Gardens (Giardino Botanico, 730, Great Western Road Glasgow G12 0UE) famoso per la grande serra delle felci progettata da John Kibble; la struttura viene infatti definita Kibble Palace ed è molto interessante per l’architettura e per la varietà di piante ed essenze arboree conservate. E’ un indirizzo da segnare soprattutto per la primavera e l’estate e da considerare come meta se con voi ci sono bambini, perché all’interno ci sono anche una sala da tè (aperta da aprile a settembre) ed un parco giochi per bambini. Il Giardino Botanico è ad ingresso gratuito. Nei mesi estivi, il giovedì viene organizzata una passeggiata salutistica ugualmente gratuita con partenza dal Kibble Palace ed arrivo presso la libreria dei Giardini Botanici, dove viene servito tè e biscotti (controllate sul sito, però, perché non è detto che le passeggiate vengano riproposte tutti gli anni).

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Cosa vedere a Glasgow: Buchanan Street

Un altro punto a favore di Glasgow, che renderà felici gli appassionati di shopping di design e creativo: a differenza di Edimburgo, dove i negozi tendono ad essere piuttosto tradizionali e il caratteristico tessuto tartan è mostrato spesso e volentieri in tutte le declinazioni, anche le più kitsch, a Glasgow la moda diventa raffinata oppure alternativa, comunque diversa e parecchio interessante. Non stupitevi quindi se passato l’orario di lavoro e nel fine settimana le vie dello shopping si riempiono all’inverosimile: Sauchiehall Street, Argyle Street, Buchanan Street e le traverse che da qui si dipartono sono i tripudio di vetrine accattivanti e di negozi dove fare acquisti lussuosi, economici o semplicemente divertenti. Non mancano centri commerciali specializzati in abbigliamento e complementi luxury: in Buchanan Street si aprono i mega store di John Lewis, le Buchanan Galleries, il Princes Square Shopping Centre, che riconoscete dal pavone stilizzato sul tetto. Per acquisti più economici (e talvolta di incerta qualità) fatevi un giro tra le le botteghine del centro commerciale Savoy, che si trova in Sauchiehall, poco dopo Buchanan Street.

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In generale, il costo della vita a Glasgow mi è sembrato più leggero rispetto ad altre città scozzesi, forse proprio grazie alla presenza numerosa di studenti ed universitari: per pranzare/cenare difficilmente abbiamo speso più di 50 sterline e spesso ci siamo fermati a 35£) ed anche l’hotel dove siamo stati, il Boutique Hotel Indigo , un 4 stelle superior, sarebbe stato quasi inavvicinabile in altre zone (per leggere la recensione leggete il post su dove dormire in Scozia). E a Glasgow si beve buona birra e i pub sono alla portata di tutte le tasche: è possibile pranzare e bere con poche sterline, come al pub Maggie Mays (indirizzo:  60 Trongate, Glasgow G1 5EPI) che è pub, ristorante e spazio per musica dal vivo (in genere i concerti iniziano alle 22.00, raramente prima). E poi, avete l’imbarazzo della scelta in quanto a pub: secondo VisitScotland, ente per la promozione del turismo in Scozia, a Glasgow ci sono all’incirca 800 tra pub e ristoranti.

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Ma cosa vedere a Glasgow con solo due-tre giorni di tempo? Cosa privilegiare della città? Come spostarsi e dove sostare? Noi siamo rimasti a Glasgow ben poco, un paio giorni, sicuramente insufficienti per avere una visione completa della città ma abbastanza per visitare alcune delle attrazioni e dei luoghi che la rendono una meta da consigliare.

Intanto, una bella notizia (anzi, due): Glasgow è una grande città ma il suo centro è abbastanza compatto, tanto da permettervi – se siete buoni camminatori – di non utilizzare i mezzi pubblici. Ma se pensate che il tempo speso a camminare sia meglio utilizzarlo in visite, acquistate un biglietto giornaliero: non vi costerà più di £ 4,50 e vi permetterà di raggiungere anche la periferia, dove, ad esempio, si trova il meraviglioso The Riverside Museum.

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Cosa vedere a Glasgow: l’Università

La seconda buona  notizia (molto buona!), è che a Glasgow i principali Musei sono ad ingresso gratuito per tutti. Quindi, approfittatene!

Tra i Musei gratuiti di Glasgow da non perdere, io ve ne consiglio in particolare due, entrambi adatti sia agli adulti che ai bambini sebbene totalmente diversi come impostazione: il primo, il Kelvingrove Art Gallery and Museum, è un enorme contenitore di oggetti, dipinti, animali impagliati, statue per un totale di 22 raccolte tematiche ed oltre 8.000 pezzi esposte nelle diverse gallerie del palazzo vittoriano, dal tipico colore rosso. Vi interessa la storia naturale, le armi antiche, gli aeroplani della II^ guerra Mondiale? Al Kelvingrove Museum trovate tutto questo assieme a collezioni di opere di arte scozzese, raccolte pittoriche di maestri olandesi e impressionisti francesi e ad un bel mucchio di reperti egizi! Molto interessante la galleria dedicata a Charles Rennie Mackintosh (non sapete chi è? leggete più avanti per scoprirlo). Il Kelvingrove Museum si trova tra le zone di Finnieston e Partick, verso la zona universitaria in Argyle St, Glasgow G3 8AG (telefono +44.1412769599)

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Cosa vedere a Glasgow: il Kelvingrove Museum

Un altro Museo ad ingresso gratuito di Glasgow che mi è piaciuto tantissimo (ed altrettanto è stato apprezzato da Francesco) è il Riverside Museum, un po’ complicato da raggiungere perché si trova sulla riva del Clyde fuori città e per arrivarci bisogna prendere un bus urbano fino al quartiere di Partick, scendere all’altezza della stazione ferroviaria e da qui proseguire a piedi per 10 minuti seguendo i cartelli. Ma vale, davvero vale la pena visitarlo! Il Museo è dedicato ai mezzi di trasporto  – oltre 3.000 pezzi, capisco che detto così potrebbe sembrare un museo noioso –  inserito in un contenitore spettacolare opera dell’architetta iraniana Zaha Hadid.

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Cosa vedere a Glasgow: The Riverside Museum (edificio su progetto Zaha Hadid)

All’interno del Museo, strutturato come un percorso multimediale capace di intrigare gli adulti ed i bambini, che hanno percorsi dedicati e spazi-laboratorio, tutto è scintillante, perfetto: automobili d’epoca appese alle pareti, tram a due piani che sembrano in movimento, locomotive a vapore, vetture dei pompieri; lo spaccato, fin troppo fedele (c’è anche il carro funebre…) della Glasgow vittoriana con negozi e vetture e quello di un via di Glasgow degli anni ’50. Tutto ciò che si muove, al Riverside c’è. Calcolate per la visita almeno un paio d’ore ma ricordate che in genere a Glasgow i musei aprono tardi – anche alle 11 in alcuni casi – e chiudono relativamente presto, intorno alle 18.00. Fuori dal Museo, ancorata alla banchina, si può salire a bordo, sempre gratuitamente, del Glenlee, uno dei velieri che solcavano il fiume Clyde.

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Cosa vedere a Glasgow: il veliero Gleee

Una bella passeggiata lungo Cathedral Street (si imbocca dalla cima di Buchanan Street, a destra) vi porterà a scoprire la zona nuova dei College e dell’Università Strathclyde di Glasgow: palazzi moderni, spesso opera di architetti famosi, ospitano le menti migliori della Scozia ed offrono istruzione di altissima qualità, non solo nelle materie tradizionali ma anche i quelle più innovative. Alla fine della passeggia (circa 20 minuti) vi troverete nella zona della Cattedrale di Glasgow, dedicata a San Mungo (o Kentigern, in scozzese), fondatore della stessa Glasgow secondo la leggenda.

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Cosa vedere a Glasgow: la cattedrale di san Mungo

Prima della Cattedrale, c’è una statua dedicata al mitico David Livingston, (“Mr. Livingston, I suppose“, ricordate?) l’esploratore, medico e missionario scozzese che ha scoperto il corso del fiume Zambesi, in Africa. Ma qui siamo già in una Glasgow diversa, meno vivace e futurista:  lo stile e l’atmosfera sono decisamente gotici! Nata come Cattedrale cattolica attorno all’anno 1100, l’edificio è passato indenne attraverso il periodo della Riforma ed oggi vi vengono officiati i riti presbiteriani della Chiesa di Scozia. Suggestivi gli interni, illuminati dalle vetrate istoriate moderne che chiudono le finestre a sesto acuto. Come in tutte le chiese antiche, attorno all’edificio c’è un piccolo cimitero di lapidi ma se alzate lo sguardo, vedrete una selva di croci sulla collina che sovrasta la Cattedrale: è la Necropoli, un cimitero vittoriano di 15 ettari con oltre 3.500 tombe. E’ possibile visitarlo anche con visite guidate. La Cattedrale di San Mungo si trova in Castle Street, Glasgow G4 0QZ e si può visitare in estate dalle 9.30 alle 17.30 (domenica 13.00-17.00) mentre in inverno è aperta dalle 10.00 alle 16.00 (domenica 13.00-16.00).

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Cosa vedere a Glasgow: la Necropoli

 E poiché il sacro è quasi sempre accompagnato dal profano, a poche centinaia di metri dalla Cattedrale sorge la fabbrica della Birra Tennent, vera birra scozzese. La Tennent possiede numerosi marchi di birra tra cui la nostra, italianissima, Menabrea (scommetto che non lo sapevate!). Se volete visitare un birrificio, accanyo alla Tennents (che a quanto ho capito non è visitabile) c’è Drygate dove con 10£ non solo vi fanno fare il tour ma vi fanno anche provare 4 bicchieri di birra da 1/3 di pinta.

Uscendo dalla Cattedrale, se vi è possibile passate per High Street: a circa 200 metri troverete uno dei murales più belli della città che riproduce, in forme moderne, San Mungo ed uno dei suoi leggendari miracoli (in parole brevi: riportò in vita un pettirosso ucciso da ragazzi cattivi). La foto l’ho inserita nel collage poco più sopra

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Cosa vedere a Glasgow: la statua del Duca di Wellington

Tornando verso il centro, Royal Exchange Square potete ammirare il buon Duca di Wellington con il cono stradale in testa ma soprattutto la Gallery of Modern Art – GoMA, Galleria di arte moderna tra le più visitate di Scozia. Anche questa, è ad ingresso gratuito. Qui si tengono numerose esposizioni temporanee di artisti internazionali e vi è conservata la collezione cittadina di arte moderna. Per gli appassionati di design (io!): il bookshop ha una bella selezione di libri sul tema.

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Un’altra passeggiata interessante, ma dall’altro lato del centro cittadino, è nella zona dello storico complesso universitario di Glasgow, poco più avanti del Kelvingrove Museum. L’ingresso al recinto dell’Ateneo è libero, sia che passiate dal Maggie’s Glasgow Gatehouse  (dal Kelvingrove proseguite per un centinaio di metri verso la periferia, superate il ponte sul fiume Kelvin e oltrepassate il portale ad arco accanto ad una tipica casa vittoriana in mattoni rossi. E’ sufficiente seguire la stradina in salita per ritrovarvi all’interno della città universitaria – e mai il termine città fu più adatto che in questo caso!) che dall’ingresso principale in Univesity Avenue.

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Cosa vedere a Glasgow: l’Università, la The Hunterian Collection e la Mackintosh House

Una volta dentro, potete curiosare, divertirvi a vedere i professori vestiti con le toghe e gli studenti trafelati che corrono da un edificio all’altro, fotografare gli edifici. Ma soprattutto potete approfittare per visitare un’altro strepitoso museo gratuito, The Hunterian, che espone l’eclettica collezione di un medico scozzese famoso, James Mc Neill Whistler. Il Museo si trova al terzo piano, è segnalato da cartelli e ci si arriva con l’ascensore. Vi troverete davanti ad un insieme di sale ben allestite, con quella che è, a tutti gli effetti, una delle più grandi collezioni private. Strumenti chirurgici, marmi e statue romane con una sezione specifica dedicata ai Romani in Scozia ed al Vallo Antonino, dipinti di artisti più o meno celebri, scheletri di dinosauri, sezioni didattiche anatomiche e didascaliche, ceramiche, oggetti curiosi: anche qui mettete in conto almeno un’ora (per visitare velocemente, altrimenti molto di più).

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Cosa vedere a Glasgow: The Hunterian Museum

Dall’altra parte di University Avenue si trova poi un’altra chicca dell’Università di Glasgow, sempre legata al The Hunterian: la Mackintosh House, la ricostruzione esatta degli interni dell’abitazione di Charles Rennie Mackintosh, architetto di fama internazionale ed esponente dell’Art Noveau in forma scozzese. La visita alla casa costa 5£ (anche se noi non abbiamo pagato, se non sbaglio era una giornata ad ingresso gratuito), purtroppo è vietatissimo fare fotografie ma in compenso si viene accompagnati nella visita da guide particolari: studenti universitari di beni culturali. E’ invece gratuito l’accesso alla Galleria d’arte Hunterian, tranne in caso di esposizioni temporanee.

Altri luoghi di Glasgow da visitare e con ingresso gratuito sono:

  • The People’s Palace  ed i Giardini d’Inverno: nel People’s Palace viene proposta la storia sociale di Glasgow con dipinti, stampe fotografie, manufatti. I Giardini d’Inverno sono uno dei più antichi spazi verdi pubblici della città;
  • La Burrell Collection, una collezione d’arte privata con oltre 8.000 oggetti provenienti da ogni parte del Mondo. Notevoli alcune opere di Rodin, Cézanne, Degas oltre a manufatti e opere di arte islamica, cinese medievale.

Da vedere, almeno per la struttura vittoriana, è la stazione ferroviaria di Glasgow Central in Gordon Street, vicino ad Argyle Street: curiose le strutture di legno scuro dalle linee curve e fluide che ospitano i negozi ma anche l’architettura generale merita una visita.

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Cosa vedere a Glasgow: la stazione di Glasgow Central

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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